giovedì 20 dicembre 2007

La morte di Giovanni

Aveva fame. La guerra era finita da poco tempo e la sua casa era rimasta distrutta. Cosi’ lê sue speranze. Allora Giovanni prese la sua decisione. Sarebbe emigrato. Direzione Sudamerica, Brasile, Salvador de Bahia.

Sin dal suo arrivo capi’ che l’ambientamento non sarebbe stato facile. I”caporali” che lo presero in custodia volevano um’alta percentuale su quanto guadagnava. Non penso’ di rivolgersi alle autorita’ italiane: se non lo avevano aiutato quando era in Itália, lo avrebbero fatto ora che stava in Brasile? Ma fammi il piacere, usava dire.

Con gli anni apprese il portoghese, a vivere nelle favelas, allá violenza esplicita delle comunita’ povere. Ma c’era um’altra che non conosceva ma che era ben piu’ sottile: quella dei politici italiani che si approfittano di poveri come lui.

Perche’ non l’aveva conosciuta? Perche’ non essendo registrato non esisteva per l’Itália. Alcuni suoi amici erano stati approcciati da rappresentanti di alcune istituzioni tra cui i Patronati italiani all’estero che gli avevano promessa una pensione in cambio del voto. Anzi loro non doveva fare niente:avrebbero mandato il voto per loro al consolato. Pratica comune in América latina tra gli indigenti.
I patronati sanno il fatto loro, usava dire.
Inutile dire che la pensione non l’aveva avuta nessuno. Era legata ad uma lontana promessa che, se i “loro” fossero eletti, avrebbero fatto uma legge per dare ai “vecchi” (piu’ di 65 anni) la pensione. Lo dicevano dal ’75 ma poi allá fine i soldi non ci sono mai. Per gli indigenti, perche’ i patronati per i politici e lê altre istituzioni i soldi ce l’hanno sempre.

Giovanni e’ morto nella sua casa di Cajazeras ieri. Morto per quella tosse che lo perseguitava dopo aver preso tanto freddo quest’inverno camminando sotto la pioggia per andare a lavorare perche’ non si poteva permettere di spendere 2 Reais (meno di um euro) per prendere l’autobus.
Come non era registrato all’Aire nessuno sapra’ della sua morte. Ne’ consolato, ne’ ambasciata.
Un’ altra morte che ricade su di voi illustri parlamentari degli italiani all’estero, che perdete tempo in chiacchiere mentre i nostri connazionali muoiono per la vostra inedia.
E ricade anche sugli italiani d’Italia, che si comportano da egoisti che non ne vogliono sapere di questa parte di Itália che soffre all’estero.

Quanti altri ne devono morire perche’ vi accorgiate che gli italiani in condizione di estrema indigenza sono uma realta’? Tutti?
http://www.italianosdargentina.com.ar/index.php?IdNot=13420

http://www.lagazzettadelsudafrica.net/Articoli/2007/Dicembre/Art_231207_7.htm

http://www.legnostorto.com/index.php?option=com_content&task=view&id=20189&Itemid=1

http://liberaliperisraele.ilcannocchiale.it/post/1726642.html

http://www.investirenelmondo.com/sud-america/articoli/brasile-la-morte-di-di-un-anonimo.html

http://giovannifalcone.blogspot.com/

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