giovedì 28 febbraio 2008

Italiani all’estero: terra senza legge?

Voto falsato: patronati che “indirizzano” il voto, quando non materialmente votano “a nome e per conto” del legittimo elettore. Schede per corrispondenza che spariscono, che non arrivano ai elettori mentre appaiono per magia nelle urne elettorali.
Scene da rabbrividire vengono filmate persino da telecamere.

Candidati che appartengono allá fascia “anni 20 a 40” nel senso dell’eta’ . Attenzione pero’: non stiamo parlando di persone tra 20 e 40 anni ma persone nate tra il 1920 e 1940, con l’impressionante eta’ media di 75 anni. Roba vecchia quasi di um secolo.

Fondi per corsi fantasma di formazione che o non vengono per niente svolti, o vengono svolti in maniera completamente differente da quanto previsto originariamente, con spese folli, ingiustificate , non rendicontate, senza regole. Regioni, province, comuni che spendono e spandono e nessuno sa dove finiscono i soldi.

Leggi ridicole che si richiamano a apostille e altri bizantinismi medievali per descrivere la burocrazia cui si devono assogettare i cittadini italiani all’estero per vedersi riconosciuti i diritti che in patria sono riconosciuti com uma semplice autocertificazione.

Consolati com file da incubo di migliaia di oriundi in cerca della sognata cittadinanza che, se tutto va bene, arriva (quando arriva) dopo 10 anni in media. Fondi per i consolati selvaggiamente tagliati quasi fosse uno spreco curarsi degli italiani fuori la própria pátria.

Italiani che se per qualsiasi ragione finiscono in uma prigione estera sono abbandonati in luoghi da incubo dove il caldo, il sovraffollamento, lo schiavismo a cui si e’ sottoposti fa assomigliare il cárcere all’inferno.

Emigrati in condizioni di estrema indigenza costretti a camminare sotto lê piogge torrenziali sudamericane per non spendere i soldi per l’autobus e che non ricevono nemmeno um centésimo dall’Italia: illusi e presi in giro com proposte ridicole e mai realizzate di presunte pensioni a loro vantaggio.

Siamo nel Far West? No siamo nell’area degli italiani all’estero (specie in Sudamerica), terra senza legge dove i potenti fanno cio’ che vogliono e i deboli sono abbandonati a se stessi nelle favelas sudamericane.

E’ questa l’eredita’ che il passato governo há lasciato, e’ bene ricordarlo. Per onesta’ bisogna dire che non tutto cio’ e’ colpa di esso, molto e’ stato ereditato daí precedenti governi.

Tuttavia presentarsi come il nuovo, affermare che lê cose sono migliorate e che cambieranno e’ veramente voler prendere in giro questo itálico popolo all’estero, che assomiglia sempre piu’ a quel popolo del Far West dei film americani.

Ed infine al danno la beffa: tutti gli ex saranno ricandidati perche’ “o popolo o vvo’” come si dice a Napoli. Ma, diciamocelo francamente, chi li vuole questi, responsabili di tante delle disgrazie elencate?

Ma veramente pensano che siamo terra senza legge?

http://www.italianosdargentina.com.ar/index.php?IdNot=14571

http://liberaliperisraele.ilcannocchiale.it/?id_blogdoc=1808591

http://www.litaliano.it/oggi.pdf

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