venerdì 25 luglio 2008

Fanfulla: la stampa italiana in Brasile

Pensavo di essere un bravo ricercatore. Probabilmente non e’ vero. Ho passato una ora su Google cercando il sito. E non l’ho trovato. E dire che il sito e’ di quelli che dovrebbero essere facili da trovare.

Il sito del principale settimanale di lingua italiana in Brasile. Che ha una tiratura (dati a fine 2006) di 1,410,000 e che soprattutto ha ricevuto 49.511,27 euro in 2006. Una enormita’ per i periodici italiani all’estero, costretti ad elemosinare euros ad un governo sempre piu’ taccagno con gli strumenti di diffusione della lingua e cultura italiana all’estero.
E’ vero che la Settimana del Fanfulla e’ un settimanale storico della comunita’ italiana di sao Paolo. Fondato nel giugno del 1893 era la voce della emigrazione italiana in Brasile.

Ma seri dubbi sul Fanfulla furono adombrati gia’ molti decenni fa. Nel sito dell’ Archivio Storico dell’ Emigrazione Italiana si legge: “Constantino Ianni, figlio di italiani radicatisi a São Paolo, commentando la notizia relativa ai 30 milioni spesi nel 1955 dall’Iri nel “tentativo di non far crollare il quotidiano in lingua italiana (sc. il Fanfulla) che si stampa in Brasile”, osservò che la presenza di questi fogli “coloniali” era in realtà dannosa, in quanto ostacolava l’integrazione.”
Ma se i dubbi erano forti all’epoca oggi sono francamente imbarazzanti. Questa enorme tiratura di quasi un milione e mezzo di unita’ dove va? Perche’ non c’e’ informazione a riguardo del Fanfulla?

La polemica sugli sprechi di fondi pubblici per la stampa italiana all’estero, che fa accendere gli animi di giornalisti italiani all’estero, sottopagati o che lavorano gratis, diventa sempre piu’ importante in tempi di vacche magre del bilancio statale.

Chi e’ che conta le copie pubblicate? Chi e’ che verifica i dati del MAE circa le pubblicazioni della stampa italiana all’estero? Perche’ si danno soldi a pioggia a giornali e riviste insignificanti mentre grossi giornali prendono una fetta enorme del totale?

Qual’e’, infine, il criterio di scelta dell’erogazione dei fundi pubblici alla stampa italiana all’estero?

Mistero. L’unica cosa certa e’ che, in questi tempi di cultura italiana sempre piu’ bistrattata in patria e all’estero, c’e’ la necessita’ che il nuovo governo faccia piena luce su come si spendono i soldi dell’editoria italiana all’estero. Senza false retoriche ed interessi di bottega. Forse non e’ vero che i fondi non ci sono. Forse solo razionalizzare l’utilizzo di quelli che ci sono sarebbe sufficiente per aiutare i meritevoli e soprattutto penalizzare gli sprechi.

Fanfulla e’ anche il nome della principale squadra di calcio di Lodi. Storica anch’essa perche creata nel 1874, prendendo il nome da Fanfulla da Lodi, uno dei 13 cavalieri italiani che sconfissero i francesi nella disfida di Barletta del 1503. Oggi milita nella Serie D girone B.
Meno male nel calcio, differentemente dalla stampa italiana all’estero, la storia non fa la classifica.

http://www.legnostorto.com/index.php?option=com_content&task=view&id=22486

http://www.italianosdargentina.com.ar/index.php?IdNot=17750

http://videojournalist.blogs.it/2008/07/25/fanfulla-la-stampa-italiana-in-brasile-449927

http://www.litaliano.it/oggi.pdf

http://www.infodem.it/analisi.asp?id=2184

http://www.oriundi.net/index.php

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