venerdì 17 ottobre 2014

Non rischiare, la malattia che sta uccidendo l' Italia

Farnesina, contestazioni feroci dell'ultimo concorso. Non sono stati selezionati gli idonei dell' ultimo concorso. Gia' parenti e amici di politici famosi sono aspramente contestati perché' hanno passato e probabilmente avranno il posto fisso dorato, uno degli ultimi in palio in Italia.

Carrefour, Toscana. I clienti contano i centesimi quando comprano. Il supermercato e' dominato da promozioni aggressive ma e' tristemente vuoto.
Risultati del PNL italiano: valori nel 2014 simili a quelli del 2000. Non bisogna pero' lasciarsi ingannare i dati del 2014 furono "inflazionati" di circa il 10% con l'inclusione della realtà' informale italiana. Quindi siamo ben al di sotto di ciò'.

Ma che sta accadendo all' Italia, il paese una volta che dominava il mondo con il fiero popolo romano?

Benvenuti nell'inferno della conservazione a tutti i costi, alla voglia di non rischiare mai, all' Italia di oggi.

"Mio caro Max nella vita bisogna rischiare, perché' la scelta di non rischiare comporta il maggiore di rischi: la stasi." diceva il mio vecchio professore di liceo. E continuava: "Se tutto fosse stabile, non ci sarebbe rischio. Ma il mondo oggi e' globailizzato. Se sei fermo rimani indietro, scivoli sempre peggio in un vortice vizioso in cui c'e' l' abisso".
Ed ecco dove l' Italia sta scivolando, nell'abisso.

La classe politica di Renzi ad inizio anno almeno tentava di convincere gli italiani che c'era qualche speranza. E' chiaro che fosse una menzogna ma almeno ci provava. Ora non più'. I dati del Prodotto Interno Lordo italiano sembrano bollettini di guerra. Ma quello che e' peggio e' che il governo nemmeno tenta di reagire. Ormai l'apatia e' totale. Ma non si inganni pensando che l'opposizione sia meglio. Grillo non sembra andare oltre alla sterile protesta. Ma allora cosa sta succedendo?

Mio caro lettore la verità' e' amara da accettare: la colpa di tutto non e' questa scellerata classe politica che ci governa, con un governo che e' bravissimo solo a piazzare fiorentini e toscani al potere.

La classe politica e' solo lo specchio del vero colpevole: la società' italiana.

Gli italiani storicamente erano un popolo di innovatori e di scopritori, di inventori e di belle speranze. Ora non più'.
Gli italiani sono probabilmente il popolo più' conservatore al mondo. Non fanno figli. Pensano solo ad invecchiare. Conservando gelosamente ciò' che hanno e non dando niente a nessuno. Si lamentano della situazione ma i veri colpevoli di essa sono loro. La ragione: l'avversione totale a cambiare, a rischiare. Gli italiani preferiscono lasciar morire il proprio paese piuttosto che tentare di cambiarlo rischiando. E ciò si vede non solo nella politica ma anche nell'economia, dove le corporazioni dominano il paese.
Nella TV dove i presentatori invecchiano in tv e il ricambio non esiste. Nelle strade dove nessuno guarda negli occhi gli altri. Tutti diffidano di tutto.

L'allegria italiana e' un sogno del passato. In Brasile quando ci si vede si dice "tudo bem?" e si risponde lo stesso anche se non e' vero.
In Italia a chiedere "Come va?" la risposta e' una sequela di lamentele che non finisce mai.
L'impressione e' quella di un popolo che non voglia cambiare. Di fronte alla domanda: cambiare o morire? sembra che abbia scelto la seconda opzione. E per questo che le scuole non hanno più' bimbi italiani ma solo figli di immigrati.

La soluzione? Forse e' quella di andarsene per sempre e lasciare la patria di Leonardo da Vinci ad invecchiare e dormire per sempre.

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