giovedì 15 ottobre 2015

Chi sono i veri italiani?

24 Luglio 2008. Max Bono scriveva: ““Fratelli d’Italia, l’Italia s’e’ desta”, grida mio figlio quando passeggia com me in strada. Há solo 2 anni e qualche mese, non parla bene e’ nato in Brasile ma e’ italiano al 100%. Gli piace cantare l’inno nazionale, non conosce neanche il paese d’origine ma e’ fiero di essere italiano. Quanti di noi in Itália e all’estero siamo come lui? Pochi, molto pochi se vediamo cosa succede nelle cronache italiane e non.”


13 Ottobre 2015. Sì dell'Aula della Camera dei Deputati alla nuova legge sulla cittadinanza. Il testo, approvato con 310 sì, 66 no e 83 astenuti, passa al Senato.
Di fatto e’ il primo passo verso lo ius soli e l’abbandono dello ius sanguinis. Cioe’ e’ cittadino chi nasce in Italia e non chi e’ di origine italiana.

Qual’e’ la connessione tra le due cose? vi chiederete miei cari lettori.

Se il testo approvato dalla Camera fosse legge mio figlio potrebbe non sarebbe italiano, in base al principio dello ius soli. Una cosa semplicemente assurda ma dovuta al fatto che e’ nato in Brasile.
Cosi’ come non sarebbero italiani Ungaretti, Gentile e tantissimi altri italiani nati all’estero ma che hanno dato grande lustro all’Italia.

Ma allora qual’e’ la soluzione giusta da adottare in materia di cittadinanza?
Per chi, come il sottoscritto, ha visto di tutto e di piu’ in America Latina in materia di cittadinanza italiana, il punto e’ abbastanza controverso.

E’ un fatto che tantissimi italiani oriundi chiedono la cittadinanza italiana senza sapere niente dell’Italia. Ne’ la lingua, ne’ le tradizioni a volte neanche bene dove si trovi geograficamente in Europa.

Una fila mostruosa di persone e’ in attesa della cittadinanza italiana in Brasile e in Argentina sulla base di bisnonni venuti dall’Italia e di cui non conoscono assolutamente niente.
Ma perche’ allora direte voi vogliono la cittadinanza italiana? Perche’ il passaporto italiano permette loro di andare negli USA l’ultima meta’ agognata dei latinoamericani.
E’ questa la vera finalita’ di molti che chiedono il passaporto italiano.
D’altro canto figli di immigrati che nascono in Italia e crescono in questo paese non sono cittadini italiani ma solo di serie B per moltissimi anni. Una cosa ingiusta visto che vivono in Italia e sanno molto di piu’ di questo paese che del paese d’origine dei propri genitori stranieri.

Detto questo e’ pero’ vero che i figli degli italiani all’estero non devono perdere la loro cittadinanza italiana che deriva dall’amore che i loro genitori italiani passano loro sin dalla nascita.
Molto spesso gli italiani all’estero e i loro figli hanno una padronanza dell’italiano ed un amore per la patria superiore agli italiani d’Italia.

I figli degli italiani all’estero sono spesso persone che hanno continuato all’estero l’opera dei loro padri con spirito italiano. Hanno fatto grande il nome dell’Italia.

L’Italia deve andare fiera di loro. Non dimentichiamo che l’Italia si e’ rialzata dalla seconda guerra mondiale anche grazie alle rimesse degli emigrati e dei loro figli.

La cittadinanza non e’ una questione legale ma morale. Se ti senti legato ad un paese per le tue origini paterne o materne non ti puo’ essere eliminata solo perche’ non sei nato nel paese.
Quale potrebbe essere la soluzione allora?
Quella brasiliana. Lo ius soli con un po’ di ius sanguinis.

E’ infatti brasiliano che nasce in Brasile. ma anche chi e’ figlio di brasiliano all’estero se questi lo riconosce in consolato.
Forse dovremmo apprendere dal Brasile affinche’ i figli degli emigrati italiani e degli immigrati in Italia siano tutti italiani.

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