domenica 10 giugno 2018

Chi c’e’ dietro lo sbarchi dei migranti?

“Lasciateli passare, non c’e’ problema. Piu’ passano meglio e’” dice in arabo la voce dal forte accento italiano.
“Ottimo, sara’ fatto” replica in arabo la voce con accento libico.

Le solite motovedette che intercettavano i barconi dei miserabili passano senza problemi. Luce verde. Passano tutti.

Gli sbarchi nel 2017 erano crollati del 70%. Non cosi’ ora. 1200 persone sbarcate negli ultimi due giorni. Ma cosa succede?

Benvenuti nel mondo senza pieta’ degli sbarchi clandestini. Con una piccola variante. La politica italiana ed europea contro il governo giallo-verde italiano. Un governo che ha rotto le uova nel paniere a molti. Che deve pagare. E che paghera’.

Si perche’ se ci saranno morti nel Mediterraneo questi giorni la ragione e’ il repentino cambio di politica dei libici. Che prima non facevano passare nessuno e che ora invece lasciano campo libero. Perche’?

Nel mondo della dietrologia italiano la conversazione riportata all’inizio dell’articolo e’ la piu’ chiacchierata a Roma in queste ore.

Il ministro Minniti era riuscito a bloccare gli sbarchi. Non evitare ma rallentare in maniera molto forte.

Perche’ appena il nuovo ministro dell’Interno arriva al potere le cose cambiano in maniera cosi’ repentina. Cosa succede? A Roma dicono che i vecchi amici dei libici stanno facendo di tutto per mettere in difficolta’ il nuovo governo.

Con grande baldanza il ministro Salvini aveva annunciato che gli scafisti avrebbero sofferto con il suo governo che la pacchia era finita. Sembra invece il contrario. Mai negli ultimi tempi le cose erano andate cosi’ bene per gli scafisti. Come detto 1200 sbarchi in due giorni . E si aspettano molti altri nelle prossime ore.

Com’e’ possibile? Cosa succede?

Lasciamo da parte la dietrologia, gli attacchi all’Europa che se ne frega dell’Italia invasa dai migranti. Una cosa e’ certa. La situazione e’ insostenibile.

Non vogliamo nuovi morti nel Mediterraneo, ne’ stragi dei migranti.

Ma il nuovo governo deve essere piu’ flessibile. Deve negoziare con i governi limitrofi per bloccare gli sbarchi. Altrimenti ci saranno stragi di migranti.

Il vecchio si oppone al nuovo. E’ sempre stato cosi’ cosi’ e sempre lo sara’. Ma ignorare cio’ significa fare una guerra sulle spalle di poveri morti di fame che fuggono dalle guerre.

Blocchiamoli prima che partano. Usiamo la nostra diplomazia. Evitiamo gli sbarchi. Ma anche le stragi. Parliamo con i governi nordafricani e blocchiamo le partenze.

Dimentichiamo l’Europa che se ne frega. Facciamo da soli.

E’ l’unica maniera per fermare questo chicken’s game in cui chi perde muore.

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