tag:blogger.com,1999:blog-67435828490783626242024-03-13T03:16:19.108-07:00 Max BonoVuoi sapere qualcosa che nessuno sa?
Leggi questo blog e lo scopriraimax bonohttp://www.blogger.com/profile/02120185210680160675noreply@blogger.comBlogger247125tag:blogger.com,1999:blog-6743582849078362624.post-15569146395123377602024-01-09T00:41:00.000-08:002024-01-09T00:48:45.199-08:00Successo o surcesso?“Papà cos’è il successo?” mi chiede il mio figlioletto.<br><br>
“Bella domanda” rispondo io. Mi fermo e ci penso. E dico: <br><br>
“E’ difficile trovare una definizione. Cercherò di spiegarti la cosa con un esempio. <br><br>
C’erano due uomini che mangiavano a due tavole separate di una stessa locanda. <br><br>
Entrambi le tavole erano circondate dai loro familiari, dai loro parenti, dai loro conoscenti, amici e gente comune. <br><br>
<div class="separator" style="clear: both;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg_g8c7ME41BFfAFr5TvtTugadArcy8fKAlUxBtPMSOir_PcP4rrch5q-KpxEQxP2PbAX0Hpoe0FWu7VdVfRcC8JISROoocAdl5o7g6N4m03PdmTdhxUCMEpe1J5gvIw5_1b4lzG_ICjzW9gGO_hZhu13GgjPjZm8dXUqgKV8Qy_Bsjsu7v3KsEVtVv/s766/successo.jpeg" style="display: block; padding: 1em 0; text-align: center; clear: right; float: right;"><img alt="" border="0" width="320" data-original-height="500" data-original-width="766" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg_g8c7ME41BFfAFr5TvtTugadArcy8fKAlUxBtPMSOir_PcP4rrch5q-KpxEQxP2PbAX0Hpoe0FWu7VdVfRcC8JISROoocAdl5o7g6N4m03PdmTdhxUCMEpe1J5gvIw5_1b4lzG_ICjzW9gGO_hZhu13GgjPjZm8dXUqgKV8Qy_Bsjsu7v3KsEVtVv/s320/successo.jpeg"/></a></div>
Il primo non aveva tanti soldi. La sua vita l’aveva condotta senza grandi sbalzi in avanti. Ora era li’ al tavolo a mangiare il meritato cibo. Ma quella folla attorno al suo tavolo lo guardava. Non chiedeva niente ma aveva fame. E lui, senza pensarci due volte aveva invitato prima i suoi familiari, poi i suoi parenti, i suoi amici e poi gli altri a dividere il poco cibo con lui. <br><br>
Gli sguardi che i bambini in particolare gli lanciavano erano stati sufficienti. Sguardi innocenti che si erano scambiati con i suoi figli, fratelli, amici. <br><br>
E’ vero, lui non aveva molto, ma aveva piacere a dare quello che aveva. Meglio poco che niente pensava mentre mangiava. <br><br>
Alla fine del pranzo era andato a riposare con la pancia un po’ piena un po’ vuota. <br><br>
Al secondo tavolo c’era la stessa scena. Il secondo tipo era circondato da amici, parenti, conoscenti, gente comune. Ma questa tavola era molto imbandita di varie cibarie. Il secondo tipo era ricco e la sua tavola era piena di ogni ben di Dio. <br><br>
Gli occhi supplichevoli della piccola folla che lo circondava si incrociavano con i suoi. Ma lui mangiava senza ritegno, si ingozzava, ruttava. Di tanto in tanto lanciava qualche cosciotto alla folla che si accapigliava per prenderlo. Ma cio’ non faceva che aumentare la fame della folla. <br><br>
Andate a lavorare, pensava il secondo tipo. Anch’io ho cominciato come voi, ho sofferto la fame, il freddo. Ma ho lavorato duro, ho guadagnato bene e ora sono qui a mangiare il frutto del mio lavoro. Voi che non ci siete riusciti è per colpa vostra. E quindi meritate la vostra situazione. Non rompete e andate via, così pensava il secondo tipo. <br><br>
Dopo essersi abbuffato era andato nella sua sala principesca a riposarsi. Riposava placidamente russando di gusto. Era soddisfatto. Aveva raggiunto i suoi obiettivi. <br><br>
Nel frattempo il primo tipo dormiva di un sonno leggero. E così dormendo era passato in cielo. La notizia si sparse e molti piansero. Ma soprattutto molti lo ricordarono nei giorni e negli anni a venire. Non perché aveva fatto niente di speciale nella vita. Ma perché aveva lasciato qualcosa nel cuore delle persone che lo avevano conosciuto. Qualcosa di speciale. Non soldi, né proprietà. Qualcosa di umano difficile da definire. Qualcosa che ti entra dentro e rimane con te per sempre. <br><br>
Nel frattempo il secondo tipo si era svegliato. E come sempre dopo pranzo era andato in bagno a defecare. Si era seduto sulla tavola e aveva cominciato con piacere. <br><br>
E piu’ defecava piu’ era soddisfatto. Aveva fatto tutto quello che voleva nella vita. Chi era meglio di lui? Finito il suo bisogno primario successe qualcosa. Improvvisamente qualcuno aveva tirato lo sciacquone. E tutto il suo bisogno scivolava via nel water. Ma mentre scivolavano via gli ultimi pezzettini, il secondo tipo sentì che qualcosa lo tirava giù nello sciacquone anche a lui. Non riusciva a capire cosa era. Ma la forza lo tirava sempre di più. E le forze lo abbandonavano. Ad un tratto cominciò a capire che qualcosa non andava. Peggio, che la sua vita stava finendo e scivolando giù nel vortice dell’acqua, giù nello sciacquone. <br><br>
E in questo momento il secondo tipo capì che il suo tempo stava finendo. <br><br>
In quel preciso momento, puoi essere un vanitoso, un egoista, un ladro, un baro, un assassino, un disonesto, uno che mente a tutti e persino a te stesso, ma in quell’ultimo istante, una domanda ti viene alla mente e ti fa tremare tutto: <br><br>
“Ma che ho fatto io della mia vita? Cosa rimarrà di me?” Ma in quel momento l’intensità dell’acqua è fortissima e trascina con sé il malcapitato nello sciacquone. Lo ingoia senza pietà. <br><br>
E dopo un borboglio l’acqua ritorna normale. Tutto ritorna uguale a prima. Del secondo tipo non c’è alcuna traccia. Scomparso, come non fosse mai esistito. <br><br>
Si, forse qualcuno per dividersi i suoi beni gli intitolerà una strada, una piazza o qualcosa del genere. <br><br>
Ma quando i bimbi andranno a giocare nella piazza a suo nome e chiederanno al padre chi era costui, il padre risponderà: non so qualcuno di importante, continua a giocare. <br><br>
Ecco per me il primo tipo ha avuto il successo. Il secondo tipo ha avuto il surcesso.
max bonohttp://www.blogger.com/profile/02120185210680160675noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6743582849078362624.post-67430331220262589152024-01-08T10:23:00.000-08:002024-01-08T10:24:40.360-08:00La strada“Caro Max la vita è così ci sono gli alti e bassi. A volte va bene altre volte va male. L’importante è che continui per la tua strada, se è questo che hai deciso.<br><BR>
Poi quel che sarà sarà”.<br><BR>
Chi mi siede davanti è una persona navigata nella vita, Marco, un amico. .<br><BR>
E lui mi dice: “non è vero che sappiamo tutto, anche se invecchiamo. Le cose cambiano. E anche noi dobbiamo cambiare. Ma se la tua strada è quella è inutile illudersi. Se hai deciso di prendere quella strada, non fermarti, anche se le difficoltà sono sempre maggiori. Ormai quella strada è il tuo destino e, come mi diceva il mio vecchio professore di liceo, è inutile lottare contro il destino.<br><BR>
E’ come camminare quando inizia a piovere. Ad un certo punto la pioggia aumenta, tu hai un piccolo ombrello e ti fermi al riparo perché la pioggia diventa sempre piu’ fitta, sempre piu’ pesante.<br><BR>
<div class="separator" style="clear: both;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjh0yaxp-Ps_-SldtBfVyJKYadzX8MjkCrCmHYEJw1nv2RflzUL5ed54fdpfrLNY63izBPMwCU2k0ddrZIW7DcTThYMo3qkXeocYk7EstgHCFaD4keF2tfp4VG5lcUFv4E2tqIBEjS9TZ7DyDzwNxdVy-reJ91pW92gTFG0djPKk_3t3d9e6qGj0a1a/s800/strada.jpg" style="display: block; padding: 1em 0; text-align: center; clear: right; float: right;"><img alt="" border="0" width="320" data-original-height="534" data-original-width="800" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjh0yaxp-Ps_-SldtBfVyJKYadzX8MjkCrCmHYEJw1nv2RflzUL5ed54fdpfrLNY63izBPMwCU2k0ddrZIW7DcTThYMo3qkXeocYk7EstgHCFaD4keF2tfp4VG5lcUFv4E2tqIBEjS9TZ7DyDzwNxdVy-reJ91pW92gTFG0djPKk_3t3d9e6qGj0a1a/s320/strada.jpg"/></a></div>
Ma quando ti fermi c’è un tale che al cellulare cominciare a strillare alla sua amica che questo non va bene, che deve fare altre cose, e bla bla bla. <br><BR>
A questo punto ti rendi conto che se ti fermi sei perduto. Sei al riparo, non ti bagni, ma devi sopportare tutte le banalità di quel tipo .<br><BR>
Quel tipo è la vita banale che ti sta davanti. Che vuoi evitare ma non puoi .<br><BR>
L’unica cosa che ti rimane è camminare nel diluvio. Affrontare la tua strada. Piuttosto che rimanere indietro con la banalità della vita.<br><BR>
Ma quando cammini il diluvio diventa enorme. Nonostante il piccolo ombrello ti bagni sempre di piu’. Le scarpe cominciano ad imbarcare acqua. Non sei tanto lontano dal primo rifugio del tipo banale. Puoi tornare indietro .<br><BR>
Ma vale la pena? No, Max, non vale. Vai per la tua strada, anche se questo comporta affrontare il diluvio. E’ sempre meglio affrontare il proprio destino che tentare di sfuggirgli. Lo so, è dura ma chi l’ha detto che la vita è facile? <br><BR>
E’ meglio andare per la propria strada. <br><BR>
E cosi’ vai solo, sotto la pioggia, con un piccolo ombrello che non ti ripara dalla tempesta. Le scarpe sono sempre piu’ piene d’acqua. Sei solo. La strada è vuota e nessuno ti può aiutare. <br><BR>
Quello che fai lo sai solo tu. Ed ecco che succede qualcosa. <br><BR>
Non senti piu’ la pioggia. Non senti piu’ la tempesta. E questa si riduce di intensità. <br><BR>
Buffo no? Proprio quando hai accettato di continuare ad affrontare la tempesta questa sembra aver capito le tue intenzioni. Sembra di sapere che non rinuncerai. E per questo si riduce sempre di piu’. <br><BR>
Ma continua. E tu continui con essa. E a questo punto sei quasi arrivato alla tua destinazione. C’è un rigurgito di tempesta, quasi a volerti fermare di nuovo. <br><BR>
Ma ormai non ti fermi piu’. Sei arrivato a destinazione. <br><BR>
E sai che? .<br><BR>
Ti rendi conto che non è importante se il risultato è buono o cattivo. L’importante è che sei andato per la tua strada. Hai fatto quello che dovevi fare. <br><BR>
Poi il resto è nelle mani di Dio”. <br><BR>
max bonohttp://www.blogger.com/profile/02120185210680160675noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6743582849078362624.post-67703232468527828222024-01-03T05:30:00.000-08:002024-01-03T05:33:35.987-08:00Le pareti urlanti del manicomio di Maggiano
“Nel periodo di massima capienza c’erano 1800 persone. Era una comunità.” Mi spiega gentilmente la guida.<br><br>
Siamo a Maggiano vicino Lucca. Avevo concordato con il direttore di visitare l’ex manicomio di Maggiano ma ho dovuto rimandare molte volte per lavoro. .<br><br>
Oggi finalmente sono potuto venire. E finalmente ho visitato l’ex manicomio. Una visita lampo, 15 minuti. Ma sono bastati per vedere le cose importanti dell’ex manicomio.
.<br><br>
Bisogna dire che si trova in condizioni molto fatiscenti. L’amministrazione comunale dovrebbe supportare il restauro. Ma tant’è. Siamo in Italia e come si sa la valorizzazione della nostra storia non è il pezzo forte, specie se si tratta di veri e propri monumenti dimenticati. .<br><br>
<div class="separator" style="clear: both;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEglaRNeAJgNMm2teuDcIAzw_5UDwyPkuIT_iCT5bDXeLFsF4jYmOfbX-XpLnLLKOQCYm9P8cJeAm18mWuUMrtm5GzyzOkxal1pU0xJeZN5ACDUoIJi5fi8iy0i1G5Fi8UvgZSnLDWbSj5s9vX19gtT5Qqa6I7q26-6Q8ZN4kJMz0yq83znhaUr08vNU/s2000/WhatsApp%20Image%202024-01-03%20at%2014.24.46%20%281%29.jpeg" style="display: block; padding: 1em 0; text-align: center; clear: right; float: right;"><img alt="" border="0" height="320" data-original-height="2000" data-original-width="1125" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEglaRNeAJgNMm2teuDcIAzw_5UDwyPkuIT_iCT5bDXeLFsF4jYmOfbX-XpLnLLKOQCYm9P8cJeAm18mWuUMrtm5GzyzOkxal1pU0xJeZN5ACDUoIJi5fi8iy0i1G5Fi8UvgZSnLDWbSj5s9vX19gtT5Qqa6I7q26-6Q8ZN4kJMz0yq83znhaUr08vNU/s320/WhatsApp%20Image%202024-01-03%20at%2014.24.46%20%281%29.jpeg"/></a></div>
Ma non dovrebbe essere così specie a Maggiano. Dopo aver visitato l’ex manicomio ho avuto una forte magone. Una cosa simile, anche se molto maggiore, l’ho avuta quando ho visitato Auschwitz in Polonia. .<br><br>
Maggiano è però diversa. In prima luogo ci si arriva da Lucca in maniera quasi anonima tramite una strada tortuosa. Si trattava di una strada di campagna che nel fine 700 portava ad un antico monastero. Poi questi fu convertito nell’ “ospedale dei pazzi”. .<br><br>
Un ospedale per tutta la regione che da Lucca arrivava fino a Massa. .<br><br>
Chiudo gli occhi e vedo la triste scena. .<br><br>
Il contadino, ma anche il nobile, arrivava al posto quasi sconosciuto nel mezzo delle campagne lucchesi. Una strada secondaria lo portava in cima all’antico monastero. Qui consegnava il “pazzo” alle suore che gestivano l’ospedale. Un rapido abbraccio e via. Abbandonato o abbandonata per sempre lì. Libero dalla sua presenza ingombrante che aveva sempre causato imbarazzo. .<br><br>
Ora era finita. Ma cominciava per lui o per lei una nuova vita. Una vita fatta di sottomissione totale alle suore che gestivano il posto con mano di ferro. .<br><br>
Inutile farsi illusione nell’Ottocento i pazzi non avevano diritti. Si poteva fare di loro quel che si voleva. Bagni di acqua caldissima e freddissima per farli “rinsavire”. E con il tempo la voce si spargeva. Una comunità vera e propria, un paese cresceva. I pazzi dovevano lavorare per sostentarsi. .<br><br>
Chissà quali privazioni, quali sottomissioni dovevano subire. E li’ vivevano lontano dagli occhi di tutti. .<br><br>
Poi con il Novecento le cose si evolverono. Gli shock elettrici vennero usati. E poi si usò un trattamento piu’ umano. Tobino prese in mano l’ospedale e le cose migliorarono. .<br><br>
Ma nonostante la legge aboli’ gli ospedali psichiatrici nel 1978, i pazzi non avevano dove andare e rimasero lì fino al 1999. 21 anni. Troppi. Ma questa è la realtà. .<br><br>
Che dire? A Maggiano c’è poco da vedere. Ma bisogna andare. Per non dimenticare. .<br><br>
Perché? .<br><br>
Perché le pareti originali sembrano avere incorporato le sofferenze dei poveri malati di mente che per oltre 200 anni sono stati lì. .<br><br>
Le pareti sembrano urlare. Urla di dolore, di incomprensione, di sofferenze. .<br><br>
Le pareti spoglie, dure, sembrano aver assorbito tutti i mali che sono stati commessi nell’ospedale di Maggiano. .<br><br>
Non mentono, non raccontano storie “buone” di miglioramenti che non ci sono mai stati stati. .<br><br>
Dicono solo la verità. .<br><br>
“Qui dentro chi è stato lasciato, chi è stato portato, chi è stato abbandonato, è ancora qui. Non credete di esservi liberati di lui o di lei. .<br><br>
Il vostro egoismo non li ha annientati. Le loro anime vagano ancora qui mentre voi che li avete portati siete morti. .<br><br>
L’unica maniera di lasciar andare queste anime abbandonate è di venire a vedere le loro sofferenze. Solo così queste persone avranno la riabilitazione che meritano e potranno finalmente andare in pace”.
max bonohttp://www.blogger.com/profile/02120185210680160675noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-6743582849078362624.post-13391721035805170182023-09-29T07:07:00.001-07:002023-09-29T07:07:32.423-07:00Booking.com the defeat of a monopolistic companyDo you remember my articles about Booking.com and its arrogant approach to consumers?<br><br>
Do you remember the money I and many other consumers lost because of the crazy mechanism used by Booking.com? <br><br>
Yes, because they insisted they needed to cancel the whole booking and make a new one, and couldn't do so because the dates were now full (which is absurd considering my existing booking was partly why it was full). <br><br>
Well, my reader, we raised our concerns to the European Commission and Antitrust authorities. We asked the Commission to stop the behavior of this company and its lack of attention to its customers because of its monopolistic power. <br><br>
<div class="separator" style="clear: both;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjysGULPzFhLGbp87asNHNk5P4GuK6xQXB7yqRrnnQPHRmVguJyWl4MoXr-CbokpW5iRFGhIumuBbgmRos3_rRfTsAZ-tSp-oAReczqjzR_x6lXjmpJ2VK81Rm-8UOIylDZCPTUpIVoPNJjMUxMr98jffcE7_tSnFSK6Rwq1Y_8KdjSnmGFn71CNi3b/s1024/voice-of-customer.png" style="display: block; padding: 1em 0; text-align: center; clear: right; float: right;"><img alt="" border="0" width="320" data-original-height="496" data-original-width="1024" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjysGULPzFhLGbp87asNHNk5P4GuK6xQXB7yqRrnnQPHRmVguJyWl4MoXr-CbokpW5iRFGhIumuBbgmRos3_rRfTsAZ-tSp-oAReczqjzR_x6lXjmpJ2VK81Rm-8UOIylDZCPTUpIVoPNJjMUxMr98jffcE7_tSnFSK6Rwq1Y_8KdjSnmGFn71CNi3b/s320/voice-of-customer.png"/></a></div>
And indeed, we got it. <br><br>
The European Antitrust authorities stopped the Booking.com acquisition of Swedish peer ETraveli on Monday after the company failed to allay concerns about its dominance in online hotel reservations. <br><br>
Of course, we do not believe that our articles drove the decision. <br><br>
But our complaints must have been considered as we raised the voice of the European consumers. <br><br>
This is just the first step. It is in the right direction. <br><br>
We, consumers, did not get the money we lost on “reservations” made on the Booking.com website. <br><br>
But we showed that the voice of European consumers is not to be ignored even by huge companies like Booking.com. <br><br>
We will continue checking on companies that behave arrogantly, like Booking.com.
max bonohttp://www.blogger.com/profile/02120185210680160675noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6743582849078362624.post-75580068905512560332023-09-13T23:50:00.002-07:002023-09-14T04:12:28.509-07:00Booking.com, the big cheat on consumers
Do you need to make a reservation before traveling?<br><br>
Do you want to ensure you will not lose money if something goes wrong and you do not leave anymore? <br><br>
You better avoid making reservations on the Booking.com website: you will lose money.
<br><br>
Wait, Max, What are you talking about? You are thinking, my reader.
<br><br>
Booking.com gives you the option of reimbursement or postponement of the reservation.
<br><br>
This is the core of the problem, my dear reader. They say they do. But effectively, they do not.
<br><br>
I do not understand anything, Max. Be more precise, you are thinking, my reader.
<br><br>
Well, let's get back to basics.
<br><br>
On the Booking.com website, there are indeed the options listed above. That is why you feel comfortable that, in case something goes wrong, you do not lose your money.
<br><br>
Right? Wrong again. Why?
<br><br>
<div class="separator" style="clear: both;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjy4EEe0TRcvJTkeiJdfS5r-ZmPE-oUDricL5m-0rkzEXlop4Nl6vAxtc2JW1G0LfWWbtaIyuyDa_4ZcgNcQOp27A5a50eqpEg7tGBtMrm86Vry1pVabaMFhr0hKb8RXajy9PMbnUBLIBC-VgztpFVdKKzT2LY1CzCqBFJ8986eG-Nbs0RehaLD2Gyt/s2000/young-traveller.jpg" style="display: block; padding: 1em 0; text-align: center; clear: right; float: right;"><img alt="" border="0" width="320" data-original-height="1333" data-original-width="2000" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjy4EEe0TRcvJTkeiJdfS5r-ZmPE-oUDricL5m-0rkzEXlop4Nl6vAxtc2JW1G0LfWWbtaIyuyDa_4ZcgNcQOp27A5a50eqpEg7tGBtMrm86Vry1pVabaMFhr0hKb8RXajy9PMbnUBLIBC-VgztpFVdKKzT2LY1CzCqBFJ8986eG-Nbs0RehaLD2Gyt/s320/young-traveller.jpg"/></a></div>
If something happens and you ask for reimbursement or the postponement of your stay in the hotel, you go to the Booking.com website and click the magic button that gives you that option.
<br><br>
And here comes the problem. The option is not yours, but it belongs to the hotel.
What are you talking about? You think.
<br><br>
The point is that when you click the bottom, a message explains that your request goes to the hotel, which has 48 hours to answer your REQUEST.
<br><br>
Yes, it is just a request, not an option. Indeed, the hotel has the OPTION of accepting or not your request. And if the hotel does not accept your request, you lose 100% of your money.
<br><br>
Now, why on earth should the hotel accept to give up the money you paid or even postpone your stay once it already got your money when you made a reservation?
<br><br>
They do not have any incentive to do that.
<br><br>
And the cheating gets even more significant when you complain to the hotel.
<br><br>
The hotel might say: If someone requests your room, we reimburse or postpone your stay there. Until then, we will not do it. <br><br>
So you hope you recover the money. It is a cheat again.
<br><br>
Why? The only way for someone to take your room is if your room is available on the Booking.com site. But your reservation is not canceled if you are waiting for the reimbursement or postponement. You are in limbo, waiting for the hotel to answer your request. <br><br>
But if your reservation is not canceled, your room is unavailable and does not show up on the Booking.com website, and nobody can take it.
<br><br>
This means that nobody would take your room when you requested the hotel. In any case, it is a vicious circle that ends up with you losing 100% of your money.
<br><br>
The only alternative would be if someone physically shows up at the hotel and requests your room. Something that just does not happen these days. Everybody makes reservations before leaving, and not once is there going physically in the hotel, like in the old days.
<br><br>
The devil is in the details my old teacher at high school used to tell me.
<br><br>
And the details are all against you when you make a reservation on Booking.com
<br><br>
So be aware that if you want to make a reservation on the Booking.com website, there is no parachute. If you change your plans, you lose your money. Full stop.
<br><br>
What are the European Commission and all other European authorities doing to stop this monopolistic company from earning their money on us?
<br><br>
We consumers have no protection and are forced to go to the Booking.com website.
<br><br>
Should the government authorities protect us against the monopolistic and rapacious behavior of international companies like Booking.com? <br><br>
max bonohttp://www.blogger.com/profile/02120185210680160675noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6743582849078362624.post-85239118405171710762023-09-13T02:26:00.001-07:002023-09-13T02:26:54.370-07:00Booking.com, a company that does not care about its customersSeptember 2023. I have to go to Rome with all my family. It was unexpected. I called Hotel X. The gentle receptionist answered: “Dear Sir, we do not take reservations over the phone. Please go to the Booking.com website and make the reservations by yourself.”<br><br>
“But I am here now. I can give you my credit card details if you make the reservation,” I answer. <br><br>
“Sorry, sir, I cannot. Go to the Booking.com website,” she answered and hung up.
<br><br>
Then I tried another hotel. Same answer. Third and fourth hotel. The same response again.
And, my dear reader, please notice that I was calling up all kinds of hotels, from 5-star to 2-star hotels. <br><br>
Booking.com dominates the market. If a relatively underdeveloped tourist market like the Italian market is so dependent on Booking.com, what about more developed markets like the French or the German market? <br><br>
<div class="separator" style="clear: both;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjjNJ_0auawiuYZqkaFaz5GxRUwRrf-1R4OOaKBJZh-3vqSi5OGN5dnZq29Vx_bf5wWWLMF8s44Yt-mYHlJLdSekSIvQi08548wLFWzQDH4077I0lOhWbMZNgPA6YY4d4KoLLCwq_thgeJZM6y3tj-Ixzpq54PjYM4LZMEv9Sdq92WTH9gW_2ovAq51/s446/booking.png" style="display: block; padding: 1em 0; text-align: center; clear: right; float: right;"><img alt="" border="0" width="320" data-original-height="113" data-original-width="446" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjjNJ_0auawiuYZqkaFaz5GxRUwRrf-1R4OOaKBJZh-3vqSi5OGN5dnZq29Vx_bf5wWWLMF8s44Yt-mYHlJLdSekSIvQi08548wLFWzQDH4077I0lOhWbMZNgPA6YY4d4KoLLCwq_thgeJZM6y3tj-Ixzpq54PjYM4LZMEv9Sdq92WTH9gW_2ovAq51/s320/booking.png"/></a></div>
No wonder the European Commission has an ongoing investigation into the monopolistic power of Booking.com and its acquisition of Sweden’s eTraveli Group. <br><br>
Booking, whose brands include Booking.com, Rentalcars, Priceline and Agoda, announced the proposed acquisition of ETraveli, owned by private equity firm CVC Capital Partners, in November 2021. <br><br>
I know what you think, my reader: we all know that. So what? <br><br>
Please be patient because the story is much more than what I said. <br><br>
Then I gave up. I went on my laptop and made the reservation on Booking.com. <br><br>
I admit I was in a hurry. I relied 100% on Booking.com. They are a giant in the market. They must help me out in any single situation. Right? Wrong, my reader. <br><br>
They do not. They behave just like a small website in the third category. They do not care about their customers. You do not believe, right? <br><br>
Let’s carry on the story. <br><br>
I made the reservations for four people going to Rome. On the website, there were the terms and conditions, which I admit I did not read entirely. I just read that, generally, Booking.com guarantees the reimbursement or the postponement of your reservation.
<br><br>
I relied 100% on Booking.com. Would such a monopolistic company earn on a small customer like myself if I had a problem with my trip? <br><br>
Indeed, it would not, you think, my reader. Wrong again. They would. They do it all the time. We are all hostages of Booking.com. We are forced to go there to make reservations. But we lose all our money if something goes wrong with our trip. They do not do anything and make 100% profit on you. <br><br>
You do not believe, right? Read below. <br><br>
As an international journalist, I have to change my trips from one day to another. That happened. I went to the Booking.com website and tried NOT to get the money back. Just to postpone my reservation. From mid-September 2023 to mid-January 2024. A quiet period in Rome. Everything should be ok. 4 months in advance. <br><br>
Maybe for big companies, but not for Booking.com. <br><br>
Wait, but Booking.com is the largest company in Europe in the travel business, a monopoly.
How can that be possible? <br><br>
And here we come to the heart of the problem. <br><br>
Booking.com is indeed a giant. It is a company which dominates the market in Europe and elsewhere. A monopoly. But they behave like a small company. They are a company which does not help its customers. <br><br>
Why? <br><br>
Simple. Because they are a monopoly. They know you must make reservations with them no matter what you do, think, or act. They are a monopoly. <br><br>
End of the story. The hotel said no to any postponement of my trip. Booking.com embraced the hotel’s view 100%.<br><br>
I lost 100% of all my money. And next time I travel I have to make a reservation with Booking.com. <br><br>
What about the EU?
Online System Hotels must have “easily legible and unambiguous” reservation buttons in case persons are on the hook for charges, the European Union’s top court has said in the past. Does it happen? It does not.
<br><br>
One question is left open: What else is waiting for the European Commission to intervene and stop this outrageous behavior of a monopolistic company that does not care about its customers and leaves us without protection? At the same time, they make billions of euros on us. <br><br>
Just as a reminder what Margrethe Vestager, Executive Vice-President in charge of competition policy said on Booking.com on 16/11/2022:
<br><br>
“Booking is by far the strongest online travel agency in Europe, intermediating between thousands of hotels and millions of Europeans. By acquiring a large player in the flights intermediation sector, it is extending its reach to other activities in the travel ecosystem. Given Booking’s strong position in Europe, we need to carefully assess whether this merger will strengthen Booking’s position even further or distort competition in parts of the travel sector.”
<br><br>
P. S. After getting distressed with Booking.com customer service, a gentle email from the site asks me: What was the interaction with Michala of Customer Service? <br><br>
Please put an emoticon: a smiling or an angry face on the interaction questionnaire.
max bonohttp://www.blogger.com/profile/02120185210680160675noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6743582849078362624.post-44374583165009477852023-07-25T01:23:00.004-07:002023-07-25T01:31:32.783-07:00Carta solidale, il grande inganno agli italiani poveri
Raffaele si sveglia. <br>
Oggi è lunedi e sperava di dormire un po' di piu’. Il lavoro alla tabaccheria è lungo e duro. <br>
Ma si guadagna bene. Ma almeno oggi voleva dormire. <br>
Ma il bebe’ sta piangendo, Maria dice che il latte è finito. <br><br>
“Vai a comprarlo” grida Raffaele. <br><br>
“Dammi i soldi” risponde Maria. <br><br>
“Prendi questa” risponde Raffaele. <br><br>
“Che roba è? La carta dei poveri? Quella solidale? Con che faccia vado al supermercato a comprare con questa, che mi conoscono tutti? Si metteranno a ridere vedendo la carta dei poveri.” Risponde Maria. <br><br>
“Va, sono soldi non ti preoccupare” di rimando Raffaele. <br><br>
“Ma perché l’hai avuta?” risponde incuriosita Maria. <br><br>
“Tanto l’ISEE lo faccio io, e ora vai” dice Raffaele. <br><br>
<div class="separator" style="clear: both;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhPxyUoCBH7HfpA982Mw2gFkvi3NoMZ-nO83naBbAndlW__SBGW-2R2ISAAJaeWmGmKsyiuZBzqGgNtUvAejTX5Xg6OM-3o7dU93rdAdvMAKfjHX5K7NcvZgqPKENWYHemz0oskYOtwS-gt-DrvKpyZiEyolR0nLX3cCw62ETgCKiyE0o0kV-zldXFI/s259/povero.jpeg" style="display: block; padding: 1em 0; text-align: center; "><img alt="" border="0" width="320" data-original-height="194" data-original-width="259" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhPxyUoCBH7HfpA982Mw2gFkvi3NoMZ-nO83naBbAndlW__SBGW-2R2ISAAJaeWmGmKsyiuZBzqGgNtUvAejTX5Xg6OM-3o7dU93rdAdvMAKfjHX5K7NcvZgqPKENWYHemz0oskYOtwS-gt-DrvKpyZiEyolR0nLX3cCw62ETgCKiyE0o0kV-zldXFI/s320/povero.jpeg"/></a></div>
Alla stessa ora Tommaso si sveglia. I suoi figli del 2008 e 2007 hanno fame. Ma i soldi non ci sono. “Mangiate il pane raffermo di ieri” dice Tommaso. <br><br>
“E tu?” grida la moglie Giulia. <br><br>
“Io non ho fame” dice Tommaso mentre lo stomaco traditore comincia a brontolare. <br><br>
“Ma ho visto alla tv che davano la carta solidale peri i poveri, una miseria una tantum ma è già qualcosa” dice Giulia. <br><br>
“Noi non l’abbiamo ho già controllato nelle liste del Comune” dice rassegnato Tommaso. <br><br>
“Come mai se abbiamo l’ISEE quasi a zero?” chiede Giulia. <br><br>
“Perche’ la danno in primo luogo a quelli che hanno figli dal 2009 e massimo 15.000 euro di ISEE quindi noi no”. <br><br>
“E’ scritto tutto qua” dice Tommaso passando un documento intitolato “Criteri di individuazione dei nuclei familiari in stato di bisogno, beneficiari del contributo economico previsto dall’art. 1, commi 450 e 451 della legge 29 dicembre 2022 n. 197”. <br><br>
L’ INPS mi ha detto che “Il suo nucleo familiare non comprende un componente nato dopo il 31 dicembre 2009 e pertanto non è compreso fra quelli utilmente collocati in graduatoria nell’elenco dei beneficiari.” <br><br>
“Ma se siamo poveri come facciamo? Questo governo sta levando tutto ,ci vogliono far crepare” grida disperata Giulia. <br><br>
E questa è l’Italia di oggi. <br><br>
Un italia dove si privilegia come scelta la natalità, cosa giusta. <br><br>
Ma con l’attuale sistema di controlli chi ne beneficia veramente è l’evasione fiscale a danno dei veri poveri. <br><br>
E’ una realtà, una precisa scelta politica. <br><br>
Ma la bomba sociale, addormentata dal reddito di Cittadinanza, si sta risvegliando e si preannunciano tempi durissimi per i veri poveri. <br><br>
La parte progressista ha deluso con la sua politica dell’elemosina nel passato. <br><br>
Ma la parte conservatrice sembra ignorare la realtà sociale dell’Italia di oggi. <br><br>
Tommaso oggi non mangerà e domani appena un po’. <br><br>
Raffaele oltre ai lauti incassi spendera’ con la carta solidale. <br><br>
Come si dice in Brasile: “Que pais e’ esse?”
max bonohttp://www.blogger.com/profile/02120185210680160675noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6743582849078362624.post-53634992403272803762023-06-30T04:23:00.003-07:002023-06-30T04:25:13.546-07:00Roma, dove gli autobus sono come in AfricaFine giugno 2023.<br>
Stazione del 705 ore 15.05 fermata eroi di rodi giordano. <br><br>
Sono in attesa dell’ autobus da oltre un ora. Con me sotto il sole bollente di quasi 40 gradi c’è una indiana che sta strillando al telefono con qualcuno. C’è anche un’altra donna dell’Est europeo che aspetta. <br><br>
La cosa che mi colpisce è la sensazione di rassegnatezza. <br><br>
Come se cio’ fosse normale. <br><br>
Chiamo il numero dell’Atac. Una signorina molto gentile mi risponde che dovrei aspettare fino alle 15.47. Chiedo perche’ visto che il pullman doveva passare da un secolo. La signorina mi dice che non sa e che se voglio posso chiamare il numero di Whatsup dell’ATAC. <br><br>
<div class="separator" style="clear: both;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgbe5XinYnuKO94m_qj33aayhVZnxLEOdnTE27WcccxrAnewVp11a9QyYI0fts9VTSjwDcssWlhFkuCo_YtBvsD2MBp4SAZcW9DbBOzm5eJLXe17x2evNnVwCm26a7Tt2fcfKJT1k1TwIJfK9bca5yt8sKxHQXcUp_R_Z6vc7YqzD4ZAhdUnv_Eduv0/s2000/suadente.jpeg" style="display: block; padding: 1em 0; text-align: center; clear: right; float: right;"><img alt="" border="0" height="320" data-original-height="2000" data-original-width="1500" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgbe5XinYnuKO94m_qj33aayhVZnxLEOdnTE27WcccxrAnewVp11a9QyYI0fts9VTSjwDcssWlhFkuCo_YtBvsD2MBp4SAZcW9DbBOzm5eJLXe17x2evNnVwCm26a7Tt2fcfKJT1k1TwIJfK9bca5yt8sKxHQXcUp_R_Z6vc7YqzD4ZAhdUnv_Eduv0/s320/suadente.jpeg"/></a></div>
Rispondo che è lei che li deve informare ma lei mi risponde che sono i clienti che devono chiamare. <br><br>
Infuriato riaggancio e mando un messaggio all’ATAC. Ricevo il solito messaggio automatico che non significa niente. <br><br>
L’indiana continua a strillare e il sudore scorre lungo i vestiti. Dell’autobus nemmeno l’ombra. <br><br>
Come giornalista internazionale chiamo l’ufficio stampa dell’ATAC. <br><br>
Dopo un po’ sottovoce un tipo mi risponde che e’ in una riunione e che non puo’ rispondere.
Gli dico che il suo lavoro e’ assistere i giornalisti e che deve rispondere. Puo’ benissimo uscire dalla riunione per un minuto. Lui mi dice con voce suadente che non puo’ uscire.
<br><br>
Il tono di voce mi dà ancora piu’ fastidio. Quando sei suadente è perche’ mostri la tua superiorità ai tipi inferiori che neanche meritano la tua attenzione. <br><br>
Certamente è uno shock di ricordargli che lui è un misero salariato come quelli che aspettano l’autobus e quindi deve lavorare: non è qualcosa a cui è abituato.
<br><br>
Del resto gli utenti dell’ATAC hanno un senso di rassegnazione incredibile. <br><br>
La mattina avevo aspettato a Eur Fermi lo stesso 705 ma non era mai arrivato. Le persone si lamentavano alla fermata dicendo che cose del genere non succedono a Londra o Parigi.
<br><br>
Ma nessuno faceva niente oltre che lamentarsi. E’ per questo che l’ATAC e i suoi dipendenti agiscono cosi’. Sanno che le conseguenze sono zero. <br><br>
Voce suadente si scusa moltissimo e mi consiglia di mandare una email. Io mollo voce suadente alla sua importantissima riunione sul nulla. <br><br>
Improvvisamente mi arriva un messaggino sul cellulare. L’ATAC (bontà sua) mi risponde. <br><br>
Dopo aver saltato 4 o 5 corse il messaggino recita: “bus in partenza dal capolinea Piermarini” alle 15.46 in perfetto orario. <br><br>
Siamo quasi come in Svizzera ora. Chissà perché. <br><br>
Alle mie rimostranze sul loro pessimo servizio mi rispondono alle ore 15.58 “un bus è transitato alle 15.50”. <br><br>
Pero’ , niente male, ho un servizio personalizzato. <br><br>
Peccato che ho dovuto aspettare un ora e mezza per questo. <br><br>
Dico che scrivero’ un articolo perché gli stranieri devono sapere che gli autobus di Roma sono come quelli in Africa non in Europa. <br><br>
Ho preso l’autobus. E’ pieno di gente che ha aspettato minimo un ora e mezza. Nessuno si lamenta. Forse hanno parlato con voce suadente. O piu’ probabilmente sono rassegnati a che prendere l’autobus non e’ un diritto ma un favore dell’ ATAC. <br><br>
Arrivo finalmente a Eur Fermi. <br><br>
Scendo dall’autobus e mi fermo a fotografare l’autista. Il tipo che mi prende per uno stupido turista mi saluta con la mano (vedi foto). <br><br>
Non c’e’ che dire. Qui a Roma siamo in Africa. Anche li’ gli autisti ti salutano con la mano quando scendi dall’autobus.
max bonohttp://www.blogger.com/profile/02120185210680160675noreply@blogger.com6tag:blogger.com,1999:blog-6743582849078362624.post-29799447447172964472023-04-13T04:36:00.002-07:002023-04-26T09:50:20.264-07:00UEFA referees and Romanian Football Federation: too strong ties?“Bad match, bad match” cry the Neapolitan journalists at the referee Kovacs after the Milan-Napoli game won by Milan.<br><br>
Rosetti the Uefa chief refereeing officer looks at them in a bad way but leaves without a word.<br><br>
Heavy atmosphere around the Romanian referee.<br><br>
The poor English of the Neapolitan journalists shows a big limit of the environment around the Neapolitan team.<br><br>
Let’s look at the numbers of the game, the only thing that matters.<br><br>
During Milan-Napoli there were 29 fouls, 16 (Milan) and 13 (Napoli) .<br><br>
The yellow cards were 9 : 6 Napoli and 3 Milan. 2 yellow cards in 4 minutes for Anguissa the Neapolitan player sent off with a red card (as a sum of 2 yellow cards).<br><br>
That means that, approximately every 5 fouls there was a yellow card for a Milanese player. (16/3)<br><br>
On the contrary approximately every 2 fouls there was a yellow card for a Neapolitan player (13/6).<br><br>
While a yellow card every 5 fouls is reasonable it seems excessive to give a yellow card every 2 fouls.<br><br>
And that does not take into account Milanese player Leao’s terrible attitude of kicking and destroying the corner flag which was not even sanctioned by the referee.<br><br>
<div class="separator" style="clear: both;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhO8oCZODEUdAoZj3Dhch_k-R-TR0vmz1UQ0U4pO0N4QJfpdULtcPVw8ZxHksJd_ZUquVatNq5uqC9dgMP6-lgkeHQxz3JiLsgAkZLJiVAfZDAnI55IV8UXWVvBEAQZ3YBdOVijhNfZVLp5DFW2lWxG8slhzxiJSTibjKsqabJq86IvA9ed-v_gHw/s1536/ros.jpeg" style="display: block; padding: 1em 0; text-align: center; clear: right; float: right;"><img alt="" border="0" width="320" data-original-height="1023" data-original-width="1536" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhO8oCZODEUdAoZj3Dhch_k-R-TR0vmz1UQ0U4pO0N4QJfpdULtcPVw8ZxHksJd_ZUquVatNq5uqC9dgMP6-lgkeHQxz3JiLsgAkZLJiVAfZDAnI55IV8UXWVvBEAQZ3YBdOVijhNfZVLp5DFW2lWxG8slhzxiJSTibjKsqabJq86IvA9ed-v_gHw/s320/ros.jpeg"/></a></div>
One side-referee? <br><br>
Why not just demote him when UEFA is treating him as a 1st category referee anyway?<br><br>
For such a behavior Kovacs should be closer to an exit from the UEFA list.<br><br>
Do you really think so? seems to ask me my retired referee friend who sits in from of me.<br><br>
You should understand the politics of UEFA referee organization.<br><br>
What are you talking about? you are asking my reader.<br><br>
Well let’s go back to mid March 2023.<br><br>
Less than a month ago (15-17.03.2023) there was the first UEFA Referee Symposium in Bucharest the Romanian capital. <br><br>
Rosetti was there together with Rocchi the chief Referee officer in Italy as participants in the Symposium.<br><br>
The lecturers at the symposium were members of the UEFA Referee Committee: Roberto Rosetti, Björn Kuipers, Vladimir Šajn, Carlos Velasco Carballo and Dagmar Damková.<br><br>
The main objective of the conference was “to present the latest information on the application and interpretation of the Laws of the Game, teaching methods and familiarization with the latest materials that can be used in the training of referees.”<br><br>
UEFA choice to appoint Kovacs, the Romanian referee, for Milan-Napoli game in Champions League is a clear sign that Romania is considered a country with high quality referees.<br><br>
Maybe Kovacs was among those referees put on the list way too quickly because suddenly a high number of referees stopped internationally.
In fact Rosetti himself declare during the Bucharest conference:<br><br>
“"We have a major problem with the declining number of referees across Europe. We are here together to discuss the strategy for the future in order to support the referees, those who start this activity".<br><br>
Rosetti gave a brief characterization of Romanian refereeing, which he says "benefits from high-quality education": “
I think the results are obvious, Romanian referees are doing well. At the last EURO, there were two Romanian referees on the field, and this is not a coincidence. <br><br>
It's just the result of hard work. Istvan (Kovacs) and Ovidiu ( Hațegan) deserved to be there and they were there! We want quality, and at the moment Romanian arbitration offers us this quality" .<br><br>
I believe it is optimistic to believe that there will be any UEFA criticisms against the Romanian referee especially after the close relationship between the Romanian federation and UEFA referee organization.<br><br>
UEFA credibility?<br><br>
I believe there should be more and more transparency on the appointments of referees and on their behavior on the field.<br><br>
Uefa should enhance its credibility with the appointment of fair referees if football wants to continue being a successful and popular sport.
max bonohttp://www.blogger.com/profile/02120185210680160675noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6743582849078362624.post-48534022515905983242023-04-03T05:15:00.000-07:002023-12-18T08:35:13.152-08:00Podologo, una categoria di medici molto importante ma poco conosciutaCammini ma ti fa male il piede maledettamente?<br><br>
Sei andato dall’ortopedico, dal fisioterapista ma nessuno ha risolto il tuo problema?
<br><br>
Sei disperato perche’ non sai che fare?
<br><br>
I tuoi familiari ti guardano con rabbia tutte le volte che ti lamenti del tuo piede?
<br><br>
Benvenuto nel mondo dei sofferenti dal piede dolente, un girone dantesco dove camminano, anzi zoppicano, milioni e milioni di persone disperate, che non sanno cosa fare, come fare e a chi rivolgersi.
<br><br>
Persone sballottolate da un medico ad un altro senza alcuna soluzione.
Perche’?
<br><br>
Perche’ c’e’ uno specialista che nella maggior parte dei casi puo’ veramente risolvere il problema ma e’ poco conosciuto: il podologo, medico specialista dei piedi.
<br><br>
Una professione poco conosciuta ma molto, molto utile.
<br><br>
<div class="separator" style="clear: both;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjOOLvDbIyCZWC8KSlnE9dVHiT8_foBQemstXWBSII74Df-42jfUG3LrlN-SnPUAdR4yV1INh5IJ9P1bXSj5S8VxOvwyXkwvUGOHtUCiUGqq-eAGb8jTQdk0rFNCVQX2dVPUkgiyyr_EIKVfMG2xhyhaPXeQ-fiQ4SdNA92Q8QGScAfSrpzrHD_tA/s1380/piede.png" style="display: block; padding: 1em 0; text-align: center; clear: right; float: right;"><img alt="" border="0" width="320" data-original-height="535" data-original-width="1380" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjOOLvDbIyCZWC8KSlnE9dVHiT8_foBQemstXWBSII74Df-42jfUG3LrlN-SnPUAdR4yV1INh5IJ9P1bXSj5S8VxOvwyXkwvUGOHtUCiUGqq-eAGb8jTQdk0rFNCVQX2dVPUkgiyyr_EIKVfMG2xhyhaPXeQ-fiQ4SdNA92Q8QGScAfSrpzrHD_tA/s320/piede.png"/></a></div>
So cosa pensate miei cari lettori: “Caro Max, tu parli ma in realta’ non sai veramente come si soffre con i piedi”.
<br><br>
E invece no parlo per esperienza diretta.
<br><br>
Trovandomi a Lucca per lavoro ero disperato.
Il piede mi faceva maledettamente male.
Mi sono rivolto alla Societa’ Italiana Podologia e Podoiatria che e’ una delle principali associazioni della categoria dei podologi in Italia per trovare uno specialista in zona. <br><br>
Perche’?
<br><br>
Perche’ quando si tratta di specializzazioni cosi’ precise e’ meglio rivolgersi a medici certificati da associazioni conosciute che danno una maggiore garanzia di qualita’ degli associati. <br><br>
La persona che mi hanno indicato ha un ufficio fuori Lucca, a Santa Maria del Giudice Via Nuova per Pisa 5865. <br><br>
Il dottor Cristiano Bertini. <br><br>
Confesso che non conoscevo la localita’ e sono andato spinto dalla sofferenza del piede che non funzionava. Avevo gia’ visto vari dottori, fisioterapisti e ortopedici.
<br><br>
Risultato zero. <br><br>
Cosi’ mi sono diretto li’ un po’ dubbioso. <br><br>
Ma devo ammettere che mai i miei dubbi mai sono stati cosi’ infondati.
Il dottor Bertini e’ un tipo giovane, atletico, scattante. Non sembra il classico dottore italiano. <br><br>
Ma le similitudini finiscono qui.
<br><br>
Quando entro nel suo ufficio e’ un concentrato di high tech.
<br><br>
C’e’ una piattaforma dove mi metto in piedi.
<br><br>
Improvvisamente sul computer di fronte al dottore vi e’ uno analisi dei piedi che proviene dalla piattaforma e che analizza in tempo reale i miei piedi. Una marea di dati escono dallo scanner e sono proiettati sul computer. <br><br>
Ma quello che mi colpisce e’ l’ immagine dei miei piedi. Ci sono colori che in maniera immediata mostrano le parti infiammate da quelle “normali”. <br><br>
Punti rossi identificano immediatamente la natura del problema, dove esso e’ ubicato e la loro intensita’. Tutto e’ spiegato con chiarezza inaudita. <br><br>
Nessun palpaggio del piede accompagnato dalla domanda: “Ti fa male qua o li’?”.
<br><br>
La risposta e’ high tech e la vedi da solo sul computer.
<br><br>
Poi viene la valutazione di Cristiano. <br><br>
Cristiano e’ competente e da un primo sguardo a come cammino capisce immediatamente la natura del problema. <br><br>
E la spiegazione e’ legata alla postura a come colloco il piede a terra, come lo muovo.
<br><br>
Ma quello che piu’ mi colpisce e’ la soluzione.
<br><br>
Dalla disperazione avevo usato vari tipi di scarpe e quasi nessuno mi aveva ridotto il problema. Poi alla fine le scarpe con i tacchi avevano ridotto il dolore e usavo sempre quelle.
<br><br>
Quando Cristiano mi ha consigliato di usare scarpe e zoccoli ortopedici con tacchi in questa fase (senza che gli avessi detto prima della mia esperienza con le scarpe con i tacchi) ho capito che era in gamba. <br><br>
E la cosa e’ stata confermata dalla fasciatura che ha fatto. <br><br>
Perche’? <br><br>
Semplice quando sono andato di nuovo sulla piattaforma lo scanner del mio piede ha eliminato una zona rossa e ha ridotto le altre infiammate. <br><br>
Effetto della fasciatura che ha immediatamente corretto parte del problema. <br><br>
Vedete l’immagine per credere.
<br><br>
Bisogna comprare scarpe e zoccoli ortopedici che non sono economici. <br><br>
Ma vi confessero’ una cosa: vedere la luce alla fine del tunnel della sofferenza fa’ bene.
<br><br>
Non solo ai piedi ma anche al mio umore che si stava trasformando in scontroso ma che e’ tornato quello di sempre.
<br><br>
Si’ ne e’ valsa la pena andare da Cristiano, un medico veramente, il podologo.
max bonohttp://www.blogger.com/profile/02120185210680160675noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6743582849078362624.post-85029910378563789942023-02-21T06:28:00.006-08:002023-02-21T07:51:33.004-08:00La caduta e la morteLa donna stava morendo. Era gia’ vecchia. Quasi 88 anni. Era caduta in avanti e si era fratturata 4 costole. Costole frontali. Non c’era rimedio. Doveva stare in posizione eretta per lo meno con la schiena. Anche quando dormiva. Sempre.<br><br>
Se non lo faceva rischiava la vita. Perche’?
<br><br>
Il medico era stato molto chiaro. Le costole rotte premono contro il polmone quando non si e’ in posizione eretta. Rischiano di bucarlo. Bisogna mettere cuscini dietro la schiena quando ci si siede. Ma soprattutto non bisogna sporgersi in avanti quando si mangia. E bisogna dormire seduti.
Altrimenti il polmone reagisce contraendosi e allargandosi.<br><br>
Il meccanismo e’ quello di un palloncino. Per spiegare la cosa immaginiamo di soffiare in un palloncino. Questo si gonfia. Ma se una volta gonfiato lo stringiamo alla base questo si gonfia presso l’alto.<br><br>
<div class="separator" style="clear: both;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhcK9OVPfsoJln-IL9nJsIV7D3Ni_4UVZr2VAQwpzXd95QNzVvVwGyG-sMIwNojZfz6ATAMuf1wjlzfpkPDT8qQJ-244tCXCwGb2Fc0LMy76WygxTfPhXpeR8cyN1LKrCa0Xg-GUN77qmcf8UqW3KJz63wFNb9l1HFm5DHMmIfKeXRIBKw6mC4y8A/s303/soffoca.jpeg" style="display: block; padding: 1em 0; text-align: center; clear: right; float: right;"><img alt="" border="0" width="320" data-original-height="160" data-original-width="303" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhcK9OVPfsoJln-IL9nJsIV7D3Ni_4UVZr2VAQwpzXd95QNzVvVwGyG-sMIwNojZfz6ATAMuf1wjlzfpkPDT8qQJ-244tCXCwGb2Fc0LMy76WygxTfPhXpeR8cyN1LKrCa0Xg-GUN77qmcf8UqW3KJz63wFNb9l1HFm5DHMmIfKeXRIBKw6mC4y8A/s320/soffoca.jpeg"/></a></div>
Il polmone fa lo stesso. Prima si gonfia verso la schiena. La donna da un giorno all’altro ebbe una gobba. Ma poi sotto la sollecitazione della costola rotta che lo comprime, il polmone si dilata verso l’alto nella gola.<br><br>
La donna cominciava a tossire. Ma non era tosse. Era soffocamento. Il polmone arrivava in tutta la gola e non c’era piu’ come respirare. E’ morte certa. questione di minuti e si soffoca.<br><br>
Il figlio era li’ con lei. Vedeva la madre morire. E non sapeva che fare. Non sapeva niente di polmoni ne’ di costole rotte. Sapeva solo che sua madre non riusciva a respirare. Vedeva che stava morendo.<br><br>
A questo punto ebbe un idea. “Mamma alzati, muoviti, fa qualcosa”. <br><br>
“Non ce la faccio” rispondeva la madre “non respiro piu’”.<br><br>
“Va verso la finestra” rispondeva il figlio “respira l’aria fredda di febbraio, vedrai che migliori”.<br><br>
E la povera donna, all’apertura della finestra fu invasa da una ventata di aria fredda.<br><br>
E qui accadde il miracolo, Respirava. Il polmone scendeva dalla gola al suo posto naturale. La costola non spingeva piu’ data la sua postura dritta dovuta al movimento.<br><br>
La donna ritornava a vivere.<br><br>
Ma era solo un illusione. Dopo una o due ore la situazione si ripeteva uguale.<br><br>
La donna stava morendo di nuovo. Ma seguendo i consiglii del figlio la donna si sottraeva all’abbraccio della morte.<br><br>
Ritornava alla vita.<br><br>
La cosa piu’ difficile era rieducare una donna ultraottantenne ad una nuova abitudine di postura.<br><br>
Il corpo torna di nuovo alle vecchie abitudini. Ma il figlio con pazienza osservava sempre la posizione del corpo e le diceva di rimettersi dritta.<br><br>
Cio’ nonostante la donna vide la morte per lo meno una decina di volte.<br><br>
Gli altri figli chiamavano di tanto in tanto. Uno era molto malato. Gli altri qualche lacrimuccia e riagganciavano. Niente di piu’. Facile cosi’.<br><br>
Ma il tempo faceva miracoli. Piano piano la donna riusciva a dominare la situazione. Si alzava da sola e rimaneva vicino la finestra. Capiva che l’unica cosa che la manteneva in vita era l’aria fredda.<br><br>
Ma ci furono momenti moto brutti. Specie i primi giorni, le prime notti.<br><br>
La prima notte penso’ di morire. I cuscini dietro la schiena non la ressero.<br><br>
Cadde distesa. I polmoni salirono fino in gola. Comincio’a soffocare.<br><br>
Non si sa come il cane dal piano di sotto percepì la difficoltà della padrona.<br><br> Comincio’ a fare un rumore di inferno.<br><br> Il figlio si sveglio’ ed ando’ dalla madre.<br><br> La trovo’ distesa sul letto quasi morta per soffocamento.<br><br> La alzo’ rapidamente. Non fu sufficiente. La porto’ alla aria gelida della finestra. E li si rianimo’.<br><br> Aveva visto la morte in faccia.<br><br>
Un altra volta successe sul divano.<br><br>
Il figlio era al piano di sopra. Scese per controllare. La donna era distesa sul divano. Piangeva. Non riusciva ad alzarsi e stava soffocando. Successe lo stesso della notte prima. Il figlio la prese e la porto’ alla finestra. E la donna ritorno’ a vivere.<br><br>
Cosa dire?<br><br>
Un esperienza terribile. Ma ora il grosso era passato. C’erano ancora momenti di difficolta’.
Ma la donna era salva.<br><br>
Ma la vita da’ sempre sorprese ……….max bonohttp://www.blogger.com/profile/02120185210680160675noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6743582849078362624.post-52429542969514097162022-09-22T11:54:00.001-07:002022-09-22T11:54:29.477-07:00I soldi non comprano il sapore della vita
Quante volte ti sei lamentato mio caro lettore che i soldi non sono abbastanza, che ti piacerebbe tanto vincere alla lotteria, che cosi’ avresti milioni con cui potresti soddisfare tutti i tuoi desideri?<br><br>
Eh si, tutti noi abbiamo pensato a quello almeno una volta nella vita.<br><br>
E bisogna ammettere che i soldi sono importanti. Bisogna averli perche’ altrimenti come si fa a mangiare, a pagare le bollette e le cose peri figli, a pagare l’affitto?<br><br>
Eh si i soldi sono importanti nella vita. Nessun dubbio a riguardo.<br><br>
Ma anche se sono sicuro che non molti concorderanno vi diro’ una verità che nessuno ammette.
Troppi soldi fanno male, molto male alla vita.<br><br>
Perche’?<br><br>
<div class="separator" style="clear: both;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjqMuziuqdeBcizktmHhamni-YSyl62YgB6mlXII_Oyqz71iCXa_c48ZdoNdgaLd0XaJGXtcHLDt9l_fHzRc05AGxWss9SNAxKNlcr7vhxn3zweQtJzjXwmq6_RfPspA4lE-vfm8GIut_sL7OqE9_VEXS18An3KlNa27-ecAbTjKBXIzz0MBiJO_Q/s225/taste.jpeg" style="display: block; padding: 1em 0; text-align: center; clear: right; float: right;"><img alt="" border="0" width="320" data-original-height="225" data-original-width="225" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjqMuziuqdeBcizktmHhamni-YSyl62YgB6mlXII_Oyqz71iCXa_c48ZdoNdgaLd0XaJGXtcHLDt9l_fHzRc05AGxWss9SNAxKNlcr7vhxn3zweQtJzjXwmq6_RfPspA4lE-vfm8GIut_sL7OqE9_VEXS18An3KlNa27-ecAbTjKBXIzz0MBiJO_Q/s320/taste.jpeg"/></a></div>
Ci arriviamo subito mio caro lettore.<br><br>
Ma facciamo un passo indietro. Immaginiamo che andiamo in un ristorante di quelli top, stellato, perfetto. Un cameriere tutto impettito ci porta al tavolo. Ordiniamo le pietanze. E’ tutto ottimo, perfetto. Tutto scelto alla perfezione, nei minimi dettagli.<br><br>
Ma.. Ma quali sono i 5 sensi: odore, olfatto, vista tatto e gusto.<br><br>
I piatti soddisfano a 4 dei 5 sensi ma non all’ultimo: gusto.<br><br>
Il gusto di un piatto preparato nel ristorante perfetto e’ buono, buonissimo ma manca qualcosa.<br><br>
Non sa di amore, di attenzione per chi lo mangia.<br><br>
Lo so cosa pensi caro lettore: non venire a parlarmi del sapere del piatto preparato dalla nonna, quello che aveva un sapore speciale, indimenticabile.<br><br>
E invece e’ proprio cosi’: quando nel passato le mamme, le nonne preparavano un piatto per i figli o i nipoti potevano preparare cose imperfette, cose che a volte non ci piacevano.<br><br>
Ma anche in questo casi non si poteva negare che c’era qualcosa di speciale in quel piatto. C’era un flusso misto di amore, attenzione, preoccupazione per noi che in maniera invisibile si transmetteva dalla persona che preparava il piatto a noi.<br><br>
Era qualcosa di piacevole, di buono, di indimenticabile che nessun piatto di chef stellato ci ha mai dato: era un piatto fatto con amore e nessuno poteva negarlo.<br><br>
Il gusto era diverso.<br><br>
Stesso dicasi quando uno e’ ricco e circondato da persone che sono con lui.<br><br>
Si ci saranno sempre persone che non sono interessate ai suoi soldi.<br><br>
Ma l’atteggiamento della persona con i soldi e’ sempre lo stesso: in fondo sempre pensa che le persone sono con lui per i suoi soldi. Lo pensa sempre.<br><br>
E questo lo lascia triste. E’ e sara’ sempre solo/a e non si fiderà’ mai di nessuno.<br><br>
E’ ricco/a ma vive una vita miserabile, triste, sempre sospettosa sempre solitaria.<br><br>
Non si fida dei propri fratelli, sorelle, parenti addirittura a volte dei figli.<br><br>
E cosi’ perde il gusto della vita, che scivola via lontano senza senso, vuota.<br><br>
Il gusto della vita. Ma cos’e’ veramente cio’?<br><br>
Beh nessuna definizione puo’ essere giusta.<br><br>
Ma penso che si tratti di qualcosa che ci fa dormire sonni tranquilli, rilassati.<br><br>
Si abbiamo preoccupazioni, bollette da pagare, problemi tutti i momenti. <br><br>
Ma non viviamo l’incubo di vivere, la diffidenza costante e il disprezzo per le persone che ci circondano che consideriamo solo come mercenari al nostro soldo.<br><br>
Si possiamo essere poveri di ricchezze materiali ma ricchi di spirito.<br><br>
Aveva ragione Gesu’: non si puo’ servire due padroni, Dio e il denaro.<br><br>
E se siamo con il denaro perdiamo l’unica cosa che vale la pena di vivere, il sapore di vivere.max bonohttp://www.blogger.com/profile/02120185210680160675noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6743582849078362624.post-52536270649137680612022-09-07T11:11:00.004-07:002023-09-04T07:40:31.753-07:00A secret of Lucca? Donna Marta's Tordelli Sunday, 4 September, Marlia Lucca <br><br>
The line is long. It is 11 in the morning of a slightly leaden September Sunday. <br><br>
What can push ten people in line outside a shop open on Sunday in Marlia in Lucca? <br><br>
The question buzzes in my head as I meet three lovely ladies sitting outside the shop talking about their work. <br><br>
I approach and introduce myself—Max Bono, a foreign journalist. I had been told that here was one of the secrets of the people of Lucca: the famous tordelli, a typical pasta of the Lucca area that I had heard a lot about. <br><br>
The problem in these cases is that you go to a restaurant, pay an exaggerated amount, and then the tortello can have little originality. That's why I went to this distant place, to see and learn about the true tradition of the tordello made by those who know about it. <br><br>
<div class="separator" style="clear: both;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhqhpSpSD8A4r4ZO4aKeLzjoPYoVCrk18bmY9o-aWfjBehPnIKHY2C1D_sfAnduIz_JOorn9lg-nuCajvt-hv2I6oyWIe1YtTyfp8Kp1qk4vmOqKeEGzZEZcAFVm2WLwHR6jOFXFDi0rKNxjMvYtoIV6L0iDS_G2OSIGAs7LkWmRCYZuCOLVcbGkQ/s1600/tordelli.jpeg" style="display: block; padding: 1em 0; text-align: center; clear: right; float: right;"><img alt="" border="0" height="320" data-original-height="1600" data-original-width="1200" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhqhpSpSD8A4r4ZO4aKeLzjoPYoVCrk18bmY9o-aWfjBehPnIKHY2C1D_sfAnduIz_JOorn9lg-nuCajvt-hv2I6oyWIe1YtTyfp8Kp1qk4vmOqKeEGzZEZcAFVm2WLwHR6jOFXFDi0rKNxjMvYtoIV6L0iDS_G2OSIGAs7LkWmRCYZuCOLVcbGkQ/s320/tordelli.jpeg"/></a></div>
The lady who answers tells me that she will show me the place where she makes the tordelli. <br><br>
Her name is Marta; she is a sunny, cheerful, kind person. We enter the back of the shop where a small family production of tordelli exists. <br><br>
Everything looks very fresh. And Marta says: “We opened yesterday, and today everyone came to buy our tordelli.” And at this point, I ask her to show us how she does them.
<br><br>
“Very simple, we make the pasta, put the meat or fish inside and fill the tordello. All done here strictly by hand, fresh,” says Marta, smiling. <br><br>
And I ask you for an example. She shows me the technique and says, "But we are quick to make them," and begins making them one after the other with impressive speed.
<br><br>
Then he shows me the back of the shop with the fridges where the fresh tordelli are waiting to be sold.
<br><br>
You are very dynamic, I say.
<br><br>
And Marta replies: “We are a family business, and we are all women”.
<br><br>
Finally a business run by women, I say.
<br><br>
But what is the secret of your tordelli compared to the one made by the others? I ask her.
<br><br>
Marta looks at me, smiles and says: "I don't know how others do it, I do it as my mother used to prepare it".
<br><br>
And perhaps this is the real secret of Marta's tordelli.
<br><br>
A family business rooted in traditions but managed with cheerfulness and simplicity which are the secret of good cooking.
<br><br>
Nowadays these things are forgotten but here at Marta's the food of the past returns.
<br><br>
And then you have to eat the tortelli with the sauce made by us, a sauce made with wisdom says Marta.
<br><br>
I know you are thinking my reader: “You made my mouth water talking about these tordelli. But are they outstanding?”
<br><br>
Well, as a food journalist, I'll tell you one thing: these tordelli with Marta's sauce are not good. They are not like the ones you find in supermarkets.
<br><br>
They are divine. Once you eat them, you never forget them.
<br><br>
They are a mixture of knowledge of the past joy of the present optimism of the future.
<br><br>
They put you at peace with yourself.
<br><br>
Thank you Donna Marta for revealing one of Lucca's secrets to me.
<br><br><br><br>
Un segreto di Lucca? I tordelli di donna Marta
<br><br>
Domenica 4 settembre, Marlia Lucca<br><br>
La fila e’ lunga. Sono le 11 del mattino di una domenica settembrina un po’ plumbea.<br><br>
Cosa puo’ spingere 10 persone in fila fuori di un negozio aperto la domenica a Maria in provincia di Lucca?<br><br>
La domanda mi ronza in testa mentre incontro tre simpatiche signore sedute a discorrere del proprio lavoro fuori il negozio.<br><br>
Mi avvicino e mi presento.Max Bono giornalista straniero. Mi avevano detto che qui si trovava uno dei segreti del popolo lucchese: i famosi tordelli, una pasta tipica della lucchesia di cui avevo sentito parlare molto.<br><br>
Il problema in questi casi e’ che vai in uno ristorante, paghi una cifra esagerata e poi di originale il tortello puo’ avere poco. Per questo mi sono spinto in questo posto lontano, per vedere e conoscere la vera tradizione del tordello fatto da chi se ne intende.<br><br>
<div class="separator" style="clear: both;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhqhpSpSD8A4r4ZO4aKeLzjoPYoVCrk18bmY9o-aWfjBehPnIKHY2C1D_sfAnduIz_JOorn9lg-nuCajvt-hv2I6oyWIe1YtTyfp8Kp1qk4vmOqKeEGzZEZcAFVm2WLwHR6jOFXFDi0rKNxjMvYtoIV6L0iDS_G2OSIGAs7LkWmRCYZuCOLVcbGkQ/s1600/tordelli.jpeg" style="display: block; padding: 1em 0; text-align: center; clear: right; float: right;"><img alt="" border="0" height="320" data-original-height="1600" data-original-width="1200" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhqhpSpSD8A4r4ZO4aKeLzjoPYoVCrk18bmY9o-aWfjBehPnIKHY2C1D_sfAnduIz_JOorn9lg-nuCajvt-hv2I6oyWIe1YtTyfp8Kp1qk4vmOqKeEGzZEZcAFVm2WLwHR6jOFXFDi0rKNxjMvYtoIV6L0iDS_G2OSIGAs7LkWmRCYZuCOLVcbGkQ/s320/tordelli.jpeg"/></a></div>
La signora che mi risponde mi dice che mi mostrera’ il luogo dove fa i tordelli.<br><br>
Si chiama Marta, e’ una persona solare, allegra, gentile. Entriamo nel retro del negozio dove c’e’ una piccola produzione familiare dei tordelli.<br><br>
Tutto sembra molto fresco. E Marta dice: “Abbiamo aperto ieri e oggi sono venuti tutti a comprare i nostri tordelli.” E a questo punto le chiedo di mostrarci come li fa. <br><br>
“Molto semplice facciamo la pasta, poi mettiamo la carne o il pesce dentro e riempiamo il tordello. Tutto fatto qui rigorosamente a mano, fresco.” dice Marta sorridendo.<br><br>
E io le chiedo un esempio. Lei mi mostra la tecnica e mi dice” Ma noi siamo svelte a farli” e comincia a farne uno dopo l’altro con una rapidita’ impressionante.<br><br>
Poi mi mostra il retro del negozio con i frigoriferi dove i tordelli freschi sono messi in attesa di essere venduti.<br><br>
Siete molto dinamica dico. <br><br>
E Marta risponde: “Siamo un impresa familiare e siamo tutte donne”.<br><br>
Finalmente un impresa gestita da donne, dico.<br><br>
Ma qual’e’ il segreto del vostro tordello rispetto a quello fatto dagli altri? le chiedo.<br><br>
Marta mi guarda, sorride e dice: “non so come lo fanno gli altri io lo faccio come lo preparava la mia mamma”.<br><br>
E forse e’ questo il vero segreto dei tordelli di Marta.<br><br>
Un impresa familiare radicata nelle tradizioni, ma gestita con allegria e semplicita’ che sono il segreto della buona cucina.<br><br>
Oggigiorno queste cose sono dimenticate ma qui da Marta il cibo del passato ritorna.<br><br>
E poi bisogna mangiare i tortelli con il sugo fatto da noi, un sugo fatto con sapienza dice Marta.<br><br>
So che stai pensando mio lettore: “Mi hai fatto venire l’acquolina in bocca parlando di questi tordelli. Ma sono veramente buoni?”<br><br>
Beh da food journalist quale sono ti diro una cosa: questi tordelli con il sugo di Marta non sono buoni. Non sono come quelli che trovo nei supermercati.<br><br>
Sono divini. Una volta mangiati non te li scordi piu’.<br><br>
Sono un misto di sapienza del passato allegria del presente ottimismo del futuro.<br><br>
Ti mettono in pace con te stesso.<br><br>
Grazie donna Marta di avermi svelato uno dei segreti di Lucca.max bonohttp://www.blogger.com/profile/02120185210680160675noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6743582849078362624.post-16102660990379260722022-04-27T06:54:00.001-07:002022-04-27T06:54:28.895-07:00Gatto sparito: che fare?E’ successo. L’hai sempre temuto.E ora e’ accaduto.<br>
La tua famiglia e’ in panico. I bimbi piangono. La moglie e’ nervosa. E anche tu non sai che fare.<br>
Cosa e’ successo?<br> Il gatto e’ scomparso. Non si trova. E’ sparito. Hai rovistato tutti gli angoli della casa. Sei andato in strada. Hai macinato kilometri gridando come un pazzo il suo nome.<br>
Ma non c’e’. E la prospettiva buia aleggia sulla casa. <br>
Non ci sara’ piu’. E’ perso. Per sempre. E’ finita.<br>
Corri a fare manifestini con la foto del gattino e il tuo numero di cellulare. Wanted. <br>
Ma niente, ancora niente.<br>
E sai perche’?
<br><br>
Perche’ stai sbagliando. Davvero, rispondi. Perche’?<br><br>
<div class="separator" style="clear: both;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjjDYxvJw6srFx11-f7T-IQiIQRD4IllTuIfc8iPrr3R5yYiDVm2en0px6o92v6v3rnsiSLWmLckfoblfhLlkzJPbtCzFfVNeQZlAGFFGWlKqB_1wxa_6kc1KJeVAsV4a-2nufXChOoCbu8c9fW_jtAkgk1vAwaTRDLpMPojWPrT-xs14GHGDRMnw/s2048/WhatsApp%20Image%202022-04-22%20at%2009.13.15.jpeg" style="display: block; padding: 1em 0; text-align: center; clear: right; float: right;"><img alt="" border="0" height="320" data-original-height="2048" data-original-width="1536" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjjDYxvJw6srFx11-f7T-IQiIQRD4IllTuIfc8iPrr3R5yYiDVm2en0px6o92v6v3rnsiSLWmLckfoblfhLlkzJPbtCzFfVNeQZlAGFFGWlKqB_1wxa_6kc1KJeVAsV4a-2nufXChOoCbu8c9fW_jtAkgk1vAwaTRDLpMPojWPrT-xs14GHGDRMnw/s320/WhatsApp%20Image%202022-04-22%20at%2009.13.15.jpeg"/></a></div>
Perche’ stai agendo con improvvisazione. Non hai esperienza di queste cose. Lascia fare ai professionisti. E non mi dire che sei cosi’ tirchio da non voler spendere qualche soldo per il tuo gattino.<br>
Fino ad oggi hai speso una follia per lui ed ora devi fare lo stesso per trovarlo.<br>
Ma a chi rivolgersi?<br><br>
E ora viene il bello. Si perche’ la cosa non e’ facile.<br><br>
Si tratta di una nuova professione, il cat seeker. Ma ce ne sono? E funzionano?<br><br>
Francamente la risposta non e’ semplice.<br><br>
I cat seekers sono rari. E quelli che poi veramente trovano i gatti ancora piu’ rari.<br>
Si’ perche’ i cat seekers sono qualcosa di piu’ di una persona che grida all’aria aperta il nome del gatto per trovarlo. Sono psicologi tanto del gatto quanto del padrone.<br><br>
Sono artisti, che cercano nei posti piu’ impensati e con sangue freddo trovano il gatto.<br><br>
Ma so cosa stai pensando caro lettore. <br>
Ho perso il mio gatto e tu stai perdendo tempo in chiacchiere. Ma tu lo conosci un bravo cat seeker?<br><br>
E la mia risposta e’ si’ caro lettore specie perche’ l’ho sperimentato personalmente quando ero come te in quello stato subcosciente misto di disperazione, panico e tristezza.<br><br>
Gianluca Baldon e’ il suo nome. Un tipo in gamba. Che sa quello che fa. Perche’?<br>
Per varie ragioni ma soprattutto perche’ quello che vede lui non lo vedi tu. Lui vede i dettagli, cerca il cavillo, controlla i posti. Con calma e freddezza. <br> E la sua voce calda e tranquillizzante ti fa uscire dal panico e intravedere la luce. Forse lo troverai il tuo gattino.<br>
E allora facciamo due chiacchiere con Gianluca.<br>
<br>
M: Come e’ maturata la tua esperienza nella ricerca dei gatti?<br><br>
G: Ho iniziato nel 1994 alla Protezione Animali dove la mia attività principale era il recupero di gatti e altri animali feriti, i n pericolo e in difficoltà oltre l'aiuto ai veterinari della clinica e altre.mansioni. <br><br>
M: Quali sono le cose principali da fare quando scompare un gatto? <br><br>
G: Quando non trovate più il gatto una delle prime cose da fare è di mantenere la calma ,provare a ripensare dove è quando avete visto il gatto l'ultima volta. <br><br>
Iniziate a capire dove potrebbe essere andato. <br><br>
Verificate se in prossimità del posto dove è scappato ci sono parcheggi di macchine. <br><br>
Qualora ci fossero è non conoscete i proprietari fare volantini con scritto , <br><br>
ATTENZIONE ABBIAMO SENTITO MIAGOLARE UN GATTO DAL VOSTRO MOTORE ,APRIRE IL COFANO PRIMA DI PARTIRE, <br><br>
i gatti la maggior parte delle volte non sj nascondono sotto le macchine ,ma all'interno dei motori, altrimenti rischiate che il gatto si sposta in altre zone. <br><br>
M: E’ vero che i primi 4 giorni sono decisivi per trovare il gatto? <br><br>
G: È vero. I primi 4 giorni sono importanti bisogna capire dove potrebbe essere andato a nascondersi o ipotizzare il tragitto. Ma è vero che i primi sono anche quelli dove il gatto diventa un fantasma può non rispondere al richiamo, può non mangiare. <br><br>
M: Cosa bisogna fare per evitare che il gatto scompaia? <br><br>
G: i gatti possono scomparire in tanti modi otre che cadere dal balcone o perché vanno in giro. Dall'uscita di casa,dal trasportino questi sono alcuni esempi. <br>
Per questo l'attenzione deve essere sempre massima. <br><br>
M: Quando il gatto non si trova viene il panico. Come reagire a cio’ ? <br><br>
G: Quando scappa un gatto è come se il mondo crollasse ,anche se difficile bisogna mantenere la calma perché altrimenti l'angoscia , panico l'ansia prenderanno il sopravvento perché vi trovate in una situazione mai provata, <br><br>
Come prima cosa dovete mettervi in contatto con un esperto e fidarvi che cercherà di infondere tranquillità e vi spiegherà come cercare il gatto. <br><br>
M: Quali sono i tuoi dati di contatto? <br><br>
G: I miei contatti sono i social (facebook) il passaparola, i veterinari <br><br>
M: Sei disposto a muoverti in altre città’ (fuori da Milano dove sei) per aiutare il padrone a trovare il gatto? <br><br>
G: SI faccio.anche trasferte dove mi chiamano
max bonohttp://www.blogger.com/profile/02120185210680160675noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6743582849078362624.post-8360810896769846902022-03-01T02:38:00.004-08:002022-03-01T07:59:31.622-08:00Ucraina, la grande trappola per l’orso russo
“Odio Putin, caro Max, lo considero un dittatore per quello che ha fatto in passato in Cecenia e contro Navalnly. Ma in questa guerra quello che e’ stato fregato e’ lui”<br><br>
Chi mi sta davanti e’ uno che ha gia’ visto la guerra mondiale, la seconda, tanto tempo fa. Forse e’ competente per poter parlare.<br><br>
“Le guerre fanno tutte schifo. Nessuno e’ innocente. Ma questa dell’Ucraina per me non e’ una guerra e’ un grande inganno.<br><br>
Nessuno te lo dira’ mai perche’ la TV dice solo quello che vogliamo sentire.<br><br>
Ma facciamo un passo indietro per capire come tutto e’ nato.<br><br>
<div class="separator" style="clear: both;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEgpt-_MJfskOOm6-qk6JZ_fwXL3L-bLenZfAPD10KuL5sxc6ss_FDl7fmrV5q1m0jr52_uqO0SHjmwyp3zvkzuZGYAMsf24T4cNBdMEDtqyz53TL-_V6nhWmhG9Cp0CgeiPuPiR2Fwqi7DJqAuKemOt9ZNFgQyvVDcWu6071KoNCbebnG9SrjPxBA=s1155" style="display: block; padding: 1em 0; text-align: center; clear: right; float: right;"><img alt="" border="0" height="320" data-original-height="1155" data-original-width="1098" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEgpt-_MJfskOOm6-qk6JZ_fwXL3L-bLenZfAPD10KuL5sxc6ss_FDl7fmrV5q1m0jr52_uqO0SHjmwyp3zvkzuZGYAMsf24T4cNBdMEDtqyz53TL-_V6nhWmhG9Cp0CgeiPuPiR2Fwqi7DJqAuKemOt9ZNFgQyvVDcWu6071KoNCbebnG9SrjPxBA=s320"/></a></div>
Sin dalla fine della seconda guerra mondiale e’ sempre valsa una regola ferrea tra Stati Uniti e Unione Sovietica: tu ti fai i fatti tuoi nella tua zona di influenza e io faccio lo stesso nella mia.<br><br>
Nessuno interferenza. Quando i russi tentarono di rompere questa regola mettendo le bombe a Cuba gli americani minacciarono di invadere Cuba e i russi ritirarono le armi. Punto.<br><br>
Fino a Putin. Quando Putin ha chiaramente influenzato con le sue manovre e soldi i risultati delle elezioni americane aiutando l’elezione di Trump la regola e’ stata infranta. E Trump ha vinto.
Non contento Putin ha tentato di aiutare Trump a vincere di nuovo le elezioni e questa volta per pochissimo non e’ riuscito di nuovo ad agevolare Trump.<br><br>
Questa volta Biden ha vinto le elezioni.<br><br>
Ricordo che la prima dichiarazione pubblica di Biden su Putin fu: “he is a killer, lui e’ un assassino”.<br><br>
Era chiaro che Biden non avrebbe piu’ accettato interferenze russe nelle elezioni americane.
Ma anche di piu’. Biden avrebbe cercato di fare fuori Putin.<br><br>
Come? La Russia e’ una superpotenza nucleare non si puo’ favorire un colpo di stato alla sudamericana. La cosa era molto piu’ complessa.<br><br>
Ma Biden era deciso a fare cio’. Anche perche’ Trump continuava e continua a sbeffeggiarlo ed ad usare la sua inefficienza per tentare di vincere le prossime elezioni.<br><br>
A questo punto ecco il piano geniale, redatto e pianificato da quando Biden e’ andato al potere.<br><br>
Creare una situazione di scontento diffuso, generalizzato, a tutti i livelli in Russia. Una situazione di instabilita’ finanziaria, economica, militare determinata da una situazione di pantano alla siriana, una guerra che non finisce mai.<br><br>
La Russia non e’ piu’ l’Unione Sovietica. La Russia e’ ben integrata nel mondo economico e finanziario. I miliardari russi amano venire nell’Occidente a spendere i soldi accumulati in Russia. Comprano ville, terreni, investono in societa’ internazionali, sono ricchissimi.
<br><br>
L’invasione dell’Ungheria o della Cecoslovacchia oggi non sarebbe piu’ possibile. All’epoca l’Unione sovietica viveva fuori dal mondo capitalista e occidentale. Oggi e’ il contrario.
Alcune delle maggiori e piu’ brillanti menti del mondo capitalista internazionale sono russe.
E poi c’e’ internet. La Russia e’ pienamente integrata. Il flusso di informazioni e’ costante.
<br><br>
So cosa pensi Max. E cosa significa tutto cio’?<br><br>
Significa che le sanzioni fanno male molto male alla Russia, che non e’ la Corea del Nord che se ne frega delle sanzioni.<br><br>
Fanno male ai ricconi russi, creano discontento in russia, panico agli sportelli.
<br><br>
E allora ecco il piano di Putin.
<br><br>
Facciamo un azione chirurgica. Prendiamoci il Donbass e la Crimea e la dichiarazione di neutralita’ perenne della Ucraina. Niente invasione, niente morti, niente stragi.
<br><br>
E’ crudele dirlo ma i quasi 300 morti ucraini sono niente rispetto a piu’ di 68.000 morti causati dall’invasione americana dell’Iraq.
<br><br>
Eppure gli Stati Uniti non sono stati toccati minimamente dalle sanzioni anzi la comunita’ internazionale ha appoggiato gli americani come liberatori.
Nessuna accoglienza dei profughi iracheni. Niente di niente.
<br><br>
I russi invece per molto meno hanno avuto le maggiori sanzioni della storia mondiale dopo la seconda guerra mondiale.
<br><br>
Il loro sistema finanziario e’ sotto assedio, in ginocchio.
<br><br>
E c’e’ di piu’.
<br><br>
Secondo la CNN (agenzia americana) i russi hanno un potere di fuoco di 60 km di carri armati e uomini pari a quello usati dagli americani nello sbarco in Normandia.
Se anche 30 -40 km fossero carri armati cio’ equivarrebbe ad oltre 8000 carri armati. Nello sbarco in Normandia degli americani furono usati 8712 mezzi corazzati quindi un numero equivalente a quello dei russi in Ucraina.
<br><br>
Con questi mezzi i russi potrebbero tranquillamente arrivare a Lisbona in poco tempo.
Eppure non ‘riescono” nemmeno ad entrare in citta’ ucraine.
<br><br>
Perche’?
<br><br>
Perche’ non vogliono.
<br><br>
Non sono andati li’ per quello. Ma solo per forzare gli ucraini ad accettare il patto di neutralita’ di non entrare nella Nato.
<br><br>
E qui c’e’ l’inganno per l’orso russo.
<br><br>
Perche’ gli americani hanno tutti i giorni per una mese annunciato l’invasione dell’Ucraina e poi, dopo che e’ cominciata non hanno detto piu’ niente?
<br><br>
E perche’ i polacchi che hanno bloccato alle loro frontiere poche migliaia di profughi siriani hanno invece spalancato le loro porte ai profughi ucraini?<br><br>
Perche’ i governi europei hanno lasciato morire nel mar Mediterraneo migliaia di uomini, donne e bambini che provenivano dalle guerre e ora sono disposti ad accogliere centinaia di migliaia di profughi provenienti dalla guerra ucraina?
<br><br>
I bambini siriani valgono meno di quelli ucraini?
<br><br>
Certo che no.<br><br>
La verita’ e’ che la trappola e’ scattata bene.
<br><br>
Quando Putin ha invaso il Donbass e cominciato ad assediare l’Ucraina gli europei sono diventati improvvisamente solidali con l’Ucraina mentre fino a qualche settimana prima non se ne sono mai fregati.
<br><br>
Perche’ hanno fatto sanzioni durissime e accolto i profughi?<br><br>
Perche’ volevano far scontare a Putin l’inflazione causata dalla sua stretta sul gas russo. Volevano far scontare alla Russia lo strangolamento dell’economia europea.
<br><br>
E perche’ con le economie europee in ginocchio gli europei hanno pianificato il piu’ grande riarmo della storia.<br><br>
Con la “scusa” della minaccia russa i tedeschi hanno approvato un piano di riarmo di 100 miliardi di euro nei prossimi anni.<br><br>
I polacchi compreranno carri armati per un valore di 6 miliardi di dollari dagli USA. E lo stesso faranno gli italiani e altri governi europei.<br><br>
La pandemia ha messo a terra le economie europee. E come gli europei pianificano di sollevarle. Producendo armi, la cosa piu’ semplice.<br><br>
Al tempo stesso gli USA vuole far scontare a Putin la sua interferenza nelle elezioni americane.
<br><br>
E tutti vogliono far fuori Putin.
<br><br>
Hanno cominciato a dire che i russi dovrebbero far fuori Putin.
<br><br>
La trappola e’ scattata. L’orso russo e’ in trappola.
<br><br>
Che succedera’?<br><br>
Leggete la prossima puntata in questo blog.max bonohttp://www.blogger.com/profile/02120185210680160675noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6743582849078362624.post-46706843216946374072021-12-30T08:16:00.001-08:002021-12-30T08:16:49.658-08:00Lasciate ogni speranza voi che non vi vaccinate
Eh si caro lettore. Il titolo riassume la discussione che ho avuto con Carlo. Questo prima.<br>
Prima di morire. Perche’ ormai e’ defunto. Un altro morto di Covid. Un’altro degli oltre 130.000 morti di questa strage silenziosa che si chiama covid in questo paese.<br><br>
Ma e’ comunque interessante ascoltare la voce di quest’uomo che ci insegna tante cose. Da notare che ogni tre parole tossisce in maniera pesante, da ultimo stadio.<br><br>
“Caro max. Mi chiamo Carlo, sono toscano, cinquantenne, no-vax, che ha avuto un incidente di lavoro prima del Covid. Che e’ stato licenziato dopo dall’impresa perche’ troppo vecchio. Che e’ considerato non riciclabile.<br><br>
Noi cinquantenni siamo considerati inutili, troppo cari, che non sappiamo imparare la tecnologia, che siamo troppo ribelli, i primi da licenziare in questi tempi di Covid.<br><br>
<div class="separator" style="clear: both;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEjE2thbS731HSqygjj4YWHbHvw6jZ9BEdBbqKjzWpvkpHVA-NCKJwtBPOAwcUtP8bnySbkqsBOyxVfIabIJarNq8GBaB28xfHQxiQJfqbIYQK9s8Wz0LIvJrYjB9gQDKgqXG8NxLvfrR8gXmmEhgm7aylb216ApeFv8pi1gi6prrQ_1nRYmk03qPg=s266" style="display: block; padding: 1em 0; text-align: center; clear: right; float: right;"><img alt="" border="0" width="320" data-original-height="189" data-original-width="266" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEjE2thbS731HSqygjj4YWHbHvw6jZ9BEdBbqKjzWpvkpHVA-NCKJwtBPOAwcUtP8bnySbkqsBOyxVfIabIJarNq8GBaB28xfHQxiQJfqbIYQK9s8Wz0LIvJrYjB9gQDKgqXG8NxLvfrR8gXmmEhgm7aylb216ApeFv8pi1gi6prrQ_1nRYmk03qPg=s320"/></a></div>
Ma torniamo a lui, al virus che in passato dicevo non esiste. Si ero tra i primi a gridare contro il virus, ad andare senza mascherina a sfidare i giornalisti come te.<br><br>
Non supporto imposizioni, Sono cosi’ e basta. Ma sono anche un uomo. Ho gli stessi diritti di tutti gli altri.<br><br>
E qui veniamo al punto centrale.<br><br>
I govern ci hanno abbandonati. Si perche’ vedi le misure adottate in questi giorni. Cosa significano?<br><br>
Quando si hanno 100.000 contaminati al giorno e siamo tutti in zona bianca. In altri paesi addititura 200.000 al giorno senza restrizioni.<br><br>
L’anno passato per molti meno contaminati eravamo tutti in zona rossa e non ci potevamo muovere.<br><br>
Che cos’e’ successo per cambiare tanto le cose?<br><br>
Te lo dico io ex-no vax convinto.<br><br>
I governi hanno deciso. Meglio salvare le imprese che le persone.<br><br>
Se lasci circolare le persone vaccinate o no e’ perche’ ormai ti sei rassegnato a non fermare piu’ la diffusione del virus. E lo sai perche’?<br><br> Semplice perche’ con il vaccino chi rischia sul serio di morire e’ chi non se lo fa.
<br><br>
Anche i vaccinati prendono il virus come i non vaccinati. Solo che non rischiano di morire. Ma lo prendono e lo passano a tutti.<br><br>
Chi muore sono solo i non vaccinati.<br><br>
Ci hanno condannato a morte. Tanto siamo noi che abbiamo deciso di non vaccinarci.<br><br>
Il vaccino te lo danno gratis. Ma se non lo prendi sono fatti tuoi.<br><br>
Siamo 5-6 milioni equivalenti al terzo partito in Italia. E ci hanno condannato a morte.<br><br>
Non ci protegge nessuno.<br><br>
Io tra poco moriro’. E’ vero e’ stata una mia scelta non vaccinarmi.<br><br>
Ma e’ giusto condannarmi a morte?<br><br>
E giro a te questa domanda caro lettore.<br><br>
Per Carlo la condanna e’ stata eseguita. Ma gli altri 5- 6 milioni di italiani che per qualsiasi altra ragione non siano vaccinati li vogliamo lasciar morire tutti?max bonohttp://www.blogger.com/profile/02120185210680160675noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6743582849078362624.post-87364360466043234312021-01-08T10:49:00.004-08:002021-01-08T10:53:41.263-08:00Covid, la malattia che risveglia i mali del passato
“E’ o covid meu irmão, aqui a gente esta’ morrendo” mi scrive il mio amico da Rio de Janeiro.<br><br>
Proprio vero, questa malattia mortale sta’ sterminando decine di migliaia di persone in tutto il mondo.<br><br>
Ma oggi mio caro lettore voglio raccontarti una storia di un amico che ha visto il covid varie volte e me lo vuole spiegare in parole semplici.<br><br>
Marco, che mi siede davanti e’ un italo-argentino tornato in Italia dopo lungo tempo. E lui parla cosi’<br><br>
“Caro Max io il Covid l’ha visto varie volte. <br><br>
<div class="separator" style="clear: both;"><a href="https://1.bp.blogspot.com/-3N-z8ymiKcg/X_iqKN-p5kI/AAAAAAAAH4k/2E0Ve13lnwoKtWI1LMzA747kx1D72z_XACLcBGAsYHQ/s1024/brasilecovid.jpg" style="display: block; padding: 1em 0; text-align: center; clear: right; float: right;"><img alt="" border="0" width="320" data-original-height="682" data-original-width="1024" src="https://1.bp.blogspot.com/-3N-z8ymiKcg/X_iqKN-p5kI/AAAAAAAAH4k/2E0Ve13lnwoKtWI1LMzA747kx1D72z_XACLcBGAsYHQ/s320/brasilecovid.jpg"/></a></div>
Prima l’ho visto con mio figlio, che l’ha preso al football giovanile. La sua carica virale era molto forte. Un giorno mi ha detto: Papa’ oggi non voglio andare a scuola mi sento male. <br><br>
In realta’ era Covid. Mal di gola febbre alta, I sintomi normali del covid dirai tu.<br><br>
Io ho dormito vicino a lui la notte per sorvegliarlo.<br><br>
Probabilmente l’ho preso anch’io. E cosi’ mia moglie e mia figlia anche. La nostra era diventata una casa Covid. Ma solo mio figlio aveva i sintomi tipici del covid. <br><br>
Si’ perche’ quello che oggi nessuno dice e’ che il covid e’ complesso.<br><br>
I sintomi tipici del covid sono solo un aspetto dello stesso.<br><br>
Poi ci sono gli altri sintomi non del covid ma causati da esso.<br><br>
Improvvisamente io ho cominciato a sentire un dolore all’orecchio molto forte. Un dolore che non sentivo da anni.<br><br>
E poi piano piano molti piccoli acciacchi avuti nel corso della mia vita sono risorti come fantasmi.
Ma il problema e’ stata la loro intensita’.<br><br>
E’ come se tutti i fantasmi del passato si fossero risvegliati tutti insieme. E i mali fossero aumentati tutti insieme. E guarda che io non ho mai avuto i sintomi del covid. <br><br>
Mali agli occhi alla gamba e chi piu’ ne ha piu’ ne mette.<br><br>
Mali del passato che si risvegliavano tutti insieme.<br><br>
E non solo a me. Mia moglie anche. Mal di gola. Mia figlia col mal di pancia. Tutti mali del passato.<br><br>
Nel frattempo mio figlio migliorava dai mali del covid. Ma la sua salute era sempre fragile.
Era irritabile. Come noi tutti.<br><br>
Mio figlio e’ risultato positivo due volte e solo dopo 21 giorni e’ stato liberato perche’ secondo la legge italiana il virus non era piu’ trasmissibile. In realta’ secondo la scienza gia’ dopo 14 giorni il visris non e’ piu’ trasmissibile.<br><br>
Dopo di cio’ noi familiari siamo stati altri 14 giorni in quarantena. I sintomi del virus erano passati da tempo ma la legge in Italia e’ questa.<br><br>
Quando ho finito i miei 35 giorni di quarantena ho chiamato i miei ultra ottantenni.<br><br>
Non uscivano mai. Avevano solo una cameriera che li visitava. E giustamente questa ha portato loro il virus. <br><br>
Mio padre stava molto male. Era positivo. Mia madre no ma era molto debole.<br><br>
E qui c’e’ l’inganno. Il tampone non rileva il virus nei primi 4- 5 giorni di incubazione.<br><br>
Avendo fatto il tampone subito mia madre aveva secondo me il virus ma non risultava dall’ analisi del tampone.
<br><br>
Il loro medico mi disse che c’era bisogno di ossigeno ma che le bombole non si trovavano. Era assolutamente necessario che si trovasse una bombola d’ossigeno subito.<br><br>
A quel punto sono andato in farmacia. Erano le 6 di sera. Ho comprato una bombola d’ossigeno di 20 kili. Ho comprato il biglietto del treno e il giorno successivo, la mattina presto sono partito con la bombola nella valigia.<br><br>
C’erano controlli della polizia da tutte le parti nei treni.<br><br>
Era zona rossa.
Grazie a Dio avevo messo la bombola nella valigia grande e coperto la parte della stessa che fuoriusciva con una busta dell’Esselunga. Ho passato 3 controlli di polizia nessuno se ne e’ accorto.<br><br>
Sono arrivato nel pomeriggio a casa dei miei.<br><br>
Mio padre parlava appena. Era debolissimo. Mia madre stava un poco meglio.<br><br>
Ho comprato loro da mangiare. Quando hai il covid nessuno viene da te nemmeno se lo paghi.<br><br>
Sei un appestato. Ero l’unico che era andato da loro. Tranne quelli che venivano vestiti da marziani per controllare se i miei avevano il virus.<br><br>
Dopo un viaggio molto stancante ho portato la bombola di ossigeno. Ma non sapevo usarla. Mi sono messo la mascherina tutto il tempo e il gubbino con il cappuccio.<br><br>
Una cosa essenziale e’ tutelare prima di tutto te stesso. <br><br>
Se tu diventi malato e’ la fine.<br><br>
Devi comportarti come un militare. L’avevo appreso quando avevo curato mio figlio in casa. <br><br>
Un’altra cosa era bere te’ al primo sintomo di mal di gola. Non aspettare mai che la cosa peggiori. E infine usare una stufa appena mi sentivo debole con mal di gola o altro. Il virus non sopporta il calore forte. <br><br>
Ma rimaneva il problema della bombola di ossigeno. <br><br>
Verso mezzanotte prima di andare a dormire per curiosita’ ho visto un video su Youtube su come si usa la bombola di ossigeno. Ho perso mezz’ora a capire tutti i passaggi. <br><br>
E’ stata una cosa fantastica. <br><br>
Perche’? mi dirai tu. <br><br>
Ora ti spiego. Alle 6 del mattino mia madre arriva da me gridando che mio padre non respira. Il giorno prima avevo sommariamente chiesto al medico di mio padre circa la saturazione ovvero la quantita; di ossigeno nel sangue minima. Il valore di allarme e’ 92. A questo punto bisogna usare subito la bombola di ossigeno per lo meno a valore 2. <br><br>
Come si sanno queste cose? C’e’ un apparecchio che si mette nel dito e misura la saturazione. <br><br>
Mia madre entra nella stanza gridando che mio padre aveva 82 di saturazione. Valore questo che se mantenuto significa morte. <br><br>
Bisogna intervenire subito e mettere la bombola di ossigeno. <br><br>
Ma come si fa? <br><br> Grazie a Dio avevo imparato la notte prima. <br><br>
Si’ perche’ quando nell’altra stanza tuo padre sta quasi morendo e tu non sai come si fa anche una cosa molto semplice si trasforma in una cosa difficilissima. <br><br>
E io subito a montare la bombola tirare dall’imballaggio i tubicini, metterli nel naso, accendere la bombola e metterla sul 2. Ma mio padre non sentiva niente. Allora aumentare a 2, 50 e poi 3.
Ora stava rinvenendo. Dopo un ora e mezzo mio padre aveva 95 di saturazione. <br><br>
Tiriamo i tubicini dal naso. Sono le 8.30 di mattina. Dopo mezz’ora la saturazione e’ di nuovo a 88.
Rimetti la bombola. <br><br>
Chiamiamo il dottore. Questi dice di portarlo subito in ospedale perche’ c’e’ rischio di vita perche’ e’ cardiopatico e gli sbalzi di saturazione sono molto pericolosi. <br><br>
Chiamiamo il 118. Questi arrivano alle 11.30. Una giornata piovosa. So che era molto pericoloso. Do’ il mio rosario portafortuna a mio padre. <br><br>
Mio padre sta stranamente meglio. Cammina. <br><br>
L’infermiere vestito da astronauta dice che la saturazione e’ buona. Secondo il protocollo non e’ necessario portare mio padre all’ospedale. <br><br>
Deve rimanere a casa nonostante le proteste del medico di famiglia. <br><br>
Chi comanda e’ l’ASL.
<br><br>
Sono le due sono esausto. Mangio qualcosa mentre mio padre sta un po’ meglio. <br><br>
Il giorno successivo compro una montagna di medicine per i miei. <br><br>
Mio padre farfuglia qualcosa. Il problema e’ mia madre. E’ sempre piu’ debole. La giornata finisce e vado a dormire. <br><br>
Alle 6 del mattino mio padre mi chiama forte. <br><br>
Mia madre e’ caduta a terra quando mio padre era nel bagno. <br><br>
E’ sbattuta contro il tavolino battendo forte i denti e poi a terra. E’ li’ da quasi 20 minuti. <br><br>
La prendo e la alzo. Si rinviene. E’ molto debole. Dopo scopriremo che anche lei e’ divenuta positiva al covid. <br><br>
Bisogna costringerla a mangiare. Subito. Il virus sta vincendo la sua resistenza. <br><br>
In due parole i miei vecchi erano come in una barca in tempesta. Io ero l’unico ch manovrava la barca. <br><br> Ma anche io sentivo qualcosa. Mi sentivo stranamente debole. avevo l’immunita’ pensavo. E infatti l’avevo. Ma i mali del passato tornavano di nuovo. E mi sentivo molto stanco. <br><br>
Ma non c’era tempo da perdere. <br><br>
Comprai le provviste e costringevo mia madre a mangiare. E mio padre anche. E a muoversi. Visto che le gambe si stavano ingrossando. Dormendo seduto. <br><br>
E’ per questo che i vecchi muoiono negli ospedali pensavo. Si perche’ quando li lasci abbandonati su un lettino e’ garanzia di morte. Devono mangiare, bere, muoversi, respirare. <br><br>
Invece i familiari nel panico o paura del virus li portano la’ anche quando non c’ e’ bisogno. <br><br>
E i vecchi muoiono. <br><br>
Ma io continuavo, sempre con mascherina e distanza di sicurezza ad aiutarli. <br><br>
Una volta sono andato nella strada. MI sembrava Covid City. <br><br>
Volevo comprare da mangiare ma la tosse furiosa della persona al di la’ del bancone mi ha fatto uscire subito dal negozio. <br><br>
Vado a prendere una pizza. Eh si, dice il cassiere al telefono. Il ragazzo non viene piu’ perche’ ha il covid. Mi giro e un vecchio tossisce dietro di me. <br><br>
E a quel punto penso: Di che mi preoccupo io che ho avuto mio figlio con un covid forte e i miei genitori con un super covid? <br><br>
Torno a casa, anzi a Covid House. Nessuno viene da noi tranne i marziano della ASL. <br><br>
Il Covid e’ nell’aria. Bisogna aprire le finestre, l’ aria e’ pesante. Mangio sempre da solo nella mia stanza. Per lo meno quando mangio posso rilassarmi dall’assedio del Covid. <br><br>
Dopo 9 giorni me ne vado. Mia madre si e’ ripresa. E’ negativa al covid ora. Mio padre cammina da solo e ha 95 di saturazione senza uso della bombola di ossigeno. <br><br>
Sono passati quasi 21 giorni dal primo tampone. Stara’ bene presto. <br><br>
Mio fratello, anche lui positivo al covid e ora finalmente negativo, viene a darmi il cambio. <br><br>
Ma non e’ finita. <br><br>
Perche’? <br><br> Perche’ il covid rimane per qualche settimana ancora nel mio corpo. <br><br>
I mali del passato tornano. mal d’orecchi, alle alla gamba, agli occhi. <br><br>
Ora e’ quasi tutto finito grazie a Dio. <br><br>
I miei hanno ancora i mali del passato. Ma quelli rimangono per parecchio tempo dopo che diventi negativo al covid. <br><br>
La storia e’ questa. Il Covid e’ cosi. <br><br>
Che dire? Come si dice in Brasile”Quando pensi di aver visto tutto nella vita sembra che non hai visto ancora niente. <br><br>
Che fare? Aver fede, disciplina e perseveranza. <br><br>
Alla fine ce la facciamo. Non e’ facile passare per circa quasi 2 mesi di Covid pesante. <br><br>
Ma se non lo facciamo noi per i nostri cari chi lo fa?” <br><br>
max bonohttp://www.blogger.com/profile/02120185210680160675noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6743582849078362624.post-78844806237167780222020-10-10T07:35:00.003-07:002020-10-10T07:38:39.040-07:00Cittadini indigenti nel dimenticatoio
Chi vale di piu’?<br><br>
Italiani che vivono in condizione di miseria, in favelas, con un salario minimo di 380 reais (poco piu’ di 160 euros), o persone che stanno riempendo moduli per esserlo e ingrandiscono lê file dei nostri consolati all’estero? Infine chi conta di piu’: gli italiani che lo sono o che vogliono diventarlo?<br><br>
Senza voler fare uma classifica delle ingiustizie e disperazioni degli italiani all’estero, e’ pero’ vero che, in tempi di ristrettezze finanziarie per gli italiani all’estero e di taccagneria nello stanziare fondi per essi, bisogna inevitabilmente fare uma scala di priorita’ nella spesa dei pochissimi fondi che il governo sembra voler stanziare, in um ottica a dir poco di compassione piu’ che di rispetto dei propri doveri costituzionali.<br><br>
E’ veramente buffo che um governo di centro-sinistra, che tradizionalmente dovrebbe difendere i diritti dei meno abbienti, lascia nel dimenticatoio cittadini italiani a tutti gli effetti non stanziando nemmeno il mínimo di 123 euro a loro beneficio.<br><br>
<div class="separator" style="clear: both;"><a href="https://1.bp.blogspot.com/-9BtD68vmGZI/X4HGvNccqlI/AAAAAAAAH0U/LIoEvT__mzc8fMCuLW_OPeMWLAnynLgbwCLcBGAsYHQ/s281/indigenti.jpeg" style="display: block; padding: 1em 0; text-align: center; "><img alt="" border="0" width="320" data-original-height="179" data-original-width="281" src="https://1.bp.blogspot.com/-9BtD68vmGZI/X4HGvNccqlI/AAAAAAAAH0U/LIoEvT__mzc8fMCuLW_OPeMWLAnynLgbwCLcBGAsYHQ/s320/indigenti.jpeg"/></a></div>
E cosa fanno illustri politici nostrani in Sudamerica (specialmente in Brasile)? Invece di ricordare i loro doveri ai rappresentanti (del loro stesso partito al governo) si imbarcano nella giustissima lotta per il riconoscimento dei diritti di cittadinanza a coloro che per legge dovrebbero avere questo diritto. Chiedono maggiori fondi, chiedono di creare uma vera e própria task-force, si raccolgono firme. Tutte iniziative lodevoli e legittime.<br><br>
Tuttavia vi sono alcuni punti che dovrebbero essere chiariti e che non lo sono.<br><br>
1) In primo luogo, ritornando allá scala di priorita’, in cima ad essa ci sono gli italiani a tutti gli effetti, in condizione di indigenza, che non hanno cure mediche e che non sono protetti da nessuno al momento. Si tratta di persone molto spesso anziane, che non hanno fatto fortuna che sono rimasti com la stessa valigia di cartone com cui sono venuti. Questi per diritto e dovere costituzionale dovrebbero essere protetti in primo luogo. Dove sono lê petizioni, lê iniziative clamorose, lê proteste per questi italiani?<br><br>
2) E’ vero che gli appartenenti allê due categorie (indigenti e richiedenti la cittadinanza) individuate potrebbero identificarsi ma cio’ e’ improbabile. Perche’? Perche’ lê procedure per la cittadinanza molto tempo sono complesse e farraginose. Richiedono indagini per rintracciare documenti che provano lê proprie origini, richiedono tempo per stare nelle lunghissime file dei consolati, richiedono soldi per raccogliere la documentazione.<br><br>
Tutte cose che um italiano che vive in condizione di indigenza, a são Paolo come a Salvador de Bahia, a Lima come a Buenos Aires non há ne’ il tempo ne’ la condizione finanzairia per fare.<br><br>
Pertanto la battaglia a favore della seconda categoria, con tutto il rispetto per gli appartenenti ad essa, sembra di importanza leggermente minore rispetto a quella per italiani che non hanno soldi per sopravvivere o comprare lê medicine (quando si tratta di anziani).<br><br>
3) C’e’ uma strisciante ipocrisia nella posizione dei difensori della seconda categoria, dal momento che appartengono allo stesso gruppo político di coloro che governano l’Italia. Questo gruppo político esprime deputati e senatori che occupano posizioni chiave per affrontare i problemi di cui si discute.<br><br>
E’ vero che lê dichiarazioni ufficiali di tali illustri parlamentari sono di farsi portavoce degli interessi di coloro che richiedono la cittadinanza.<br><br>
Ma onestamente e’ strano che questi rappresentanti non rispondono ad alcune modestíssime domande che chiunque potrebbe fare:<br><br>
Com’e’possibile che dopo piu’ di um anno e mezzo al potere questi rappresentanti non sono riusciti a far approvare dal governo che esprimono (e che al Senato appoggiano in maniera decisiva) uma misura per semplificare lê procedure ed abbreviare i tempi di attesa delle file della cittadinanza? Se non ci sono riusciti dopo um anno e mezzo perche’ dovrebbero riuscirci con piu’ tempo?<br><br>
Cosi’ mentre coloro che richiedono la cittadinanza invecchiano nelle kafkiane file dei nostri consolati, mentre i loro rappresentanti locali scrivono petizioni e carte bollate per richiedere um mínimo di attenzione dalla madrepatria mentre illustri parlamentari, specialmente della maggioranza si sprecano nelle promesse che stanno facendo tutto il possibile per risolvere l’annoso problema delle file ai consolati, alcuni italiani al 100%, nelle loro umide case dentro alcune favelas sudamericane, nel caldo infernale che a volte si raggiunge (specie con l’effetto serra) non hanno lê medicine per curarsi, sono costretti a fare kilometri a piedi per non spendere i soldi per l” autobus, hanno salari da fame.<br><br>
E non c’e’ nessuno al Parlamento che si batte per i loro diritti, al di la’ delle solite dichiarazioni di principio senza alcun effetto pratico.<br> <br>
Scritto nell'ottobre 2007 ma sempre valiso oggigiornomax bonohttp://www.blogger.com/profile/02120185210680160675noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6743582849078362624.post-57479815343994038452020-03-28T02:59:00.006-07:002020-10-10T07:27:52.302-07:00Coronavirus, l’umanita' vince la morteIl vecchio e’ solo nella fredda serata romana. <br><br>
Il vento cattivo fischia e gli sferza le guance. <br><br>
Alla sua veneranda eta’ quasi 84 anni, il vecchio mostra molto coraggio. E’ facile ammalarsi in questo tempo cattivo, piovoso, che colpisce il corpo con ondate gelide. E ammalarsi nel mezzo di una pandemia globale puo’ anche significare morire per uno della sua eta’. <br><br>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://2.bp.blogspot.com/-g6A-Y0aGQn4/Xn8gCtEtTZI/AAAAAAAAHPc/TWF-j0KGiVUQ_AFWAOEqjM8KqydNhbMTACLcBGAsYHQ/s1600/voci%2Bdentro.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" src="https://2.bp.blogspot.com/-g6A-Y0aGQn4/Xn8gCtEtTZI/AAAAAAAAHPc/TWF-j0KGiVUQ_AFWAOEqjM8KqydNhbMTACLcBGAsYHQ/s320/voci%2Bdentro.jpg" width="320" height="126" data-original-width="535" data-original-height="211" /></a></div>
Ma il vecchio non ha paura. E stringendo il crocefisso prega. Chiede al suo Dio il perdono dell’umanita’ contro quel virus senza pieta’ che sta colpendo tutto il mondo. <br><br>
Ma resiste. Perche’? <br><br>
Una voce di dentro gli dice di restare e lui resta. <br><br> <br><br>
L’uomo e’ li dalle 7.30 dal mattino. <br><br>
Il vento gelido si arriva sul volto come una frustata. <br><br>
Si e’ alzato alle 6.45 del mattino, si e’ preparato ed e’ andato. Al supermercato la fila quando arriva e’ gia molto lunga. 50 - 60 persone aspettano che il supermercato apra. Tutte in religiosa attesa. Qualcuno tossisce. Subito gli altri si allontanano, mostrando una tensione strisciante che pervade tutti. <br><br>
L’uomo riflette in piedi in attesa di entrare. Dopo anni vissuti all'estero e' tornato in Italia. <br><br>
Un ululato di vento lo sveglia dal sonno che ritorna. Pensa a loro. Moglie e figli che lo aspettano a casa. Se non torna loro non mangiano. E’ gia sfinito a quell’ora. Ma resiste. Perche’? <br><br>
Una voce di dentro gli dice di restare e lui resta. <br><br> <br><br>
Il bambino ride felice. <br><br>
Avra’ solo 4 o 5 anni. E’ stato tutto il giorno chiuso in casa in questo come in altri giorni. Ma la madre ha deciso di fargli fare due passi, rigidamente nello spazio di 200 metri da casa secondo le regole governative. Una
Finalmente il marmocchio puo’ muoversi. E nel tardo pomeriggio che gia’ diventa fresco il bimbo corre felice sul marciapiedi. Inconsapevole di quello che sta succedendo nel mondo dei grandi il marmocchio corre. Saluta cogli occhi il piccione che vola sopra di lui. <br><br>
Ma perche’ lo fa? <br><br>
Una voce di dentro gli dice di restare e lui resta. <br><br> <br><br>
Dall’alto la figura gelida li osserva. <br><br>
Il suo viso non tradisce alcuna emozione. Non e’ umano. <br><br>
Il viso dell’umanoide che guarda il vecchio, l’uomo e il bambino non e’ arrabbiato. <br><br>
Il grande virus che vuole sterminare l’umanita’ non sente niente. <br><br>
E’ li’ programmato nella sua missione di morte e la sta realizzando metodicamente, senza alcun sentimento di vittoria, di rivalsa. <br><br>
E’ li e fa quel che deve fare. Non si importa se colpisce vecchi donne o bambini. <br><br>
Non pensa perche’ non sa pensare.
Ma forse quella gelida immagine di morte per un solo attimo si chiede perche’ quegli stupidi umani lo sfidano sapendo che perderanno. Invece di rimanere a casa sono li’ fuori rischiando di accelerare l’inevitabile fine. <br><br>
Lui non ha voci di dentro. Percio’ non e’ capace di udire la voce di dentro degli umani. <br><br>
La voce che dice loro; L’umanita’ vince la morte.
max bonohttp://www.blogger.com/profile/02120185210680160675noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6743582849078362624.post-72428681239147641352020-03-27T11:44:00.001-07:002020-03-27T11:44:44.261-07:00Coronavirus la nuova peste nera"Era in quel giorno morta di peste, tra gli altri, un'intera famiglia. <br><br>
Nell'ora del maggior concorso, in mezzo alle carrozze, i cadaveri di quella famiglia furono, d'ordine della Sanità, condotti al cimitero suddetto, sur un carro, ignudi, affinché la folla potesse vedere in essi il marchio manifesto della pestilenza. <br><br>
Un grido di ribrezzo, di terrore, s'alzava per tutto dove passava il carro; <br><br>
un lungo mormorìo regnava dove era passato; un altro mormorìo lo precorreva. La peste fu più creduta: ma del resto andava acquistandosi fede da sé, ogni giorno di più; e quella riunione medesima non dové servir poco a propagarla…” capitolo XXXI Promessi Sposi. <br><br>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://2.bp.blogspot.com/-52FVmITm8_E/Xn5Jj43wRPI/AAAAAAAAHPQ/MTYK9qQH2S4rLDA98z5cUslFFhSqNx7TACLcBGAsYHQ/s1600/papa.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" src="https://2.bp.blogspot.com/-52FVmITm8_E/Xn5Jj43wRPI/AAAAAAAAHPQ/MTYK9qQH2S4rLDA98z5cUslFFhSqNx7TACLcBGAsYHQ/s320/papa.jpg" width="320" height="180" data-original-width="980" data-original-height="550" /></a></div>
Roma 27 marzo 2020. In una piazza vuota di una giornata fredda e piovosa un uomo solo prega e dice guardando in alto il cielo fosco e cupo. Le parole del Vangelo risuonano nell’atmosfera spettrale: <br><br>
“ Ci fu una grande tempesta di vento e le onde si rovesciavano nella barca, tanto che ormai era
piena. Egli se ne stava a poppa, sul cuscino, e dormiva. Allora lo svegliarono e gli dissero:
«Maestro, non t’importa che siamo perduti?». <br><br>
Si destò, minacciò il vento e disse al mare: «Taci, calmati!». <br><br>
Il vento cessò e ci fu grande bonaccia. Poi disse loro: «Perché avete paura? Non avete ancora
fede?». Vangelo di Marco. <br><br>
Nessuna delle due immagine descritte sopra forse mostra in tutta la sua drammaticita’ la situazione in cui noi italiani e uomini e donne stiamo vivendo. <br><br>
La grande distruzione di vite umane continua impietosa. <br><br>
Solo oggi l’Italia ha registrato quasi mille morti e ci si avvicina pericolosamente al totale di 10.000 morti sin dall’inizio di questa pandemia per l’Italia. <br><br>
Il conto a livello mondiale e’ molto maggiore: quasi 25.000 morti e la crescita della pandemia e’ da tutte le parti esponenziale. <br><br>
La dichiarazioni folli di alcuni politici circa la modesta pericolosita’ del virus si scontrano con la brutale realta’. <br><br>
Siamo di fronte a un ecatombe gigantesca che capisce tutti dovunque. <br><br>
Si tratta di un virus “democratico”. Tutti ricchi e poveri, forti e deboli dappertutto sono colpiti. <br><br>
Non c’e’ antidoto e i soldi, il potere, la forza non servono a niente. <br><br>
Prova ne sia che alcuni politici ai vertici mondiali gia’ sono infettati e sono a rischio di vita. <br><br>
La crescita del numero dei morti in Italia mostra una triste verita’: il solo dato affidabile e’ il numero di morti. <br><br>
Il numero dei contagiati riflette il numero dei tamponi fatti. Se le previsioni che per un contagiato “certificato” ce ne sono 5 -10 non certificati, significa che in Italia ci sono per lo meno mezzo milione di persone infette. <br><br>
Solo non aver fatto il tampone ai potenziali infetti nasconde questa realta’. <br><br>
Del resto l’assurdo ratio di quasi 11% tra il numero dei morti e quello degli infetti indica che in realta’ gli infetti sono molti ma molti di piu’. <br><br>
Probabilmente ogni 4 - 5 persone che incontriamo in strada c’e’ una persona infetta. <br><br>
Se leggiamo il capitolo dei Promessi Sposi vediamo che a distanza di centinaia di anni la reazione dell’uomo non e’ cambiata. <br><br>
La sua arroganza specie dopo la rivoluzione tecnologica ha fatto si’ che si sentisse invulnerabile.
E ora siamo qui a contare il numero dei morti di questa nuova peste per l’umanita’. <br><br>
Forse solo le parole del vecchio vestito di bianco nella serata gelata di Roma ci possono dare un poco di conforto. <br><br>
E le parole del Vangelo che ci dicono di aver fede perche’ solo con essa possiamo sconfiggere il coronavirus la nuova peste nera.max bonohttp://www.blogger.com/profile/02120185210680160675noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6743582849078362624.post-67196511786581504432020-03-21T01:24:00.002-07:002020-03-21T01:24:55.192-07:00La festa del paese dei balocchi del Covid 19Italia, primi di marzo 2020. “Venghino signori vanghino alla grande festa del paese di balocchi” grida lo strillone al popolino in festa.<br><br>
“Avvicinatevi, cos’ , avvicinatevi e venite a divertirvi alla grande festa.<br><br>
Le scuole sono chiuse. Tutti insieme venite. Bambini, ragazzi, donne, uomini,anziani, tutti insieme, venite a divertirvi. Le giornate sono belle, piene di sole. Divertimento assicurato. Lasciate da parte la malinconia e venite. <br><br>
Esatto venite a gruppi nelle piazza, nei bar. In massa correte verso le spiagge. O alla settimana bianca sulla neve. Sull’ Abetone o in altri posti di villeggiatura. Ecco cosi’ ammassatevi, <br><br>schiacciatevi, sudati, respirate sul collo gli uni degli altri.<br><br>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://3.bp.blogspot.com/-aJaW2ukPoCU/XnXPS1nNe3I/AAAAAAAAHKE/G60-yCzK18MSbCk3gXaphhiNz3VTsYyLgCLcBGAsYHQ/s1600/baloc.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" src="https://3.bp.blogspot.com/-aJaW2ukPoCU/XnXPS1nNe3I/AAAAAAAAHKE/G60-yCzK18MSbCk3gXaphhiNz3VTsYyLgCLcBGAsYHQ/s320/baloc.jpg" width="320" height="232" data-original-width="999" data-original-height="724" /></a></div>
La festa sta iniziando e nessuno deve mancare.<br><br>
E voi politici, economisti, opinionisti, giornalisti, si, continuate a minimizzare a dire che il virus e’ poco piu’ di un influenza. Si, bene, dite che si deve chiudere solo Codogno e pochi comuni. La Lombardia e’ il cuore economico dell’Italia. I potenti vi chiamano al telefono e vi avvertono che mai e poi mai si puo’ chiudere la Lombardia. <br><br>
Bravi governatori, ministri, politicanti dell’ultim’ora. L’interesse economico nazionale vene prima di tutto. Cosi’ bisogna tutelare l’immagine del nostro paese. Bisogna evitare ricadute sul turismo, sull’industria, sull’occupazione.<br><br>
Tutta propaganda straniera, sicuramente cinese, quella che dice che il virus potrebbe causare morti. e poco piu’ che un influenza ve l’ho detto.<br><br>
E voi li’ indietro venite, venite. Si dico a voi che correte tutte le mattine o portate a spasso il cane. Fate bene a continuare. Correte, fermatevi a parlare con i vostri amici. Cosi’ continuate con le vostre sane abitudini. Ecco si raggruppatevi, correte in giro. Se mettono le transenne li’ evitartele, passate per sotto e continuate a correre.<br><br>
Il cane prima di tutto a voi vecchietti. Non ascoltate la propaganda che dice che siete a rischio. Voi siete forti come roccie.<br><br>
E voi li’, studenti fuori sede, lavoratori, gente del sud che continuate a fare al Nord? Prendete i treni e fuggite alle case dei vostri parenti. Andate a divertirvi nelle vostre terre. <br><br>
Perche’ continuare a stare in Lombardia quando potete stare al Sud?<br><br>
E voi di Milano che avete le seconde case in Liguria o in Toscana o in altre parti d’Italia perche’ restate a Milano? Viaggiate, divertitevi, andate a spasso.<br><br>
Siete tutti invitati alla grande festa de paese dei balocchi.<br><br>
E quello che parla li’ nell’angolo? Quel brutto grillo parlante, quel tal giornalista, Max Bono che vi invita a stare in casa? Che va ai supermercati con la mascherina e che sta sempre tappato in casa mentre tutti si divertono? Che vi incita a non muovervi?<br><br>
Lasciatelo da parte. Lui non sa divertirsi. Vi parla di guerre quando qui e’ solo festa. Ignoratelo.
E divertitevi. Che la festa abbia inizio.”<br><br>
E cosi’ dicendo il banditore si frega le mani, felice che il suo messaggio ha un grande effetto. Quasi tutti stanno arrivando al suo invito da tutte le parti.<br><br>
Ma sotto il cappuccio che cosa si vede?<br><br>
Il sorriso a 32 denti del teschio della morte, la grande falciatrice. Quando tra due- tre settimane la festa finira’ , lei raccogliera’ i sui frutti.<br><br>
Centinaia e centinaia di cadaveri dalla Lombardia e da tutta Italia che saranno cosi’ tanti da non poter nemmeno essere seppelliti ma saranno bruciati nei forni crematori.<br><br>
Eh si una grande festa come questa non la faceva da piu’ di un secolo. L’ultima volta era stata quella della spagnola che causo’ milioni di morti.<br><br>
Max spera che cio’ non accada ovviamente.<br><br>
Ma lei, la grande falciatrice l’aveva detto all’inizio.:<br><br>
“Venite alla grande festa del paese dei balocchi” Che peccato che aveva dimenticato di chiudere la frase.<br><br>
“si la grande festa del paese dei balocchi del covid 19.”
max bonohttp://www.blogger.com/profile/02120185210680160675noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6743582849078362624.post-56202739043810263282020-03-19T06:26:00.000-07:002020-03-19T06:26:32.094-07:00Coronavirus la peste dei vecchiItalia 19 marzo 2020: una bella mattinata di sole. L’anziano, una persona con poco piu’ di 65 anni, cammina felice per la passeggiata quotidiana con il suo cane. Lo fa tutti i giorni, sorridente, da anni.<br><br>
Mentre cammina gli passa a fianco il suo amico che fa jogging. Anch’ egli avanti negli anni. Il vecchio poi si ferma a parlare con il suo compagno che incontra sempre all’angolo della strada.
Tutti placidamente senza mascherina. Tutti sorridenti.<br><br>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://2.bp.blogspot.com/-RBez08Y9sK0/XnNy_4SkvvI/AAAAAAAAHJo/PrZQggpWe18MAzXnLUyPghfxxVoboiRAwCLcBGAsYHQ/s1600/vecchi.jpeg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" src="https://2.bp.blogspot.com/-RBez08Y9sK0/XnNy_4SkvvI/AAAAAAAAHJo/PrZQggpWe18MAzXnLUyPghfxxVoboiRAwCLcBGAsYHQ/s320/vecchi.jpeg" width="320" height="316" data-original-width="226" data-original-height="223" /></a></div>
Ma chi e’ quella immagine che sorride anch’essa nel cielo? Andiamo piu’ vicino. L’immagine tetra del teschio della grande falciatrice, la morte. Anch’essa felice perche’ ha trovato nuovi clienti anche oggi.<br><br>
Ma cosa succede in questa Italia dove il diario bollettino di guerra del coronavirus ci ha dato il record mondiale di morti giornalieri? Cosa sta succedendo in questo paese una volta patria di navigatori e scienziati e ora di morti che sono cosi’ tanti da essere trasportati in camion militari in forni crematori per evitare il contagio?<br><br>
Benvenuti nel paese una volta piu’ longevo del mondo insieme al Giappone. <br><br>
Il paese dell’ecatombe delle persone anziane. Ma anche di quelle piu’ giovani. <br><br> Ma gli anziani italia sono particolarmente colpiti a differenza dei giovani. Ma anche a differenza dei vecchi giapponesi.<br><br>
E allora la domanda e’: perche’ in Italia i vecchi muoiono e in Giappone no, visto che ambo i paesi hanno il record mondiale di longevita’?<br><br>
La risposta ha a che fare con la mentalita’ dei due paesi.<br><br>
In oriente quando una persona diventa anziana accetta la sua eta’ e si comporta di conseguenza. Agisce a favore delle generazioni piu’ giovani. Aiuta coloro che sono di eta’ inferiore.<br><br>
In Italia no. <br><br>
I vecchi in Italia si comportano come dei giovani un po’ avanti con gli anni.<br><br>
Un giorno mi trovavo a camminare quando un gruppo di centauri passavano con le loro moto ultimo modello. Tutti con casco. Quando il gruppo si fermo’ ondeggiando la ragazzo che guidava una splendida molto si tolse il casco. I suoi capelli biondo platino uscirono dal casco. Ma il viso rinsecchito da prugna secca mostro’ l’eta’ avanzata della donna. E alla stessa maniera tutti gli altri centauri mentre si davano il “cinque” mostrarono quello che erano: un gruppo di vecchi a bordo di Harley Davidson e molto simili.<br><br>
E’ vero ed e’ giusto fare cio’ che si vuole. Ma e’ altrettanto vero che l’eta’ e’ una cosa implacabile e volersi illudere di aver fermato il tempo solo perche’ si hanno i soldi e’ una cosa ridicola.<br><br>
Molto meglio accettare la propria eta’ e vivere di conseguenza. <br><br>
Passare il proprio sapere per i giovani. Non entrare in competizione con loro. Non resistere al potere politico ed economico in eterno. Abbiamo avuto il presidente più; vecchio del mondo. Abbiamo un leader di partito ultraottantenne che ancora influenza pesantemente la vita politica. E gli esempi si sprecano nel mondo politico ed economico a tutti i livelli.<br><br>
E questo e’ solo il riflesso del popolo italiano un popolo che non ha ricambio. <br><br>
La Rai trasmette programmi per vecchi ad esempio.<br><br>
Ma i vecchi italiani pensano di essere invincibili. Continuano a comportarsi come se il virus non li puo’ toccare. E la grande falciatrice sorride da lassu’.<br><br>
Al contrario dei vecchi giapponesi ed asiatici che sono molto disciplinati.<br><br>
E se poi a questo aggiungiamo il comportamento assurdo dei piu’ giovani che anche loro fanno jogging e vanno a spasso sorridendo prima di andare a visitare i propri vecchi nelle loro case si campiscono le parole del medico cinese appena sbarcato dall’aereo a Milano per aiutare il Comune di Milano nella sua ardua lotta contro il virus:<br><br>
“Cosa fare? Ci sono troppe persone nelle strade, nelle auto. Troppi negozi aperti”.<br><br>
E aggiungo io: :Ma non avete capito che siete in guerra e che se continuate cosi’ potete morire con il coronavirus, la peste dei vecchi?”max bonohttp://www.blogger.com/profile/02120185210680160675noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6743582849078362624.post-64880411675160994502020-03-16T07:37:00.001-07:002020-03-16T07:43:51.139-07:00Pandemia la terza guerra mondiale“Caro Max ora tutti dicono che si tratta di una guerra. Ma quando tu scrivesti l’articolo solo 8 giorni fa sotto casa tua ci fu una festa di inaugurazione del bar della strada. Era pienissimo tanto che non si poteva camminare. L’epidemia era gia’ esplosa ma la gente se ne fregava. Ora sono nel panico”.<br><br>
Chi mi siede davanti (ad oltre un metro di sicurezza) e’ un italiano molto anziano (oltre ottantenne) di quelli a piu’ alto rischio del covid 19. Di quelli che se prendono il virus sono a serio rischio di vita.<br><br>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://4.bp.blogspot.com/-aRzSBwNlCSw/Xm-PagkHalI/AAAAAAAAHIU/XZLZQueRCbgMS753sMnzT1jBhMkQut4kACLcBGAsYHQ/s1600/pandemia.jpeg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" src="https://4.bp.blogspot.com/-aRzSBwNlCSw/Xm-PagkHalI/AAAAAAAAHIU/XZLZQueRCbgMS753sMnzT1jBhMkQut4kACLcBGAsYHQ/s320/pandemia.jpeg" width="320" height="160" data-original-width="318" data-original-height="159" /></a></div>
E lui mi racconta la sua storia di italiano che ha navigato tanto nel mare della vita. Sentiamolo.<br><br>
“Quando ero piccolo mio padre mi raccontava della spagnola la piu’ grande pandemia della storia. Una epidemia globale che uccise tra 50 e 100 milioni di persone. Fu talmente grande che raggiunse tutti i continenti, tutte le varie parti del mondo nel periodo 1918- 20. <br><br>
Duro’ due anni. Fu devastante. Ebbe un primo picco, poi calo’ e la gente si rilasso’. E fu allora che ci fu il secondo picco. Molto piu’ forte e devastante del primo. In quel periodo la gente all’inizio dette poca importanza al rischio del contagio. E questo favori’ la pandemia.<br><br>
Morivano persone come mosche. Una cosa terribile.<br><br>
Ora vedi il comportamento della gente, dei governi in questo momento.<br><br>
Esattamente lo stesso. All’inizio tutti i governi hanno minimizzato. Poi hanno cominciato a prenderla seriamente. Poi hanno cominciato a prendere misure sempre piu’ severe. <br><br>
Ma la gente no. <br><br>
La gente vedeva questo fenomeno come una cosa della tv e basta.<br><br>
Continuava ad uscire e divertirsi.<br><br>
Persino ora in queste belle giornate di sole la gente esce e cammina. Porta a spasso il cane. Fa jogging. Una cosa surreale. <br><br>
Il virus e’ come il simbolo della morte, invisibile che falcia la gente che incontra. Prima li contamina poi li uccide. I primi a cadere sono i vecchi. Ma e’ inutile illudersi. Se non lo si controlla si espandera’ sempre di piu’. <br><br>
Avevi ragione tu. E’ proprio una guerra. La terza guerra mondiale. Una guerra in cui nessuno vince ma tutti perdiamo. Perdiamo la vita.<br><br>
Cosa dovremmo fare? <br><br>
Ovvio prima di tutto stare in casa e non uscire.<br><br>
Andare in ospedale solo se necessario visto che la gente che lavora li’ e’ sommersa di persone malate che non possono essere assistite.
<br><br>
Mio padre mi diceva che durante la “spagnola” le persone malate venivano lasciate morire. Orribile a dirsi. Ma cosa si poteva fare quando la gente stava malissimo e continuavano ad arrivarne altri ed altri senza sosta? Che si poteva fare?
<br><br>
Temo che lo stesso accadra’ questa volta. <br><br>
Dobbiamo essere forti. ed avere fede. Perche’ senza quella siamo finiti.<br><br>
Cosa succedera’? Molti, moltissimi ce la faranno. Ma molti moriranno.<br><br>
Mio padre si salvo’. e mi disse che cose cosi’ accadono una volta ogni cent’anni.
Cerchiamo di guardarci dentro e di migliorare. Cosi’ da imparare da questa esperienza terribile.<br><br>
E sai perche’?<br><br>
Con la tecnologia recente ci siamo sentiti invincibili.<br><br>
Ma la fragilita’ umana oggi come cent’anni fa e’ uguale.<br><br>
Non illudiamoci che con la nostra arroganza ce la facciamo sempre e comunque. Perche’ questo virus ci mostra esattamente il contrario.
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Affrontiamo questa terribile esperienza con fede e umanita’. Perché cosi diventeremo persone migliori.”<br><br>
E cosi’ vi passo il messaggio del nostro amico ultraottantenne con la speranza che faremo cio’ che dice.max bonohttp://www.blogger.com/profile/02120185210680160675noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6743582849078362624.post-48583000683969491812020-03-08T04:15:00.000-07:002020-03-08T04:15:22.971-07:00Italiani siamo in guerra lo capite o no?
Italia 7 marzo 2020. Un tranquillo sabato di marzo. Clima quasi gradevole. Bambini che corrono per le strade. Vecchietti che discorrono amabilmente nelle strade. E poi la notte i bar pieni, la movida funziona pienamente. Tutti felici sorridenti,<br><br>
Sembra un giornata di festa nazionale. Le scuole sono chiuse e la gente approfitta della bella giornata per vedersi, incontrarsi, raggrupparsi stare insieme.
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Ma cos’e’ quella immagine che nel cielo sopra di noi sorride con uno sguardo tetro? Avviciniamoci. ,<br><br>
Si e’ proprio lei. La grande falciatrice, la morte, che sorride con il suo sguardo tetro pensando a quel popolo “burro”” (stupido in portoghese) che le facilita il compito.
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Perche’ il virus vola di bocca in bocca e si allarga di piu’ sempre di piu’.
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<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://2.bp.blogspot.com/-9cdoMIjLdnQ/XmTTueTlKUI/AAAAAAAAHHc/6LtMd0zEOscJAicXFcg2nFcAtCfJB7WRgCLcBGAsYHQ/s1600/falciatrice.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" src="https://2.bp.blogspot.com/-9cdoMIjLdnQ/XmTTueTlKUI/AAAAAAAAHHc/6LtMd0zEOscJAicXFcg2nFcAtCfJB7WRgCLcBGAsYHQ/s320/falciatrice.jpg" width="320" height="162" data-original-width="593" data-original-height="300" /></a></div>
Milano stazione centrale sera di sabato 7 marzo. Il decreto del governo ampiamente anticipato dai giornali ha provocato la Grande Fuga. Tutti quelli che possono scappano dalla Lombardia. Non vogliono finire in “prigione” nelle nuove zone rosse.
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Peccato che quando torneranno ai loro paesi d’origine la gente che li incontrera’ lo sapra’. E fuggiranno da loro proprio come loro stanno fuggendo dalla Lombardia. E’ un gioco crudele questo. Cosa? Fuggi dal virus e le persone fuggono da te e cosi’ continua all’infinito. Ma cosa sta succedendo?
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Benvenuti nella nuova pandemia globale. Quella del 2020, curiosamente quasi un secolo dopo quella piu’ grande della storia, la spagnola del 1920 che uccise tra 50 e 100 milioni di persone.
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Proprio come quella all’inizio e’ stata fortemente sottovalutata dalla Cina e poi da tutti gli altri governi dei paesi dove sta dilagando. E poi dalle comunita’ non toccate da essi.
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La domanda e’ questa: se la spagnola si espanse in tutto il mondo incluso l’Oceania e i piu’ remoti angoli della terra nel 1920, quando la mobilita’ delle persone era milioni di volte minore rispetto a quella attuale, come si espandera’ la pandemia attuale del coronavirus?
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Veramente pensiamo di poterla evitare fuggendo e ignorando la situazione?
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Purtroppo la grande falciatrice non la pensa cosi’.
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La realta’ e’ che siamo in guerra. e che non ce ne rendiamo conto. Perche’? Sentite questo:
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La coppia che cammina dietro di me parla amabilmente. Lui dice: “ora che le scuole sono chiuse ho molto tempo a disposizione quindi andro’ di qua, di la’ di su di giu’ a fare questo e quello. Bisogna approfittare della situazione per muoversi, divertirsi.
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Permettetemi una pausa.
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Quando ero piccolo ho visto qualche vecchio film in bianco e nero sulla peste nera, quella che uccise 20 milioni di persone nel Medioevo.
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Ricordo l’immagine di una persona del popolino che nel suo borgo medioevale saluta la famiglia per andare a prendere qualcosa da comprare per mangiare. Torna subito, dice il padre al figlio.
E lui promette che lo fara’. Si copre il volto e corre per strada senza voltarsi mai, senza incontrare nessuno. Fugge per prendere cio’ di cui ha bisogno. E poi torna subito a casa. Pochi minuti vissuti come una sfida alla grande falciatrice.
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Le immagini descritte all’inizio dell’articolo e del ragazzo con tanto tempo libero sono esattamente l’opposto.,<br><br>
Hanno chiuso le scuole ma la gente si vede in gruppi. Ragazzi, giovani, vecchi tutti insieme a discorrere amabilmente. E’ festa, divertiamoci.
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Ma come nella favola di Pinocchio, dopo essere andati tutti noi nel paese dei balocchi saremo trasformati in ciucci e venduti al mercato per non aver voluto ascoltare la voce della farina che ci diceva di stare in casa e di muoverci solo in caso di assoluta necessita’.
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La mia domanda e’ percio’ questa: Italiani siamo in guerra lo capite o no?max bonohttp://www.blogger.com/profile/02120185210680160675noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6743582849078362624.post-70365466513643531382020-01-08T12:27:00.001-08:002023-09-04T08:03:51.460-07:00Sustainability and traceability at Pitti Uomo: two words the fashion business ignoresDid you know that the water used to produce the amount of cotton needed for a t-shirt and a pair of jeans is about 10,000 liters, the equivalent of 10 years of drinking water for one person?
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Did you know that the fashion industry is the second most polluting industry in the world, just after the energy industry?
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Welcome to the world of the future, my reader. A world where a great country like Australia is burning alive. Where a billion animals and many forests are burned alive, too.
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A world where there is no future for anybody.
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<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://3.bp.blogspot.com/-h1H2TJFoNYQ/XhY7CgEtexI/AAAAAAAAGxA/QZGeVEinzBQdZiYdXgEkGW2NBNxXROcrgCLcBGAsYHQ/s1600/pitti%2Buomo.jpeg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" src="https://3.bp.blogspot.com/-h1H2TJFoNYQ/XhY7CgEtexI/AAAAAAAAGxA/QZGeVEinzBQdZiYdXgEkGW2NBNxXROcrgCLcBGAsYHQ/s320/pitti%2Buomo.jpeg" width="320" height="179" data-original-width="300" data-original-height="168" /></a></div>
But if we go to the Pitti Uomo event in Florence, none of the above concepts are felt or discussed in detail.
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I am a modest journalist with no signs of the abovementioned worries. At all.
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Pitti Uomo is described as the United Nations of the Fashion industry. UN fashion does not even know what is happening in the environment. Why?
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Max Bono goes around the stands asking about just two basic concepts: The traceability of raw materials and the sustainability of the products—no general words about the circular economy or sustainability of small projects.
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No, Max wants to know how much of each raw material is used and where it comes from for the fashion products exposed.
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Simple questions.
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But nobody knows that at the stands.
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People keep showing general labels to show provenience. Things of the past. It's worth nothing nowadays. <br><br>
What raw material is used, and where is it on the blockchain? asks Max.
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Block what? The persons at the stands ask. <br><br>
People going around stand and like to take pictures in fashionable clothes.
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But they do not care that the world is burning out there.
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They seem to be on the Titanic.
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They dance and do not care that the boat is diving and burning.
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They are only in love with themselves and with their physical images.
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But the Z generation, their customers, wants answers. These are not general words. About lovely (and empty) projects about sustainability.
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They want to know where the raw materials come from, how much water is used, and why.
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Pitti Uomo, why don’t you answer those questions rather than look at the mirror to see how beautiful and empty you are?
max bonohttp://www.blogger.com/profile/02120185210680160675noreply@blogger.com0