Tagli, tagli tagli. Per tutti ma non per tutti. Si perché' i contributi per i
quotidiani italiani editi e diffusi all'estero hanno numeri che fanno arrabbiare
anche il più' calmo degli osservatori.
Perché'? mi chiederai caro lettore?
Leggi sotto i numeri pubblicati nel sito del governo.
CONTRIBUTI PER QUOTIDIANI ITALIANI EDITI E DIFFUSI ALL'ESTERO
Totale 6 milioni di euro di cui 181 mila euro (3% del totale) per la Voce
d'Italia pubblicato in Venezuela.
Cio' significa che Brasile ed Argentina che hanno circa il 40% della popolazione
italiana residente all' estero (secondo le stime aggiornate contando anche i non
iscritti all' Aire) non ricevono un centesimo.
Al tempo stesso la Croazia (che non e' nota per avere una comunità' italiana
paragonabile a quella dell' America Latina), riceve con la Voce del Popolo la
bellezza di 698 mila euro o il 12% del totale dei contributi distribuiti alla
stampa italiana all' estero.
Se poi consideriamo che nella classificazione del governo i giornali del
Nordamerica ricevono 3.592 milioni di euro (60% del totale) ci chiediamo come
sono ripartiti i soldi. Criteri politici?
Sicuramente non criteri rappresentativi delle comunità' italiane all' estero.
Cifre che gridano allo scandalo.
La comunità' italiana più' grande al mondo(in sudamerica) non riceve quasi
niente e gli italo-croati il 12%.
E i nostri politici eletti all' estero che fanno?
Mentre i nostri politici del Sudamerica non hanno fatto niente per noi del
Sudamerica la bella senatrice Francesca La Marca ha chiesto intervento a favore
del corriere Canadese al sottosegretario Legnini.
E dire che il Corriere Canadese e' posseduto da una multinazionale che guadagna
con i contributi governativi. Ed in più' il Corriere canadese ha ricevuto la
bellezza di 1.266 milioni di euro nel 2011 (il 21% del totale dei fondi).
Tuttavia non soddisfatta di ciò' la Multimedia Nova Corporation ha interrotto la
pubblicazione del corriere Canadese perché' reputa i contributi insufficienti
per il Corriere Canadese.
E come al solito ci viene in mente il vecchio detto di Gerge orwell; Tutti siamo
uguali (noi italiani all' estero) ma alcuni sono più' uguali degli altri.
Max Bono
Nessun commento:
Posta un commento