giovedì 24 novembre 2016

Renzi de Medici, l'ultimo dei dittatori fiorentini

“Caro Max Firenze e’ una citta' bellissima e terribile. La sua storia e’ scritta sul sangue, sullo sterminio senza pieta’ degli avversari politici”.
Chi mi e’ davanti e’ Angelo, un sapiente fiorentino che conosce benissimo tutte le storie di Firenze, una delle citta’ italiane piu’ conosciute e ammirate al mondo.
E spiega a me, napoletano, i segreti di questa bellissima citta’. Ma torniamo al suo racconto.
“A Firenze c’erano due famiglie importanti. I Medici e gli Strozzi.
Due famiglie potentissime. Ricche, forti, ambiziose. Entrambi volevano comandare.

Ma Firenze era troppo stretta per le due famiglie. Una delle due era di troppo.
Ambedue erano senza pieta’ e con ambizione smisurata.
Ma nella lotta per il comando della citta’ i Medici si mostrarono un pizzico piu’ furbi. E questo fece la differenza.
Una notte tutta la famiglia Strozzi organizzarono un banchetto nella loro residenza. Tutti i membri della famiglia senza eccezione erano presenti, compresi i bimbi e le donne. I Medici lo seppero e pensarono a tutto.
Alla fine del banchetto tutte le porte del Palazzo furono chiuse. Serrate. E gli sgherri entrarono e trucidarono tutti senza pieta’. Compresi i bimbi ancora in fasce. Nessuno si salvo’. Una strage terribile. Un vero bagno di sangue. Uno sterminio. E da quel giorno Firenze non fu piu’ la stessa. La dittatura dei Medici fu sconfinata. E i Medici migliorarono grandemente la citta’. Con Lorenzo il Magnifico Firenze fu grande. Ma l’origine della grandezza di Firenze fu basato sullo sterminio della famiglia Strozzi. Il fiorentini sono cosi’. Grandiosi e terribili. Per raggiungere il proprio obiettivo non hanno nessuna pieta’.
Come in altri posti dirai tu.
Si, e’ vero. Ma sono un pizzico piu’ furbi degli altri. E per questo raggiungono il loro obiettivo.”

E questa storia di Firenze mi ritorna alla memoria ora dopo anni che mi fu raccontata da Angelo.
Si’ [erche’ il cosiddetto “emendamento De Luca”, la palese violazione della legge fatta dallo stesso governo Renzi per togliere la sanita’ regionale dalle mani dei governatori responsabili dello sfacelo della stessa, e’ una replica dello straordinario realismo fiorentino.

E’ evidente che il governo Renzi fara’ di tutto per vincere il referendum imminente. De Luca, da politico furbo e smaliziato, ha pensato bene di approfittarne e “ricattare” Renzi con il piu’ classico voto di scambio. I voti del si in cambio delle sue mani sulla sanita’ regionale.

E Renzi ha accettato. Non perche’ e’ un debole. Renzi fara’ di tutto per vincere il referendum. Non ha nessun problema a cedere al ricatto di De Luca. Il vecchio campano si e’ comportato esattamente come un’altro prima di lui. L’ex-presidente Napolitano aveva deciso che mai Renzi avrebbe avuto il posto di presidente del Consiglio.

E Renzi, da buon fiorentino, ha saputo aspettare. Se l’e’ legata al dito. Ma al momento giusto ha usato le sue arti politiche per arrivare al potere. E lo stesso Napolitano l’ha incoronato presidente del Consiglio.

E’ vero che in politica vale il detto “Chi vuol esser lieto sia, del domani non c’e’ certezza.” Bisogna approfittare del momento perche’ prima o poi tutto passa. E quindi De luca ha fatto esattamente questo.

Ma se De Luca si illude di aver “fregato” Renzi significa che da buon ‘napoletano” non conosce la storia di Firenze.

Renzi e’ l’ultimo della famiglia dei Medici fiorentini. La mentalita’ e’ la stessa.
E a De Luca glielo fara’ pagare amaramente l’emendamento De Luca.
E sara’ proprio De Luca a consegnargli la sua stessa testa su un piatto d’argento. Si’ perche’ se Renzi vincera’ il referendum ci sara’ il classico regolamento di conti.
E il primo che paghera’ sara’ De Luca. Quando a mezzanotte nel suo oscuro palazzo del potere De Luca si crogiolera’ per la vittoria ottenuta con il dominio della sanita’ campana arriveranno gli sgherri del fiorentino.

Non con le spade sguainate. Con qualcosa di meno cruento. Ma ugualmente efficace. Che tirera’ dal potere De Luca. Bassolino docet. L’ex-presidente della Regione campana sembrava invulnerabile anni fa. L’hanno fatto fuori “politicamente” gli sgherri di Renzi senza problemi.
E lo stesso accadra’ a De Luca.

E cosi’ l’Italia sara’ sotto la dittatura dei Renzi, l’ultimo dei Medici.

martedì 25 ottobre 2016

Come voteranno al referendum gli italiani all’estero?

Settembre 2016. Argentina, Brasile, Uruguay: la ministra Boschi visita tutti questi paesi. La novità’ pero’ e’ che contrariamente a ciò’ che hanno fatto tutti i politici negli ultimi 20 anni in visita in America Latina e’ che la vera ragione della visita non e’ la visita ai paesi stranieri.

La bomba e’ (duro a credere): la Boschi viene e a visitare e vedere le comunità’ italiane all’estero.

Novità’ assoluta. Mai una visita era stata fatta con questa finalità’ negli anni passati.

Ma come e’ che una cosa del genere succede?
Semplicissimo: l’esito del referendum imminente e’ molto incerto e il governo Renzi ha scoperto una maniera di vincere il referendum: gli italiani all’estero.

Benvenuti nel mondo dei saltimbanchi della politica. dove improvvisamente sono stati scoperti i salvatori della patria: gli italiani all’estero.
Eh si perché’ il governo Renzi, in grossa difficolta’ a convincere gli italiani a votare si al referendum ha scoperto la carta vincente: convincere gli italiani all’estero.

Ma gli italiani all’estero non erano coloro che mai negli ultimi 20 anni sono stati considerati?
Sciocchezze.
Ma il governo Renzi non era quello che non aveva voluto il viceministro per gli italiani all’estero nonostante la forte campagna di Cicero, il più’ grande gruppo di italiani all’ estero al mondo? Inezie. Il governo ama gli italiani all’estero sembra dire la bella ministra Boschi.

Ma il governo Renzi non e’ quello che non hai mai nemmeno citato l’esistenza degli italiani all’estero?
Stupidaggini, Renzi ama gli italiani all’estero sembra dire la Boschi, sono Loro che salveranno l’Italia.

Improvvisamente la stampa italiana si riempie di articoli sugli italiani all’estero. Ma che ne sa l’Italia, la stampa, i politici degli italiani all’estero? Niente, nemmeno un poco ma parlano, parlano, parlano.

E allora permettimi caro lettore di mostrarti l’opinione degli italiani all’estero. Non quella preconfezionata che la tv di stato ti dice tutti i giorni. Dimenticala. Quelli nemmeno sanno dove sono gli italiani all’ estero.

Saranno gli stessi italiani all’estero che ti diranno la loro opinione. Grazie a Cicero ho fatto questa domanda a molti italiani all’estero e qui di sotto ci sono le risposte. Poi giudica tu cosa pensare. Per lo meno questa e’ la vera voce degli italiani all’estero.

“Rio de Janeiro
Antonio

Antonio come va per il voto al referendum degli italiani di Rio? C'e' mobilitazione?

tutii per il no ovviamente a parte i comunisti
c'è un comitato del no.
Gente dell'establishment italiano di Rio sara’ per il si?

Non si manifestano ma penso sia per il no
Di rio non c'è nessuno che si muove il comitato del no è piu paulista e un'altro lanzi, patronato e onorevoli tipo porta e bueno sono per il si ovvio

ovvio ma si basano sulle clientele mentre il sentimento e' per il no vero?
no sono illusi convinti
probabile ma non pensi che i brogli peseranno come nelle elezioni?

ah sicuro renzi non puo rischiare
e allora quale sara' il risultato? Con i brogli posso vincere?

oggi non vincerebbero, fino la vedremo
anch'io penso cosi' gli italiani all'estero sono affezionati al senato.

Curitiba
Marcello
sono incerto su cosa consigliare! Quasi sicuramente vincerà il no, quindi lo stato italiano continuerà la sua corsa alla disgregazione.

Miami
carlo
Da quello che sento 60% voterà NO e 40% voterà SI’.


guido
argentina
come voteranno gli italiani d'argentina al referendum?

non so credo per il no

Yuri
ceara’
Spero secondo coscienza, io senza ombra di dubbio per il no!

Stefano
Londra
Boh onestamente non so crea per il NO più o meno quello il feeling

Rio de Janeiro
Marco
Non ne ho proprio idea
Il 27 ci sarà un incontro
in consolato
per cosa?
dove il Comites spiegherà ai cittadini che vorranno partecipare come e cosa il referendum intende alterare Che molto seguiranno le direttive del PD
ma che direttive del PD non ci sono, visto che lui stesso è spezzato
tendenzialmente direi sul NO

Sao Paulo
Matteo

guarda...se posso essere sincero...magari tu non ci crederai...ma io manco so per cosa si vota.... e sinceramente................ non mi interessa molto…
l'abolizione del senato. Hai sentito del referendum?


no…
non ho la minima nozione neanche di chi sia il nostro presidente…
voglio stare il piu lontano possibile dalla politiche..
Ti capisco. E gli altri italiani di Sao Paulo? La pensano come te?

no…
io ho un idea di politica molto estremista...quindi non si associa a nessun tipo di partito attualmente... essendo questo il mio pensiero…
gli italiani a sao paulo seguono le idee del consolato…
quindi cio che appoggia il consolato sara il voto degli italiani a sao paulo
si se ho bisogno di documenti mi rivolto al consolato ..che tra l altro a sao paulo e efficentissimo sono persone molto disponibili e preparate

Quindi se i consolati vanno male il voto e’ no? e se vanno bene e’ si?
(Nessuna risposta).

E chiudo il mio articolo con questa domanda che lascio a te caro lettore e elettore. In fondo sappiamo tutti noi come funzionano i consolati italiani al mondo.
Un ultima cosa: e’ vero che siamo italiani all’estero ma e’ anche vero che ‘ca nisciuno e’ fesso.
Non mandate la Boschi ad insegnarci come salvare la patria.
Noi italiani all’estero sappiamo benissimo cosa volete cosa farete per noi italiani all’estero.
E dalla sala degli italiani all’estero si alzo’ una grande sonora pernacchia.

domenica 9 ottobre 2016

Italiani all'estero: dura vita a Porto Seguro

Italiani all'estero? Alcuni sono meravigliosi, fantastici, grandiosi.
Ma altri sono incredibili, arroganti, anche pericolosi.
E oggi, mio caro lettore, ti voglio raccontare la storia che mi accadde anni fa a Porto Serguro, nello stato di Bahia.
Come sempre quando viaggio, vado com la mia famiglia. Mi piace muovermi com i miei.
Ma próprio per questo cerco di organizzarmi perche' il viaggio sia il migliore possibile. E a volte mi appoggio alle comunita' italaine che sono quelle per cui cerco, tramite il mio gruppo Cicero, di elevare la visibilita' e ottenere risultati concreti da quelli che si definiscono rappresentanti italiani all'estero. Salvo poi nel parlamento dimenticarsi di loro.

Ma quello che anni fa mi successe a Porto Seguro e' veramente incredibile.
Leggete la e-mail che scrissi all'epoca qui sotto.


Caro Filippo
avevo mandato due emails una giovedi´e l áltra sabato per riconfermare la mia venuta alla villa Sofia. Non avendo ricevuto risposta ho presunto che fosse tutto OK. Viaggiavo con:
1) Mia figlia di 3 anni con 39 e mezzo di febbre;
2) mia moglie con una dolore fortissimo;
3) con varie valigie;
4)con mio figlio piccolo di 5 anni.

Con tutto cio´siamo arrivati alla Rua do Mamoeiro e abbiamo cercato il Villa Sofia. Abbiamo chiesto a moltepersone e nessunolo conosceva. Alla fine ci hanno indicato vari posti.
Abbiamobussato a tutti e nessuno ha risposto. E´cominciato a piovere. Con tre valigie pesantissime mi sono diretto con la mia famiglia all´Aguamarine. Li´abbiamo chiesto un appartamento e la persona alla reception mi ha detto che non ce ne erano. Mi ha dato il tuo cellulare e altri 2 numeri. Sia io che lui abbiamo chiamato i tre numeri molte volte ma nessuno ha risposto.
Poiche´mia figlia di 3 anni stavamolto ma le ho chiesto se c éra un altro appartamento vuoto.Mi ha detto che céra uno.
Ma era sporco. Nonostante cio´ho accettato per il bene di mia figlia.
Ho personalmente dormito per terra perche´non c éra un altro materasso.L´appartamento puzzava.
Il giorno dopo ho dato 44 reais (il prezzo concordato per il VillaSofia).
Se pensi che dopo tutta questa odissea dovrei pagare di piu´ fammelo sapere.
Ciao
Max

Che dire?

O cara (il tipo) mi aveva dato un bidone, aveva stressato me e la mia famiglia e voleva anche essere pagato di piu' e per cosa?
Boh misteri di Bahia

sabato 3 settembre 2016

Brasile dove l'arroganza del potere non paga, al contrario dell'Italia

“Fora Dilma” gridavano I protestanti mesi fa. E la presidente Dilma Rouseff minimizzava dicendo: “ Sono solo gruppi minori, che non rappresentano nessuno” .
Dopo pochi mesi Dilma ha perso il potere dopo un processo di impeachment.
“Fora Temer” gridano I manifestanti in tutte le principali citta' del Brasile.E il nuovo presidente Michel Temer dalla Cina dove si trova, minimizza: “Sono solo gruppi minori, che non rappresentano nessuno”. La storia si ripete ma l'approccio dei politici e' sempre lo stesso: minimizzare, sempre minimizzare.

Ma cosa succede in Brasile, grande paese sudamericano dove nuove proteste si stanno spargendo in tutto il paese?

Benvenuti nel mondo dell'arroganza senza limiti del potere. La politica e' sempre stata brutale dietro la sua apparenza di voler far del bene alle classi piu' povere.
In questo il Brasile non e' diverso dagli altri paesi.

Anche in Italia ad esempio il potere mostra la sua arroganza quando si ignora volutamente la crisi economica in atto. Affermazioni ridicole sulla crescita economica che non c'e' continuano ad essere fatte dai politici al potere. Non si vuol dire che la situazione sta peggiorando sempre di piu'.

Ma la differenza e' nel approccio seguito dal popolo brasiliano, che dice basta alla vecchia politica. Il popolo vuole buttare fuori questi politicanti da quattro soldi che hanno governato e continuano a governare il Brasile.
Diverso e' il popolo italiano che beve tutte le frottole che il governo continua a propinargli.
Anche la possibile sconfitta al referendum non dovrebbe metter in pericolo il governo e Renzi.
Diversamente dalla Gran Bretagna dove la sconfitta ha “detonato” l'ex-primo ministro Cameron.

L'arroganza senza limiti del potere che non nasconde la sua poco vergogna ha pero' un limite nel comportamento del popolo.
Il popolo brasiliano reagisce e protesta con forza.
Il popolo italiano no, beve le panzane del governo con piacere.
Ma c'e' anche un altra ragione. Il popolo brasiliano e' giovane, vuole avere una speranza che va al di la' dei prossimi due- tre anni, che e' l'ottica dei governanti attuali.
Il popolo italiano e' invece vecchio, la sua ottica e' molto ridotta. Non si importa del futuro nei prossimi cinque – dieci anni. Molti italiani che supportano questo governo saranno vecchi o vecchissimi tra dieci anni e non gliene frega niente di cosa accadra' ai propri figli o nipoti.

Ma gli stessi figli sono fortemente influenzati dai loro vecchi e hanno paura di cambiare. Cosi' facendo condannano il paese a non avere speranza di cambiamento.

In Brasile invece vogliono cambiare e subito. Non vogliono aspettare nemmeno un anno perche' cio' accada.
Per questo le persone protestano e continueranno a farlo. Prima o poi anche Temer sara' buttato fuori. Si spera che il prossimo sara' migliore di lui. Certamente sara' diverso da lui.

In Italia invece I politici saranno sempre gli stessi, ovvero coloro che garantiscono che le cose non cambiano mai.
In Brasile l'arroganza dle potere non paga, in Italia invece si.

martedì 30 agosto 2016

Italiano che torna dall’estero: quale futuro in Patria?

“Caro Max tu scrivi degli italiani all’estero. Dovresti anche descrivere quelli che tornano in patria: cosa fanno, cosa li aspetta”. Questo mi scrive il mio amico di Buenos Aires, recentemente tornato in Italia. La sua storia fa male al cuore, perché’ mostra un’altra Italia, brutta, egoista, chiusa su se stessa.

“In Italia non c’e’ più’ solidarietà’. Le persone pensano solo a se stesse. Sono diventate vecchie cattive.. Senti la mia storia.” Ed eccomi qui davanti a lui, Mario, un vecchio che sembra aver visto tutto nella vita.

Mario torno’ in Italia tre anni e mezzo fa. Affitto’ una casa con la sua famiglia che porto’ dall’Argentina. E subito si rese conto di come l’Italia era cambiata.
All’inizio chiese aiuto ai suoi due fratelli, che guadagnavano molto e che erano ben sistemati finanziariamente. La richiesta di Mario cadde nel vuoto. “Devi capirmi, le mie spese sono tante: ho tre cameriere, una casa da mantenere, due rette scolastiche salate delle mie figlie. E’ vero guadagno venticinquesima euro al mese ma non posso aiutarti non ti posso dare niente” mi disse un mio fratello” racconta Mario.
L’altro nemmeno rispose. Era troppo occupato nei suoi affari.
Un giorno d’estate Mario doveva fare compere al supermercato. Il sole era molto caldo e la sua figlia non sopporto’ il calore eccessivo. Quasi svenne e anche la moglie si senti’ male. Mario non aveva l’auto. Il supermercato più’ vicino distava chilometri e aveva bisogno di un auto per raggiungere il supermercato. Mario aveva chiesto ai suoi familiari un piccolo aiuto ai suoi familiari.

Nemmeno una risposta, lui era un argentino ormai, uno straniero in patria.
Solo un suo caro amico di lunga data l’aiuto’ e gli dette un auto.
Nel frattempo Mario prese un appartamento. L’affitto era molto alto ma ne aveva bisogno per la sua famiglia.
I lavori precari che trovava non bastavano a coprire i costi. Le riserve portate dall’Argentina stavano esaurendosi. Mario aveva bisogno di lavorare ma era considerato troppo vecchio. Aveva quasi 60 anni ma il suo viso era gia’ stanco.

Andava in giro a cercare lavoro. Nessuno glielo offriva. Si rivolgeva agli amici del passato ma con qualche eccezione nessuno lo aiutava.
‘Come potevo tirare avanti e mantenere i miei figli?” mi chiede Mario mentre continua la sua storia.

Gli italiani sono diffidenti, ti trattano come straniero. Tutti hanno un conto in banca, un auto, una casa. ma se parli con loro si lamentano sempre. Dicono che non arrivano alla fine del mese. Poi prendono l’auto e tornano a casa.
Ip ho fatto tutto da solo, senza l’auto di nessuno, da quando sono rientrato.
Io per l’auto ho dovuto cominciare da classe 15 anche se guido da secoli perché’ la legge italiana protegge solo quelli che hanno genitori che con la legge Bersani, abbassano il costo dell’assicurazione. Io non l’ho potuto fare. Senza parlare dei problemi di salute”

“Ma allora perché’ sei rientro in Italia?” chiedo a Mario.

“Perché’ volevo far vivere i miei figli nel mio paese. Pensavo di fare un bel regalo a loro e al mio paese. Invece e’ stato il contrario.”

E con queste parole di mario chiudo questo articolo. Molti italiani sono andati all’estero per avere una vita migliore, per sfuggire alla povertà’. Tornare in Italia? Pensateci due volte: i vostri parenti e amici a parole vi vogliono, ma quando tornerete potrete trovare amare sorprese.

venerdì 24 giugno 2016

Brexit; The end of the old arrogant Europe and of the Union Jack

Luxembourg city July 10th 2013 Luxembourg will hold new elections after Prime Minister Jean-Claude Juncker announced he would resign following a secret service scandal.

Bruxelles November 10 2014 growing calls for Jean-Claude Juncker to resign as President of the European Commission amid allegations that he presided over potentially illegal tax breaks given to multinational companies operating in Luxembourg.

London, UK June 24th 2016 The UK voted by 52% to 48% to leave the EU.

World markets fall everywhere. The biggest financial drop ever. Everywhere in the world.

What’s happening? Where are we going to? Why did the Brits decide to leave the EU?

Welcome to the world of uncertainty. The new world where the democracy of people wins over the arrogance of the politicians. A world where the inner feelings of the people, the traditions of the countries win over the future of the same people. But also a world where the old people win over the young people.

London, UK 1996. Max is working in the City of London. Max was one of the few Italians working in the City of London. At the time people were saying:” You are good Max despite being a European. ”

In the City if you spoke without the Brit accent you would be considered a foreigner, even if you are from a EU country. Why? Because only the people from the island could be trusted.

Especially the old people were always very diffident with the people coming from outside the Island (namely the UK).

People in the UK always felt constrained in the EU. They felt different, closer to the NYC than to Paris or Berlin. England has always felt different from Europe. Or, better, the Brits always felt different from the Europeans.

Two other factors contributed to that.

Corruption at the EU Commission. Appalling. EU contracts always go to the same groups. Corruption is so widespread that the Commission has been heavily criticized. People like Prodi, Junker and the previous presidents of the EU commission have been seen by Europeans as persons you cannot trust.

Image what the Brits thought of them. Brits could not stand the heavy bureaucracy that from Bruxelles was dictating to Europe.

It is also a cultural thing.

But you know what? Brit politicians always managed to maximize the advantage of UK in the EU. Many opt-out rules were applied to UK. In two words, what was a rule for Europe was not always so for UK.

But, more than anything else, UK took a great advantage of being part of the EU. The City of London could have never reached such an importance as world center of financial markets if UK was not part of Europe. And London could have not grow so much (especially its real estate property market) if UK was not part of the EU.

It is highly hypocritical to say that UK lost being part of Europe. UK won a lot from Europe.

But the old Europe, the Bruxelles bureaucracy, was so ignorant not to see what everybody was being. A wave of people coming from Africa to invade Europe. Not a single serious policy was taken.

European countries were left alone.

Brits got scared, their isolationist approach even increased their distrust of Europe.

So they decided to live. If just a referendum could live them untouched from what is coming from Africa, everybody would do it.

The point is that we are talking of un unstoppable phenomenon and the Brits will suffer too and a lot.

Bruxelles bureaucrats felt very comfortable that they could get away with their arrogant approach to the European people’s opinions. But now they feel that their days might be numbered.

Now in the internet days, the arrogance of the power does not pay off anymore.

But also the Brits forgot that the days of the British Empire are gone. UK is only a small and not significant island in the world landscape.

If it was not for the English language and for its financial importance, UK would not be taken seriously as it is only a small country.

And the City of London will become less and less important now.

If the Brexit wanted to defend the Union Jack flag in the world it has had the opposite effect.

The UK flag has been definitely taken off forever thanks to the Brexit.

That would have happened anyway in the future.

But the Brexit accelerated this phenomenon.

“God save the queen” the Brits say.

“God save the UK” the Brits should say nowadays.

Did you like the article? If yes please click on the advertisement below. Thanks

mercoledì 15 giugno 2016

Copacabana, capitale di Vecchiolandia

Gennaio 2001: La bella mulatta cammina ondeggiando sulla splendida sabbia di Copacabana. Il sole forte si specchia sulle acque del mare limpide. La brezza che viene dal mare rinfresca i bagnanti. Tutti si voltano a vedere la venere nera mentre l’atmosfera e’ squisita.

Gennaio 2016. La anziana signora cammina trascinandosi verso la strada dalla spiaggia. Il vento le scompiglia i capelli bianchi tinti di falso biondo. Il viso raggrinzito non nasconde le profonde rughe e piegature del corpo bruciato dal sole. Un odore nauseabondo si alza del mare sporco.

Nella spiaggia sporca il superbatterio prolifera e penetra nei piedi dei gitanti al mare.

La spiaggia e’ popolata per la maggior parte da persone anziane mentre un afa africana opprime i gitanti.

Che succede in quella che una volta veniva definita la spiaggia piu’ bella del mondo, Copacabana?

Benvenuti nel Brasile moderno, che invecchia ad una velocita’ spaventosa. E Copacabana, una volta un sogno di spiaggia, e’ divenuta il simbolo di questo Brasile in profonda decadenza.

Sparite le belle mulatte che spesso venivano dalla periferia per adescare i turisti stranieri.

Spariti anche i turisti stranieri che con i prezzi praticati a Copacabana spendono molto di piu’ in Brasile che in Europa.

Sparita la bella spiaggia, deturpata da una infinita’ di eventi musicali e non, da lingue nere di scolo che vanno direttamente in mare.

Sparito il bel mare limpido che ora e’ molto inquinato.

Ma in compenso e’ arrivato il superbatterio, che nessun antibiotico al mondo puo’ battere.

I prezzi sono alle stelle. Il turismo e’ crollato. E la popolazione anziana, i vecchi, dominano la scena. Sono dappertutto e sono tantissimi. I supermercati hanno file lunghissime di gente vecchia a volte molto vecchia che spende tantissimo per il mangiare. I prezzi sono alle stelle. C’e’ una grande proliferazione di farmacie.

Le persone non fanno piu’ figli e hanno moltissimi cani proprio come in Europa.

Le domestiche che vivevano in regime di quasi schiavitù sono quasi del tutto sparite perche’ oggigiorno bisogna regolarizzarle e percio’ sono care.

L’autobus costa una follia, 3, 80 quasi un euro e non c’e’ possibilita’ di biglietto cumulativo. Ogni volta che cambi autobus devi pagare. Se sei una famiglia di 4 persone in visita prendendo due autobus all’andata e al ritorno spendi 16 euro solo per muoverti.

In queste condizioni perche’ mai qualcuno dovrebbe andare a Rio de Janeiro?

L’aria di spensieratezza e bohémienne e’ definitivamente finita. Al suo posto gente che lavora da domenica a domenica per guadagnare sempre di piu’. Non c’e’ tempo per parlare in un boteco (bar povero). Ora devi muoverti se vuoi mantenerti in citta’.

Il traffico poi e’ folle. Tutti usano l'auto e il metro’ che raggiunge livelli “cinesi” con vagoni pienissimi. Tanto che nelle ore di punta ci sono vagoni per sole donne visto che si vuole evitare che malintenzionati salgano in vagoni pieni durante queste ore.

Ma cos’e’ successo al simbolo del Brasile, Copacabana?

E’ successo quello che succede ad un paese che non vuole crescere mentalmente di pari passo con la sua ricchezza: invecchiamento, inquinamento, crollo di prospettive.

I proprietari di appartamenti a Copacabana continuano ad affittare gli stessi appartamenti di 20 anni fa senza alcuna miglioria. Tutto bene dirai tu mio caro lettore.

Ma 20 anni fa i prezzi erano un decimo di quelli attuali. E non ci sono state migliorie nel frattempo. Ma i prezzi sono aumentati di 10 volte. Una follia. Non ha senso pagare questi valori (200 reais o 50 euro al giorno) per appartamenti che cadono a pezzi, gli stessi di 20 anni fa.

Ma allora perche’ venire a Rio de Janeiro oggi?

Beh, francamente la risposta e’ difficile, visto che la cidade maravilhosa e’ sempre bellissima.

Ma l’insieme e’ peggiorato e molto.

In fondo arrivare a Copacabana ci verrebbe da dire: “Benvenuto a Vecchiolandia”.

Ti e' piaciuto l'articolo? Allora clicca sull'annuncio pubblicitario qui sotto. Cosi'contribuisci al mio lavoro a costo zero per te grazie

lunedì 13 giugno 2016

Brasile un paese in crisi di identita’

12 giugno 2016 Foxborough, USA Il Brasile e’ eliminato dalla Coppa America con un contestato gol di mano. Al di la’ dell’episodio dopo il clamoroso 7 a 1 contro la Germania il Brasile sembra essere un paese di dilettanti del football, lo sport nazionale.

Giugno 2016: un appartamento in Copacabana di temporada, affittato al giorno costa 200 reais al giorno (piu’ di 50 euro) . L’ appartamento consiste in un lungo corridoio con una piccola stanza nel finale. Un prezzo enorme che non rispecchia la realta’ del Brasile.

Giugno 2016: il Brasile e’ governato dal presidente Temer dopo un discutibile cambio di governo basato su una manovra illegale adottata dal governo Dilma. Illegale si ma comune in tutti i paesi del mondo. Se i governanti dovessero essere messi alla porta per discutibili manovre di bilancio i governi cambierebbero spesso nel mondo.
E’ pero’ vero che il governo Dilma era divenuto il piu’ impopolare della storia del Brasile. Il PT aveva dominato il potere per oltre 10 anni in Brasile e la corruzione aveva raggiunto livelli incredibili persino per il Brasile. .

Giugno 2016: camminando per Copacabana si assiste ad una scena inusuale per il Brasile ma comune per l’Europa. Strade piene di gente con cani e persone anziane. Dove sono le belle mulatte che popolavano la calcada (il lungomare) di Copacabana? .

Benvenuti no Brasil sem alma (Brasile senza anima), un paese in crisi di identita’ dove tutto sembra essere diverso dal passato.

E’ finito il football, e’ finito il tempo delle belle mulatte persino il freddo che attanaglia Rio de Janeiro e’ qualcosa di unico.

Ma dov’e’ quel paese spensierato, economico, allegro e con voglia di divertirsi del passato?

Non esiste piu’ da anni ma ora sembra essere entrato in una crisi senza ritorno.
Ma com’e’ successo tutto questo? E soprattutto perche’?

Le risposte sono molte. Ma una su tutte: il paese e’ cambiato e molto ma la mentalita' no..

Specie grazie al PT, croce e delizia del Brasile, il paese e’ diventato moderno, riconosciuto internazionalmente. Ho attratto investimenti esteri, ha ospitato eventi mondiali come la coppa del Mondo, e ora le Olimpiadi..

Ha elevato lo standing internazionale, e’ divenuto uno dei leader mondiali dei paesi in via di sviluppo e si e’ addirittura pensato che potesse divenire un paese leader nel mondo..

Ma e’ bastato una crisi tosta come quella attuale per mostrare tutta la verita’ sul Brasile: un paese in crisi di identita’..

Si perche’ in due parole si tratta di un paese che e’ ricco ma che si comporta da straccione.

Un esempio? Sono andato in un ospedale di Copacabana a Rio de Janeiro. Uno dei migliori. Con un assicurazione internazionale ho avuto la possibilita’ di avere accesso ad un ottimo ospedale. Ma la realta’ pratica e’ stata molto peggiore. Nonostante l’assicurazione avesse mandato una garanzia di pagamento per tutte le spese iniziali pari a 5 volte il valore della visita ho aspettato due ore per essere visitato. Perche’?

Perche’ il Brasile e’ cosi’: ti fa pagare come un paese europeo (e anche di piu’) ma ti da’ un servizio come nel passato, di bassa qualita’. In Europa per un servizio simile non paghi niente. In economia c’e corrispondenza tra prezzo e qualita’ del servizio. In Brasile no: la corrispondenza e’ opposta: alto prezzo e bassa qualita’ del servizio.

E questo si riflette in tutte le branche della realta’ economica: affitti un appartamento carissimo ma quello che ti danno e un buco come quelli del passato. Appartamenti di bassa qualita’ che pero’ in passato costavano quattro soldi e che ora invece sono carissimi.

E cio’ si ripercuote nelle altre attivita’ economiche..

In due parole il Brasile e’ caro, ricco, costa piu’ dell’ Europa. Ma value for the money e’ un paese assurdo. Prezzi altissimi e qualita’ bassissima..

Perche’ questo? Perche’ il paese e’ realmente cresciuto, diventato ricco. Ma la mentalita’ e’ quella del passato, dello straccione. Che piange miseria sempre. Anche se i soldi ce l’ha. Per lo meno nel Sud est del paese.

Il Rio Sul, lo shopping center piu’ famoso di Rio, ha in media prezzi da due a tre volte superiori a quelli italiani. Ma la qualita’ e’ nettamente inferiore. E il servizio e’ anche peggio.

Cosa dire? Il Brasile vive una crisi di identità’. E’ cresciuto fisicamente ma non mentalmente. E fintanto non riequilibra situazione assurda le cose andranno sempre peggio..

Non si puo’ piu’ comportarsi come morto di fame quando si e’ ricchi. Ma se si e’ ricchi bisogna dare servizi da ricchi non da morti di fame a prezzi di ricchi..

“Accorda Brasil” Sveglia Brasile sembra dire il freddo vento che viene dall’oceano a Copacabana. E risolvi la tua crisi di identita’.

Ti e' piaciuto l'articolo? Allora clicca sull'annuncio pubblicitario qui sotto. Cosi'contribuisci al mio lavoro a costo zero per te grazie

sabato 11 giugno 2016

Napoli Nord dimenticata da Dio e dagli uomini

San Pietro a Patierno, periferia di Napoli anni 80. Mattina fredda d’inverno.
Marco va a piedi a scuola. Il 111 rosso e’ sempre un miraggio. Non passa mai.

L’autobus per arrivare a Napoli dall’estrema parte di Napoli Nord passa una volta all’ora. Ma se sei sfortunato da non riuscire a prenderlo sei finito. Devi fartela a piedi.

E Marco va a piedi. Mezz’ora per arrivare a Capodichino. Li’ gli autobus sono piu’ frequenti. Arrivi all’inizio di Sconsigliano dove gli autobus sono piu’ frequenti.

E allora si puo’ arrivare a scuola.

Benvenuti a Napoli Nord, diventata famosa per la fiction televisiva di Gomorra, sicuramente la piu’ realistica fiction della storia della tv italiana. Una fiction che descrive Napoli Nord un area che non e’ stata mai conosciuta in passato. Ma che ora con Gomorra e’ diventata famosissima. Persino di “tendenza” come si dice a Napoli.

Ma cosa ha Napoli Nord che ha suscitato il piu’ morboso interesse della storia della tv italiana con Gomorra? Perche’ in oltre 100 paesi al mondo le persone si incollano alla tv per vedere le storie dei Savastano, di Ciro e di Genny?

Napoli Nord, un’area che va da Secondigliano a San Pietro a Patierno, da Casoria ad Afragola, da Caivano a Qualiano a tutti i paesini dell’area Nord di Napoli e’ stata sempre un area dimenticata. Da Dio e dagli uomini.

Una zona dove se volevi qualcosa dovevi fare da solo. Letteralmente. Persino andare a scuola era un avventura. Quante volte Marco prese l’autobus “appeso” con le porte aperte perche’ era strapieno.

Napoli e’ una città bellissima. Ma Napoli Nord non ha quasi niente delle bellezze di Napoli. Si tratta di una serie di paesoni che “vivono” su Napoli. Paesi di centinaia di migliaia di persone che vivono in citta’ dormitorio e vanno a Napoli per vivere.

Oggi e’ migliorata moltissimo rispetto al passato, quando le strade erano piene di buchi, era un avventura camminare da soli. Era pericoloso. Ma non c’era la camorra come oggi.

All’epoca si trattava piu’ che altro di bulli di periferia. Pericolosi. Ma non c’era la droga che c’e’ oggi. Non c’era il dominio dell’economia da parte della camorra. Ma una cosa era uguale ad oggi.

La mancanza delle istituzioni. Non c’era il senso dello stato. Perche’ lo stato se ne “fotteva” di te e tu di lui.

Ma ditemi voi come uno poteva uscire bene da li’? Solo se rifiutava le amicizie pericolose.

Ma chi e’ cresciuto a Napoli Nord ha la corazza. Sa affrontare qualunque situazione. Perche’ anche le cose basiche erano una conquista. E lo sono ancora.

A Napoli Nord c’e’ gente tosta. Non i molliconi che si vedono in altre parti di Italia. Gente che parla a vanvera.

La gente di Napoli Nord non ha paura. E’ abituata alle difficolta’. Gente che ha quattr’occhi, due avanti e due dietro. E che fiuta le situazioni pericolose.

E in Gomorra si vede questo. Al di la’ dei crimini terribili quello che colpisce e’ il carattere delle persone. Gente tosta. Che non si piega. Gente vera. Non sono tutti criminali. Al contrario la maggior parte e’ gente buona.

Perche’ per sopravvivere a Napoli Nord devi essere veramente buono. Per non diventare un delinquente.

Ora Marco vive in Brasile. Sono passati secoli dai tempi di Napoli Nord. Ma a volte pensa a Napoli Nord. Ed e’ colpito da come Napoli Nord e’ sempre la stessa.

La speranza? C’e’. Perche’ tutti nella vita hanno delle opportunita’. E tutti ce la possono fare. Specie se sei di Napoli Nord. Perche’ come dicono a New York:”If you make it here you can make it anywhere” ovvero se ce la fai qui ce la puoi fare ovunque.

E’ per questo che quelli di Napoli Nord sono speciali. Perche’ crescere in una terra dimenticata da Dio e dagli uomini ti fa speciale, ti fa crescere con la “corazza”.

mercoledì 1 giugno 2016

La Gomorra della classe media

“Caro Max oggi si parla tanto di Gomorra in Italia. La cosiddetta gente di m..da. Gente senza rispetto, senza valori, senza dignita’. Che non si importa di niente e di nessuno. Va bene. Ma si colpevolizza solo quella criminale, quella che spara.

Ma c’e’ un’altra Gomorra di cui si parla meno ma che, anche se non ammazza, e’ ugualmente spietata, che sputa su tutto e su tutti, la Gomorra della classe media, una Gomorra di gente comune che non ha pieta’ di nessuno..

Comincero’ con piccoli esempi e poi arrivero’ ai casi piu’ spietati”..

Chi mi siede davanti e’ un italiano emigrato all’estero di lunga data, in Brasile ed in altri paesi dell’America Latina. Lo chiameremo P. B. per salvaguardare la sua privacy..

“Tutto comincio’ quando arrivai in Italia dopo oltre 15 anni che ero emigrato in Brasile. Tornai con la famiglia, moglie e due bimbi. Alla Stazione Termini ero pieno di valigie e dovevo prendere una coincidenza di un altro treno su un altro binario. Quattro valigie enormi due bimbi e il treno stava per partire. Correvamo e non ce la facevamo. Vidi un uomo, fermo su una panchina seduto. Era un uomo forte, romano. Chiesi gentilmente di portare una valigia per me, Doveva solo tirarla perche’ aveva le rotelline..

Ma subito la faccia della “Gomorra della classe media” apparve. L’uomo non rispose, ignorandomi. Io gli feci di nuovo la stessa domanda e lui guardandomi, mi rispose con cattiveria: “No”. Ma per favore gridai io e lui con una faccia quasi satanica rispose: e Perche’ dovrei farlo? .

Benvenuto a Gomorra della classe media sembrava dire. Quella Gomorra che “se ne fotte” se deve fare un piccolo favore che non costa niente per un adulto con due bimbi piccoli..

E questo fu solo l’inizio del mio viaggio in Italia. Che si trasformo’ in un incubo. La gente ti evitava e non ti aiutava neanche se non costava niente..

Ma le sorprese maggiori le ebbi dai miei due fratelli..

Tu pensa che ad uno dei due che decenni prima avevo salvato la vita. Letteralmente sarebbe morto senza il mio aiuto. .

Ebbene quando venne a trovarmi in Brasile era gia’ molto benestante. Lavorava per l’ONU e guadagnava oltre 25.000 dollari al mese. .

Gli trovai un hotel caro che costava 350 reais al giorno e gli feci ottenere una riduzione a 270 reais. Per tutta risposta quando andammo al ristorante con le nostre rispettive famiglie, lui pieno di grana e io disoccupato. Volle dividere il conto a meta’..

Bienvenido a Gomorra della classe media sembrava dire..

E ora che ero tornato in Italia chiedendo un po’ di aiuto visto che ero senza lavoro sai quanto mi aiuto? Nada, nada de nada..

La Gomorra della classe di media senza pieta’ si mostro’ di nuovo..

E non e’ finita..
Un altro fratello, che come funzionario pubblico guadagna uguale. Gli chiesi di aiutarmi a comprare un auto. .
Un giorno sotto il sole africano mia figlia quasi svenne in mezzo alla strada. Dovevo comprare cibo per la famiglia e lei mi accompagno’ insieme agli altri..

Rimasi disperato perche’ la bimba e mia moglie persero i sensi durante la camminata disumana al supermercato. Mi resi conto che dovevo avere l’auto e chiesi aiuto a mio fratello il funzionario. E spiegai anche le circostanze. Lo svenimento ed il resto. Sai che fece? Quanto mi diede? Nada, nada de nada. Anche lui che guadagna 25.000 eurp al mese..
La Gomorra della classe media e’ uguale..

Al mio compleanno e quello di mio figlio mi diede 300 euro. Sapeva che ero in grosse difficolta’ finanziarie. Ma se ”ne fotte”. Ma io che ho dignita’ rifiutai..

Dissi “Niente elemosina”..

La Gomorra della classe media e’ spietata..

Ma il male ti volta sempre contro. Una volta lessi che Schumacher il pilota di Formula 1 aveva una madre che mori’ di stenti e di inedia. Con tutti i soldi che guadagnava poteva aiutarla almeno un po’..

E invece niente, la lascio’ morire, cosi’ lessi sul giornale. .

Vedi ora che gli e’ successo..

Il male che fai nella vita ti volta sempre contro..
Per questo io sono tranquillo, perche’ avro’ fatto molti errori nella vita, ma quasi mai ho fatto male alle persone”..

E qui termina la storia del mio amico. Una storia amara. Ma che ha due conclusioni..

La Gomorra della classe media non ammazza. Ma non e’ meno spietata di quella vera. Compra ai mercatini cinesi, sapendo che i prodotti sono fatti con lavoro schiavo di bimbi. Se ne frega dei prezzi e vuole sempre sfruttare gli altri. E’ senza pieta’. E arriva alla fine della vita sempre cercando di sfruttare il prossimo..

L’altra verita’ e’ che come quella vera, la Gomorra della classe media paga sempre per il male che fa. E’ inutile illudersi. Il male che fai nella vita ti voltera’ sempre. .

E’ solo guardarsi allo specchio e parlare con la propria coscienza. E lo vedrai.

venerdì 18 marzo 2016

Brasile dove il paese e’ maturato e i governanti no

17 Aprile 2016 Il giudice Itagiba Catta Preta Neto, del quarto tribunale del Distretto federale, ha emesso una sentenza provvisoria che sospende la nomina dell'ex presidente della Repubblica, Luiz Inacio Lula da Silva, a ministro della Casa civile, ritenendo che il giuramento di Lula, presenti indizi di "irregolarità" e possa rappresentare un "intervento indebito nell'attività della polizia, dei pm e della magistratura".

Precedentemente scontri nelle strade avevano accompagnato la divulgazione di una registrazione telefonica di una conversazione tra Lula e la presidente Dilma in cui la stessa garantiva di fatto a Lula la nomina di ministro per conferirgli l’immunita’ da un possibile arresto da parte della magistratura.

Ma cosa succede nel Brasile, il piu’ grande paese sudamericano? Le polemiche sono furiose e testimoniano di un fatto chiaro.

Negli ultimi 15 anni il Brasile e’ cambiato completamente e paradossalmente per merito del PT e di Lula stesso. Il Brasile e’ passato da un paese povero e con una grande parte della popolazione analfabeta ad un paese molto piu’ maturo e sviluppato. Un paese conscio delle sue forze e dei suoi poteri.
E’ pur vero che alcune zone del Brasile come il Nord e Nord est del paese sono ancora in situazione di degrado e sottosviluppo anche se meno di quanto si creda.

Ma complessivamente il Brasile e’ diventato un paese maturo e sviluppato. Molto piu’ dinamico ad esempio dell’Italia dove la realta’ e’ cristallizzata e congelata e dove la classe politica al potere e’ come quella del passato.

Il Brasile ha una classe media matura e conscia dei suoi poteri. Un popolo che non e’ piu’ disposto a sottomettersi al modo di fare della vecchia politica ma che reclama i suoi diritti. Un popolo giovane e dinamico che si connette ad internet come e di piu’ degli europei, che e’ rapido e deciso nelle sue decisioni.

Ma un popolo che e’ bloccato dai vecchioni della politica brasiliana che mantengono il monopolio del potere.

Questa maturazione del popolo brasiliano e’ proprio merito della “rivoluzione” di Lula e del PT al potere.

Ma e’ destino che la rivoluzione divori i suoi padri. Lula ed il PT, che hanno causato questa maturazione del popolo brasiliano, non hanno poi saputo gestirla in maniera adeguata.

Il PT ha continuato a fare la politca del passato. Una politca che ignora la gente e si muove nelle quinte con mancanza di trasparenza.
La corruzione c’era prima del PT e ci sara’ anche dopo. Ma ergersi a difensori delle masse e della trasparenza per poi comportarsi come quelli del passato non da’ (non si puo’ piu’ fare in portoghese).

Il Brasile in questi ultimi 15 anni e’ maturato ma i suoi governanti no e continuano a comportarsi come nel passato.
La nomina di Lula a ministro per evitargli la galera e’ cosi’ chiara da sembrare puerile. Una cosa del passato. Una cosa pero’ che nessuno accetta piu’.

Dilma, la presidente, ha fatto la nomina. Il paese non l’ha accettata. Siamo allo scontro finale. Al di la della strumentalizzazione politica un fatto e’ chiaro.

La vecchia politica brasiliana non funziona piu’ e la gente non l’accetta piu’. Ma i governanti non se ne importano. Una gravissima crisi e frattura tra i governanti e i governati si e’ aperta.
Con esiti imprevedibili e pericolosi.

lunedì 7 marzo 2016

Italia e Brasile, due paesi alla deriva

4 marzo 2016. San Paolo Brasile. Luiz Inácio Lula da Silva, ex-presidente e l’uomo piu’ famoso della storia del Brasile viene prelevato a forza alle 6 del mattino e portato al tribunale per deporre per una caso di tangenti della Petrobras, l’impresa piu’ importante del Brasile. E’ il crollo di un mito. L’uomo piu’ potente del Brasile umiliato davanti a tutto il paese. Nessuno e’ al di sopra della legge piu’ nel Brasile, ne’ Lula ne’ il suo partito di governo il PT.

4 marzo 2016. Roma, Italia. L’ISTAT, l’istituto di statistica ufficiale italiano, corregge il dato di crescita del PIL italiano nel 2015. Il dato vero e’ +0,6% e non 0,8% come annunciato dal governo Renzi solo 3 giorni prima. Si tratta solo dell’ultimo atto di una serie di errori di un governo che di fatto non dice la verita’ sulla realta’ italiana.
Da quasi 5 anni di fatto l’Italia e’ in recessione e il partito che ha governo l’Italia per questo periodo e’ di fatto un partito unico, una coalizione destra-sinistra che ha espresso vari elementi (Monti, Letta, Renzi). E’ vero che anche il governo precedente quello Berlusconi aveva avuto una crisi economica senza eguali.
Ma i dati ISTAT mostrano una volta di piu’ un fatto: Il governo viene umiliato da un suo stesso organo. Nessuno e’ al di sopra della verita’, nemmeno il partito al potere.

Ma cosa succede? Due paesi, due realta’ diverse in due estremi del mondo. Ma una cosa li accomuna. Due paesi alla deriva.
Due paesi dove i politici dominanti hanno abbandonato il paese per interessarsi esclusivamente di prendere incarichi di potere. Di spremere il paese per i propri interessi e di quelli del proprio partito di appartenenza. E di fare alleanze con tutti pur di rimanere al potere.

Ma anche di paesi in cui l’opposizione latita e si comporta in maniera deludente.
Il caso di Quarto ha dimostrato che i 5 stelle non sono immacolati con il coinvolgimento del vice-presidente della Camera di Maio che ha detto che non sapeva, come molti altri hanno fatto in passato.
In Brasile le indagini su Cunha, presidente della camera e acerrimo nemico della presidente Dilma che aveva appoggiato in passato, dimostrano che nessuno e’ immacolato e che chi accusa Dilma ha molto da nascondere. Ma anche il candidato che perse le elezioni in Brasile, Aecio Neves non e’ immacolato.
Alla fine del 2013 la Polizia federale di Espirito Santo, Brasile sudorientale, aveva fermato un elicottero con 4,5 tonnellate di cocaina. Il caso sarebbe andato come un trionfo contro il traffico di droga, se non fosse per il suo coinvolgimento con Aécio Neves.
Il veicolo che si fermò apparteneva a Agropecuaria Limeira, una struttura riconosciuta nei pressi della famiglia Aécio Neves.
Il proprietario dell’elicottero è il deputato Gustavo Perella, che è il figlio del senatore ed ex squadra di calcio Cruzerio, Zezé Perella. Entrambi sono importanti leader dello stato di Minas Gerais e sono alleati politici Neves, ex governatore della stessa regione. Un candidato al governo del Brasile coinvolto in traffico di droga?

Ma anche in Italia casi come questi non mancano. "Su 315 una cifra tra i 50 e i 70 senatori fa uso di droghe pesanti". Lo ha affermato il presidente dei senatori verdiniani di Ala Lucio Barani.

L'uso delle droghe pesanti a Palazzo Madama avviene "sicuramente anche nei bagni" e i senatori drogati non sono "né di destra né di sinistra: sono solo dei cialtroni capitati in Senato". Accuse politiche? Macche ‘.
Il 25 settembre 2012 il direttore dell'ufficio delle Poste del Senato era stato arrestato dai carabinieri per spaccio di cocaina. L'uomo è considerato il braccio destro di un boss albanese che gestiva un traffico di droga nell'hinterland di Roma, a Sud della capitale. Il 53enne Orlando Ranaldi, di Olevano Romano, avrebbe operato in complicità con un autista Cotral, Alessandro Mele, 36enne, che i carabinieri accusano di un ruolo diretto nello smercio della droga.

Che dire l”Italia e il Brasile sono due paesi allo sbando, alla deriva.
La classe politica, nella migliore delle ipotesi, se ne frega e pensa a prendere a piu’ non posso.
Nella peggiore sniffa e si droga come i peggiori drogati in circolazione.

La domanda e’: Dov’e’ fra’ Girolamo Savoranola da Ferrara che attacca il potere davanti ai loro palazzi, come fece in passato nella Roma papalina in decadenza?

mercoledì 27 gennaio 2016

Lucca dove i politici fanno e i locali dormono

Lucca 2014. La città' e' candidata a città' della musica dall' Unesco. Tutti in città' sono eccitati. Ma bisogna promuovere la cosa perché' le concorrenti europee sono forti. Come? Il coniglio dal cilindro e' l'invito ai Club Unesco nel mondo.
La cosa e' organizzata in pompa magna. Le cose più' belle della città' saranno mostrate in 3-4 giorni ai rappresentanti mondiali dei club Unesco invitati a Lucca.

Un idea magnifica. Decine di migliaia i di euro sono spesi per l'evento. Gli invitati, per la maggior parte italiani visitano la città' in lungo e largo. Il sindaco Tambellini e' la vedette. E' dappertutto. E' raggiante. I lucchesi sono fieri di ciò'. L'evento viene chiuso in pompa magna presso il Comune.

Ma la domanda e': quanto contano i club Unesco nel mondo nelle decisioni dell'Unesco? Come il due di briscola. Cioe' niente. Perché'?
Semplice spiegare. Diamo il caso in cui sono invitati i club Napoli nel mondo perché' si vuole che il presidente De Laurentis compra Messi dal Barcellona. Ma voi veramente pensate che l'unanime raccomandazione dei club Napoli possano convincere De Laurentis a comprare il campione argentino?
Ovvio che no. Ed infatti il buco nell'acqua. La candidatura di Lucca affoga miseramente ed un altra città' e' scelta.
In tutto ciò' ci sono alcuni elementi anche comici. Il notissimo giornalista Friedman viene invitato e presiede molti eventi.
Friedman per intenderci e' quello che ha causato la caduta di Letta con il libro "Ammazziamo il gattopardo".
In Italia e' considerato un grande giornalista. Che peccato che per una storia di sponsorizzazione mascherata di un governo in Asia la sua società' editoriale ha perso tutta la credibilità' e sia rimasta del tutto isolata. Tutti i clienti l'hanno abbandonata quando si e' scoperto che era per niente imparziale ma al soldo dei governi che la contattavano come una normale società' di public relations.
Nel mondo anglosassone una cosa del genere ti brucia per sempre ma in Italia ciò' non avviene e continui a vivere ed espanderti. Infatti Friedman e' ancora osannato in Italia come grande giornalista.
E Friedman era proprio il cittadino onorario di Lucca nell'evento dei club Unesco.
Che dire? I lucchesi sono dei gran lavoratori, gente che ha ottime potenzialità'.
Ma politicamente sono gente molto passiva che accetta ciò' che l'amministrazione fa senza fiatare. Il conservatorismo lucchese causa un imbalsamento della società'.
Ed in questa proliferano politici di bassa qualità' che dietro la difesa delle origini mascherano la difesa dei propri privilegi.
L'evento Unesco e' solo uno dei "bidoni" che questi politici hanno rifilato al popolo lucchese.
Ma la colpa di tutto ciò' e' proprio dei lucchesi che votano questi tipi.
Che dine? Chi e'; causa del suo mal pianga se stesso.