San Pietro a Patierno, periferia di Napoli anni 80. Mattina fredda d’inverno.
Marco va a piedi a scuola. Il 111 rosso e’ sempre un miraggio. Non passa mai.
L’autobus per arrivare a Napoli dall’estrema parte di Napoli Nord passa una volta all’ora. Ma se sei sfortunato da non riuscire a prenderlo sei finito. Devi fartela a piedi.
E Marco va a piedi. Mezz’ora per arrivare a Capodichino. Li’ gli autobus sono piu’ frequenti. Arrivi all’inizio di Sconsigliano dove gli autobus sono piu’ frequenti.
E allora si puo’ arrivare a scuola.
Benvenuti a Napoli Nord, diventata famosa per la fiction televisiva di Gomorra, sicuramente la piu’ realistica fiction della storia della tv italiana. Una fiction che descrive Napoli Nord un area che non e’ stata mai conosciuta in passato. Ma che ora con Gomorra e’ diventata famosissima. Persino di “tendenza” come si dice a Napoli.
Ma cosa ha Napoli Nord che ha suscitato il piu’ morboso interesse della storia della tv italiana con Gomorra? Perche’ in oltre 100 paesi al mondo le persone si incollano alla tv per vedere le storie dei Savastano, di Ciro e di Genny?
Napoli Nord, un’area che va da Secondigliano a San Pietro a Patierno, da Casoria ad Afragola, da Caivano a Qualiano a tutti i paesini dell’area Nord di Napoli e’ stata sempre un area dimenticata. Da Dio e dagli uomini.
Una zona dove se volevi qualcosa dovevi fare da solo. Letteralmente. Persino andare a scuola era un avventura. Quante volte Marco prese l’autobus “appeso” con le porte aperte perche’ era strapieno.
Napoli e’ una città bellissima. Ma Napoli Nord non ha quasi niente delle bellezze di Napoli. Si tratta di una serie di paesoni che “vivono” su Napoli. Paesi di centinaia di migliaia di persone che vivono in citta’ dormitorio e vanno a Napoli per vivere.
Oggi e’ migliorata moltissimo rispetto al passato, quando le strade erano piene di buchi, era un avventura camminare da soli. Era pericoloso. Ma non c’era la camorra come oggi.
All’epoca si trattava piu’ che altro di bulli di periferia. Pericolosi. Ma non c’era la droga che c’e’ oggi. Non c’era il dominio dell’economia da parte della camorra. Ma una cosa era uguale ad oggi.
La mancanza delle istituzioni. Non c’era il senso dello stato. Perche’ lo stato se ne “fotteva” di te e tu di lui.
Ma ditemi voi come uno poteva uscire bene da li’? Solo se rifiutava le amicizie pericolose.
Ma chi e’ cresciuto a Napoli Nord ha la corazza. Sa affrontare qualunque situazione. Perche’ anche le cose basiche erano una conquista. E lo sono ancora.
A Napoli Nord c’e’ gente tosta. Non i molliconi che si vedono in altre parti di Italia. Gente che parla a vanvera.
La gente di Napoli Nord non ha paura. E’ abituata alle difficolta’. Gente che ha quattr’occhi, due avanti e due dietro. E che fiuta le situazioni pericolose.
E in Gomorra si vede questo. Al di la’ dei crimini terribili quello che colpisce e’ il carattere delle persone. Gente tosta. Che non si piega. Gente vera. Non sono tutti criminali. Al contrario la maggior parte e’ gente buona.
Perche’ per sopravvivere a Napoli Nord devi essere veramente buono. Per non diventare un delinquente.
Ora Marco vive in Brasile. Sono passati secoli dai tempi di Napoli Nord. Ma a volte pensa a Napoli Nord. Ed e’ colpito da come Napoli Nord e’ sempre la stessa.
La speranza? C’e’. Perche’ tutti nella vita hanno delle opportunita’. E tutti ce la possono fare.
Specie se sei di Napoli Nord. Perche’ come dicono a New York:”If you make it here you can make it anywhere” ovvero se ce la fai qui ce la puoi fare ovunque.
E’ per questo che quelli di Napoli Nord sono speciali. Perche’ crescere in una terra dimenticata da Dio e dagli uomini ti fa speciale, ti fa crescere con la “corazza”.
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