martedì 30 dicembre 2014

Iniziative per gli italiani indigenti all' estero? Tanta fantasia niente fatti

Sapevate che i nostri deputati e senatori usano molto la fantasia e l’immaginazione, per non dire a volte approfittano un po’ della credulita’ dei loro elettori?

C’e’ stata molta confusione sui famosi 123 euro per gli italiani all’estero, e cioè l'estensione dell'assegno sociale ai cittadini italiani ultrasessantacinquenni nati in Italia e residenti all'estero che versano in condizioni economiche disagiate.

Proposte sono state presentate dall'On. Bafile, deputato nella circoscrizione dell'America meridionale per L'Unione, dall'On. Angeli (AN) e dall'On. Merlo (associazione italia in sud America).

E’ veramente ironico, pensare che, in un Parlamento in cui il peso dei rappresentanti italiani all’estero e’ decisivo per il presente governo, specialmente al Senato, questi rappresentanti (specialmente di maggioranza che hanno una línea preferenziale con il governo) non riescono a fare approvare la miséria di um assegno sociale di 123 euro per i cittadini italiani ultrasessantacinquenni nati in Italia e residenti all'estero che versano in condizioni economiche disagiate.

In fondo e’ piu’ di um anno che tali rappresentanti sono al potere, tempo piu’ che sufficiente per approvare questa proposta di legge. Ricordiamo che la situazione di indigenza di alcuni italiani e’ tale da far rabbrividire e quindi ci sarebbe una certa urgenza nell’approvazione di tali proposte, urgenza che sicuramente non e’ stata chiesta daí nostri illustri rappresentanti degli italiani all’estero, specialmente di maggioranza.

Bisogna usare molta fantasia per giustificare agli occhi dei propri elettori che questi progetti li “stiamo sostenendo affinché vengano approvati in tempi brevi”.

Di nuovo ci vuole grande fantasia per affermare che 'l'iniziativa di Italia Lavoro in Brasile ... non è mai esistita”.

Il Progetto "Occupazione e sviluppo della comunità degli Italiani all'estero", promosso e finanziato dal Ministero del Lavoro - Direzione Generale Politiche per l'Orientamento e la Formazione, e presentato a San Paolo dal responsabile dello stesso, Federico Lazzarini, è sviluppato esclusivamente nello stato di São Paolo (cosa strana visto che gli italiani in condizione di indigenza si trovano piu’ nel Nord est del Brasile).

Il progetto aveva ricevuto nel 2006 dal Ministero del welfare 6 milioni di euro, una somma non eccezionale ma non irrilevante. In Brasile la realizzazione pratica del progetto prevede (a São Paolo) l'invio di questionari a imprese registrate alla Camera di Commercio di São Paolo circa i dipendenti che operano con loro.

Se il progetto sia oggi gia’ operante (essendo gia’ stato lanciato a meta’ febbraio) non possiamo ammetterlo, visto che le iniziative di Italia Lavoro non sono famose per la loro trasparenza. Francamente sembrerebbe strano che non lo sia, visto il suo lancio e’ avvenuto gia’ da mesi. Altra cosa e’ affermare che l’iniziativa non e’ mai esistita, a meno che non si pensi che tutti gli attori della vicenda (incluso Lazzarini ed un illustro senatore presente al lancio del progetto a febbraio di quest’ anno a San Paolo del Brasile presso il Circolo italiano) stiano sognando.

Ma sappiamo che i sogni e la fantasia sono un grande aiuto per gli italiani in condizione di estrema indigenza per reinventarsi la vita e quindi non e’ uma sorpresa che essa e’ usata anche daí loro illustri rappresentanti.

Pubblicato il 4 Ottobre 2007

Asseverazione e Apostille per gli italiani all' estero: che roba e'?

Sapevate che i cittadini italiani all’estero sono, secondo la burocrazia italiana, di due categorie: residenti nell’Unione Europea, a cui si applicano regole europee, e residenti in Paesi extracomunitari, a cui si applicano regole degne dell’avvocato Azzeccagarbugli dei Promessi Sposi?

Avete letto le nuove regole emanate dal Decreto-Regolamento concernente le detrazioni per i carichi di famiglia a favore dei soggetti non residenti?

Ancora no? Allora apprestatevi a farlo. Potete farvi quattro risate senza spendere soldi per assistere ad um film comico al cinema.

Appare veramente incredibile il livello di arcaicismo a cui la nostra burocrazia giunge nel 2007, epoca di Internet, di connessione satellitare e di viaggi supersonici.

Se si legge il contenuto del decreto sembra di tornare indietro nel tempo a quello degli amanuensi, che con pazienza ricopiavano i libri ereditati per tramandarli ai posteri.

Tutto nasce dal tanto atteso decreto che doveva regolare le detrazioni a favore dei non residenti per carichi di famiglia. Decreto richiesto a gran voce da autorevoli deputati della maggioranza eletti nella circoscrizione estero.

L’ironia e la cosa buffa di questo decreto è che gli autorevoli rappresentanti delle circoscrizioni estere appartengono ad aree al di fuori dell’Unione Europea e perciò a quelle aree gravate da regole tanto contorte quanto buffe da ricordare scenette alla Totò o alla Troisi.

E gli stessi autorevoli rappresentanti della maggioranza hanno salutato il decreto con orgoglio.

Senza volere entrare nel merito del decreto e del complesso problema delle detrazioni ai soggetti non residenti, ci limitiamo ad analizzare la procedura adottata:

Mentre per gli italiani all’ estero residenti nell’Unione Europea basterà produrre una semplice autocertificazione per supportare le proprie rivendicazioni burocratiche, vediamo i requisiti scritti dagli autorevoli burocrati del ministero dell’Economia e delle Finanze (non dall’avvocato Azzeccagarbugli di Manzoni):
Gli italiani residenti in Paesi extracomunitari dovranno produrre:
a) documentazione originale prodotta dall’autorità consolare del Paese di origine, con traduzione in lingua italiana e asseverazione da parte del prefetto competente per territorio; (qualcuno per caso sa cos’è l’asseverazione, se è una cosa che un prefetto brasiliano (ad esempio) sa cos’è?).

b) documentazione con apposizione dell’Apostille, per i soggetti residenti in Paesi che hanno sottoscritto la Convenzione dell’Aja del 1961 (siamo sicuri che gli emigrati in condizione di indigenza conoscono benissimo l’Apostille );

c) documentazione validamente formata dal Paese di residenza, ai sensi della normativa ivi vigente, tradotta in italiano e asseverata, come conforme all’originale, dal consolato italiano (di nuovo la tanto amata asseverazione).

C’è solo da stupirsi che in tutta questa documentazione richiesta non siano inclusi i famosi capponi per l’avvocato Azzeccagarbugli. Ma chissà che quei capponi non siano già stati donati ai menzionati parlamentari felici del risultato ottenuto e quindi meritevoli di un premio per il loro duro lavoro di lobbying svolto.

Articolo pubblicato nell' ottobre 2007

mercoledì 17 dicembre 2014

Sconti Esselunga, chi ci capisce niente?

Tiramisu' Dessert Bonta' Divina: sconto di 0,80 Euro su 1 solo pezzo;

Maxi Duo Fruttolo Nestle' Sconto di 1 euro su un solo pezzo;

Pasta Barilla sconto di 0,25 euro su un solo pezzo.

Ma che significa? Ci capite qualcosa voi miei cari lettori?

Benvenuti nel mondo delle promozioni natalizie, degli sconti, dei buoni premio. Sembra di essere davanti al baraccone di Mangiafuoco dove lo strillone attira i passanti per invogliarli ad entrare nel telone dello spettacolo.
Tutte le principali catene dei supermercati, ipermercati e tutto ciò' che comporta la gastanca sfrenata (spendere, spendere e spandere) stanno usando tutte le maniere possibili per sottrarci i pochi soldi che abbiamo per Natale.

Ma oggi voglio raccontarvi le promozioni della Esselunga che sembrano essere state studiate per indovini o per geni della matematica. Si' perché' quando si legge l'opuscolo distribuito al supermercato sfido chiunque a dire che sia stato scritto per un vecchino che va a fare compere o per una massaia con fretta di tornare a casa.
Perche'?
Beh per varie ragioni. In primo luogo la copertina e' ammaliante: monete che tornano in una specie di borsetta carta Fidaty quasi che vai a spendere al supermercato e torni con più' soldi di quando sei andato. Poi lo strillone che ha scritto l copertina dice che "qui trovi sconti per oltre 130 euro".

Complimenti maghi del marketing di Esselunga ma che cosa significa concretamente?

Mi fiondo ad aprire l'opuscolo nella segreta speranza di trovare i 130 euro che mi riempiranno la tasca. Invece ci trovo un linguaggio incomprensibile.
Perché'? Perché' i magici sconti solo in realtà' un percorso ad ostacoli incomprensibile che sembra il gioco dell' Oca. Più' vai avanti e più' torni alla base. Finisci l'opuscolo e hai l'impressione di non aver capito niente. E allora vediamolo quest' opuscolo.

In primo luogo tutt questi "magici" sconti sono solo per coloro che hanno la carta Fidaty. Fare la carta comporta un tempo e quindi se vai all' Esselunga senza di essa scordati degli sconti. Puoi farla li' ma devi aspettare che l'addetto sia libero, il che non e' sempre vero in questi giorni di feste.

Ma la cosa più' intrigante dello "spettacolo di Mangiafuoco" e' l'interno dell'opuscolo. Perché'?
In primo luogo devi vedere se sullo scaffale c'e' il cartellino rosso o quello azzurro. Il rosso ti da lo sconto su un pezzo e l'azzurro su un numero di pezzi definito.
Quindi se sono attratto e con la bava alla bocca per la magica promozione devo sempre ricordarti che se c'e' il rosso posso prendere solo un prodotto con lo sconto e non di più'.
Fregatura? Aspetta non hai ancora finito mio caro lettore.
Nell'opuscolo ci sono i magici sconti, allettanti come non mai. Il problema e' che, eccetto l'ultima pagina per le cose elettroniche non ci sono i prezzi.
Quindi sai quanto non pagherai in più' ma non sai quanto paghi in totale. Che significa? Significa che se voglio comprare il Tiramisu' so lo sconto ma non il prezzo.
E allora mi chiedo: perché' mai in sana coscienza dovrei correre all'auto per andare al supermercato per approfittare di questi magici sconti se poi non so il prezzo dei prodotti?

Senza prezzi l'intero opuscolo non ha senso. Dire che ho grandi sconti senza sapere il prezzo e' inutile. Senza una comparazione per capire se lo sconto e' del 30, 20 10 o 5% devo credere nella buona fede dell' Esselunga per pensare che sto facendo un affarone.

E di questi tempi di crisi nera voi ci credete miei cari lettori?

lunedì 8 dicembre 2014

Natale, dai i soldi alla Santa Chiesa ma che l'offerta sia generosa per l'amor di Dio

"Chiedo alle catechiste e ai ragazzi del catechismo di prendere, nel giorno deliro catechismo, i salvadanai per raccogliere le nostre offerte in questo Avvento e Natale… per i bambini che sperimentano la povertà'".
" ACQUISTATE E DIFFONDETE il nostro Calendario. Chi lo acquista aiuta le nostre Chiese. Grazie (Sappiate che per la stampa ci e' costato 5 euro a copia: speriamo in una offerta un po' più' generosa)." Praticamente sgancia per lo meno 10 euro.

Ma chi e' che scrive tutte queste cose? Che chiede di rompere i salvadanai dei bimbi per Natale? (per aiutare altri bambini, e' ovvio). Che chiede offerte, ma per favore che siano per lo meno di più' di 5 euro, generose e' Natale?
E' la Santa romana Chiusa. Alla faccia della povertà' francescana richiesta dal Papa.
Devo dire che questo Papa ha rotto con la tradizione capitalista della chiesa, che arrivava a chiedere cifre esorbitanti per cose dovute.

A Salvador de Bahia in alcune chiese si chiedeva per un battesimo un "offerta" di quasi 150 reais 3 anni fa ( più' di 50 euro). Oggi costerà' quasi il doppio.

Ricordo che quando portai una donazione di più' di 150 kili di vestiti alla chiesa a salvador il santo padre che ricevette i vestiti mi chiese: "Proxima vez pode ser em specie?" (Prossima volta può' portare soldi? in italiano.

Alla faccia della frugalità' pensai. a rio de Janeiro e' risaputo che nella Chiesa di vertice si mangiano solo aragoste fresche perché' le altre vengono buttate via, non sono all'altezza dei santi palati della porpora.

Ma ci sono anche tante persone che dedicano la loro vita ai poveri veramente come "Frei Damiao" che fino ad oltre 90 anni andava sin dalle 4 del mattino nelle strade per aiutare i poveri. Quando mori' ci furono 3 giorni di lutto in Brasile. Persone sante che per quello che fanno meritano di essere ricordati sempre come esempi da tutti noi.

Ma allora come si spiega questo atteggiamento capitalista da un lato insieme a quello santo dall'altro lato?

E' una contraddizione dei nostri tempi di questa nostra Chiesa.

Quello che dice il vangelo e' santo ma purtroppo non e' applicato spesso.

Morale della favola. Il salvadanaio dei miei bimbi non lo faccio rompere mi dispiace. Preferisco dare personalmente le donazioni ai bimbi poveri quando posso. E le offerte generose alla santa romana Chiesa? Tanto amore per il Natale ma niente donazione "em specie" sento muito (mi dispiace)..

domenica 7 dicembre 2014

Promozioni di Natale? Tutto a me niente a te Tie'

Supermercato Pao de Acucar Rio de Janeiro, Brasile. Per Natale acqua Minalba a 80 centesimi di real (meno de 28 centesimi di euro) la bottiglia. Prezzo normale quasi 3 reais.
Due persone magre , senza maglietta con due carrelli pienissimi comprano centinaia di bottiglie in blocchi di 6.

Carrefour, Lucca, Italia. Promozione di pandoro Melegatti. Per Natale pandoro Melegatti a 2 euro (prezzo normale il giorno prima 5 euro).
Due uomini dall'enorme pancione comprano die carrelli pieni di pandoro Melegatti.
Ma che succede a Natale da scatenare questi acquisti clamorosi?

Benvenuti nel mondo dell'accaparramento selvaggio, dove in diverse parti del mondo ma con lo stesso comportamento persone magrissime o dall'enorme pancia si fiondano nei supermercati e nei negozi per comprare tutto ma proprio tutto senza pietà'.
I bimbi che corrono al supermercato per comprare il pandoro o l'acqua rimangono con un palmo di naso. L' arroganza spietata degli accaparratori e' uno schiaffo in faccia alla miseria. Ma perché' questo succede?
E' evidente.

Le persone comprano nei posti il cui prezzo e' basso per poi rivendere la stessa merce nei propri negozi al doppio o triplo del prezzo. Una pratica preistorica che ancora accade tanto nei paesi ricchi quanto in quelli meno ricchi.
Ma come ovviare a questa pratica? Semplice. Praticare il blocco delle compere al massimo a 3 unita'. Così' gli spietati accaparratori non potrebbero più' continuare questo comportamento egoista.

Così' i bimbi potrebbero comprare felici anche quando non hanno accesso ad alcuni prodotti.

Perché' non accade? Perché' i supermercati vogliono la ressa ma poi sono impreparati alla stessa. E quindi gli speculatori ne approfittano.
Attenti perciò' alla prossima promozione di Natale.
Prima di correre e soffocare nella folla che spinge per comprare a prezzi bassi verificate se ci sono limiti di unita' che si possono comperare. Se ce ne sono andate tranquilli. Se non ce ne sono o andate presto o e' inutile.
Os barrigudos o os de chinelos e sem camisa (pancioni o senza maglietta) arriveranno prima di voi e buonanotte. Con buona pace delle promozioni incubo di natale.

Italiani dimenticati di Salvador de Bahia

Sapevate che ci sono italiani in condizione di estrema indigenza, specialmente in America Latina ed in Brasile?

Sapevate che a Salvador de Bahia alcuni italiani ed oriundi fanno più di due-tre km a piedi per andare a lavorare la mattina e lo stesso al ritorno? Perché? L’autobus costa 2 reais, poco meno di un euro, che per 20 giornate lavorative al mese corrisponde ad 80 reais ecioè al 21% del salario mínimo (380 reais).

La loro sfortuna è che quest’anno, a causa delle mutazioni climatiche, le pioggie a Salvador sono state piuttosto intense per tutto l’anno e non pochi connazionali, costretti a camminare per chilomentri sotto la pioggia, si sono seriamente ammalati e non hanno quindi nemmeno potuto lavorare per garantire il loro misero salario alle proprie famiglie.

Le condizioni di miseria di alcuni nostri connazionali sono tali da costringerli a vivere nelle invasioni (come si chiamano le favelas di Salvador de Bahia) in situazioni da rabbrividire, dove piogge piuttosto forti causano frequentemente frane e morti.

E l’Italia che fa per questi sfortunati connazionali che sembrano essere dimenticati dalla buona sorte?
Beh, per la verità non ha trovato spazio, nella recente finanziaria 2007, nemmeno uno stanziamento misero che permettesse a questi nostri sfortunati connazionali di ricevere 123 euro al mese, uma somma così irrisoria che persino in Brasile non muterebbe quasi in niente la loro vita.

Ma com’è possibile, visto che per la prima volta nella storia italiana ci sono parlamentari ítalo-brasiliani nel Parlamento?

I lamenti della comunità ítalo-brasiliana sono davvero singolari, dal momento che i leader della protesta appartengono alla maggioranza che governa l’Italia, e quindi dovrebbero avere um canale privilegiato con il governo. Delle due l’una: o non sono ascoltati dalla propria maggioranza (e quindi non valgono molto) o non si fanno ascoltare (e quindi dicono ai propri elettori cose diverse da ciò che fanno).

Tuttavia, se notiamo ad esempio l’iniziativa di Italia Lavoro in Brasile, con uno stanziamento di ben 6 milioni di euro che, come precedentemente descritto, beneficia esclusivamente la camera di commercio di São Paolo, vediamo che:

1) non è vero (come autorevoli rappresentanti del governo affermano) che non ci sono i soldi, visto che sono stati trovati per la discutibilissima iniziativa a favore della camera di commercio di São Paolo;
2) i rappresentanti ítalo-brasiliani riescono davvero a produrre risultati (come la menzionata iniziativa) anche se non a beneficio degli ítalo-brasiliani ma a quello delle istituzioni per cui operano.

Ci sono istituzioni a favore degli italiani all’estero basate a Salvador de Bahia che tentano di aiutare questi nostri connazionali, ma il locale consolato onorario, con la sua burocrazia, è un ostacolo in più per risolvere i problemi.
“La Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell'uomo, sia come singolo sia nelle formazioni sociali ove si svolge la sua personalità, e richiede l'adempimento dei doveri inderogabili di solidarietà politica, economica e sociale.” E’ l’art. 2 della costituzione italiana, ma per gli italiani di Bahia è lettera morta.

I doveri inderogabili di solidarietà politica, economica e sociale non esistono per Giovanni e Stefano, italiani di Bahia che anche oggi affronteranno la pioggia torrenziale a piedi, mentre a São Paolo la Camera di Commercio continua in un progetto dispendioso e senza risultati concreti per gli italiani del Brasile.

Pubblicato il 17 Settembre 2007