Asmara, Eritrea 1948. Il caldo era asfissiante. In via Armando Diaz, nella stanza presa in affitto all'interno di un cortile nel quartiere di Gaggiret, proprio di fronte alle officine ufficiali dell'Alfa Romeo automobili, i cinque ragazzini del terzo anno di Ragioneria si sentivano dei piccoli carbonari. Ugo Rizza, Ugo Macaluso, Giovanni Cinnirella, Sergio Casabona ed Eduardo (Edo nome di Battaglia) Pollastri, pur con caratteri ed estrazione sociale cosi’ diversi, avevano uma cosa che li accomunava tutti: l’amore per il fascismo e l’MSI.
Giovanni Cinnirella, uno dei leader del gruppo, racconta: “In quegl'anni in Eritrea fare politica di destra era reato per le leggi dell'inglese occupante, in Asmara ufficialmente operavano il PCI e la DC, unici partiti autorizzati, con appropriate sedi ed adepti, ad operare alla luce del sole. Per contro a chi aveva le nostre idee mancava lo spazio per esprimerle o almeno dibatterle. Noi 5 ci scambiavamo opinioni o notizie in classe oppure qualche volta in casa di Pollastri, la cui famiglia era molto tollerante alla nostra invasione.”
“Una mattina in classe Pollastri arrivò con la grande novità, era l'ora di costituire la frangia giovanile del MSI, il pomeriggio precedente era stato convocato dal Comm. Torriani e dall'ing Checchi ed invitato ad operare perché si costituisse un partito segreto che avrebbe potuto un giorno operare alla luce del sole tenendo conto che l'Italia non aveva perso le speranze di tornare in Eritrea anche se solo come amministratrice fiduciaria per alcuni anni.”
Fu quindi deciso di affittare il famoso appartamento di Via Diaz in cui si accedeva “dopo aver attraversato il buio cortile uno alla volta”, con vicine “donne dedite alla prostituzione”.
Uno degli eventi del circolo fu il duro picchetto fuori della scuola, l'Istituto Vittorio Bottego, in puro stile fascista. Di nuovo Cinnirella “dopo una breve consultazione tra noi organizzammo uno sciopero generale, il primo in tutta la storia delle scuole italiane in Eritrea. Bloccando i cancelli e coadiuvati da alcuni alunni della classe superiore alla nostra, impedimmo l'ingresso nelle aule. Un certo De Beni e il nostro Pollastri arringarono gli studenti spiegando loro il perché ed il percome di quel gesto.”
Il camerata Edo era tra i piu’ accesi leader del gruppo neofascista.
Silvano Narrante, sempre del circolo Visintini, racconta: “Ai ricordi circa lo sciopero e relativa manifestazione studentesca di protesta in seguito al famigerato accordo "Bevin-Sforza" dove l'Italia rinunciava a tutti i diritti e a tutte le pretese sulle ex colonie, ricordo anche le manifestazioni e baruffe contro gli Inglesi quando si doveva decidere sulla sorte di Trieste che purtroppo, ci costò la cessione dell'Istria al Maresciallo Tito.
In un periodo in cui gli Italiani erano scarsamente rappresentati e difesi dalle autorità Italiane, ormai latitanti, grazie al nostro Gruppo Giovanile, rimase intatto, in tutti noi, quello di spirito di Italianità”.
Ugo Rizza, um’ altro asmarino doc, racconta: “I protagonisti” del Visentini “sono stati moltissimi giovani ed alcuni voglio ricordarli : Il sottoscritto Ugo Rizza, Gianfranco Spadoni, Edo Pollastri, Gianni Cinnirella, Piero Tinghino, Pippo Boscarino, Luigi Ertola, Demetrio Patzimas.”
“Nei primi mesi del 1950 si concretizzò l'idea di trasformare il partito segreto in un circolo per giovani. Fu così che venne fondato il circolo giovanile Mario Visintini, l'eroe incontrastato dei cieli di Asmara, e venne aperta una sede in Viale Garibaldi a fianco del Bowling.” racconta ancora Cinnirella.
Tuttavia, lo stesso Cinnirella racconta: “Il Visintini è nato segreto e con una precisa linea politica nel 1948. Il Visintini che conoscono tutti è nato il 30 Maggio 1951 apolitico e aperto a tutti: a conti fatti almeno un migliaio di ragazzi asmarini lo ha frequentato. “
Infine, “nel 1957 a causa dei numerosi rimpatri e dell'età non più giovanile dei fondatori, le file dei soci si assottigliarono tanto da giungere alla conclusione di quella bella avventura. Il circolo fu chiuso e i preziosi cimeli, elica, gagliardetto, libri, verbali, furono consegnati al consolato italiano di Asmara”.
Il gruppo si disperse ma l’amore non e’ mãi terminato. Il 25 febbraio 2005 Gianluca Pollastri un asmarino DOC dall’ Eurocenter di Rio de Janeiro (Brasile) manda il suo messaggio agli ex del circolo: “A tutti i miei amici un abbraccio dal Brasile”.
Ma cosa succede a Edo, il brillante ragioniere di Asmara? Eduardo Pollastri diviene um brillante commercialista di Asmara, e, come recita il próprio site, “titolare per la cattedra di Ragioneria e di Economia Aziendale presso l’Università degli Studi di Asmara (Eritrea), e Presidente della Cooperativa Agricola di Agordat (sino al 1970), ente che raggruppa 54 aziende agricole operanti nel bassopiano occidentale dell’Eritrea”.
Heile Selassiè, il dittatore etíope, era famoso per intrattenere buoni rapporti com gli italiani in Eritrea per controbilanciare l’ingerenza degli inglesi.
Nel 1974 Heile Selassiè venne rovesciato da una giunta militare e Pollastri e’ costretto a cambiare aria.
Sceglie il Brasile, Sudamerica, Sao Paolo. E si lega súbito ad um gruppo finanziario importantíssimo in Itália, anche se abbastanza segreto, la Findim della famiglia Fossati.
Come citato nel sito di Pollastri ”L'attività professionale in Brasile inizia nel settembre del 1975 nella qualità di rappresentante del Gruppo Finanziario Italiano FINDIM (FINDIM - Finanziaria Industriale Immobiliare Mobiliare S.p.A) holding di varie imprese industriali alimentari tra le quali di maggior rilievo la STAR S.p.A (Italia) e la Starlux (Spagna).”
Findim è una società lussemburghese con una filiale a Massagno, in Svizzera. La Findim è la Holding che comprende realtà industriali, immobiliari, finanziarie e agricole Le Societa’ del Gruppo sono dislocate in Italia, Svizzera, Spagna, Francia, Stati Uniti, Argentina e Brasile.
L’amministratore delegato della Findim, il signor Marco Fossati, e’ per certi versi uma persona misteriosa. Risiede in Brasile, ma non si sa dove, ne’ c’e’ uma sua fotografia pubblicata. Eppure e’ il capo della seconda finanziaria italiana, com partecipazioni in Telecom Itália e in importanti banche. Molto legato allá cosiddetta finanza cattolica che fa capo allá Banca Intesa di Bazoli, allo stesso gruppo político del presidente Prodi.
La Findim gioca um ruolo decisivo in tutte lê piu’ importanti manovri finanziarie italiane, specialmente dopo la vendita del gruppo alimentare Star ad um gruppo spagnolo. La Findim Group, infatti, è la seconda finanziaria più ricca d'Italia e dispone di una liquidità stimata a circa 2 miliardi di euro, dopo la cessione dei 3 stabilimenti Star.
La Findim há uma filiale in Brasile, la Findim do Brasil, di cui il senatore Pollastri e’ ancora l’amministratore. Il 16 maggio 2007 la giunta delle elezioni e delle immunita’parlamentari del Senato há determinato la compatibilità della carica di senatore com quella di amministratore della Findim.
Pollastri e’ quindi l’uomo della findim e di questo potentíssimo gruppo finanziario in parlamento, molto vicino al presidente del consiglio Prodi.
La nota vicenda Giai- Pollastri, con i dubbi sorti su chi abbia vinto lê elezioni, dimostra solo che um outsider come Pollastri e’ riuscito ad essere eletto in uma situazione quase impossibile. L’inversione dei voti nella sezione di Caracas, che há avvantaggiato Pollastri, pur essendo chiara e citata anche in resoconti del senato, non e’ stata suffciente a mutare il risultato a favore di Pollastri per 70 voti.
Lê cariche di Pollastri alla associazione di câmera di commercio di são Paolo rendono sicuramente onore al nostro connazionale. Um po’ meno la vicenda di Itália Lavoro com i fondi sulla creazione del database delle imprese della Câmera di são Paolo com i soldi per gli italiani all’estero.
Pollastri há recentemente affermato, quasi con nostalgia “L’Etiopia ai tempi di Mussolini veniva definita il granaio dell’Italia” durante l’audizione alla commissione Esteri ed emigrazione del Senato della viceministro Patrizia Sentinelli nel marzo di quest’anno.
Pollastri e’ diventato um perno decisivo di appoggio del governo Prodi al senato. Ironia della sorte che um ex-missino legatissimo ad un potentissimo gruppo finanziario e’ l’uomo decisivo per questo governo di centro-sinistra.
Pubblicato il 19 Dicembre 2007
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