giovedì 22 settembre 2011

Brics aiutare l’Italia e l’Europa? Ma mi faccia il piacere

“Caro Max questa storia che i Brics aiutano l’Europa e l’Italia e’cosi’ buffa da apparire uno scherzo. La cosa peggiore e’ che c’e qualcuno in Italia che ci crede”.
Chi mi siede davanti sembra avere visto tutto anche se non si sa mai nella vita. Qui nel centro finanziario di são Paolo, Brasile, le cose di finanza internazionale sono viste senza le illusioni e la poesia (o ipocrisia) che c’e’ in Europa. E il mio amico, consultore italo-brasiliano internazionale mi racconta il punto di vista dei Brics senza i “fru-fru” europei.

“Ma diciamoci la verita’” dice il mio amico “chi sono i Brics? Brasile, Cina, India, Russia e Sud Africa’.
La Cina, il vero potere finanziario del mondo oggi non ha la minima intenzione di aiutare l’Europa se non ad um prezzo politico molto alto. Chi spera nell’aiuto cinese gratis o per entrare in qualche organizzazione internazionale si illude. I cinesi sono perfettamente consci del proprio potere e ad esempio in Africa ed america Latina lo stanno usando senza alcuna leggerenza per questioni ecologiche o economiche. Puro sfruttamento delle risorse produttive ad un prezzo basso, bassissimo. Prendere o lasciare.

Poi viene l’India che ancora non e’ uscita completamente dalla fase di consolidamento del suo potere economico. E’ presumibile attendersi che l’India vorra’ strutturarsi di piu’ e meglio. E aiutera’ solo quei paesi che sono contrari al Pakistan, nemico storico. Per la verita’ l’ Europa e’ indifferente su questo punto ma l’India e’ um paese com mille culture difficile da mettere insieme. Morale della favola: difficile attendersi posizioni “aggressive” come aiuti finanziari all’ Europa dall’ India.

Poi viene la Russia. Qui la corruzione e’ incredibile. La gestione della cosa pubblica anche. E’ difficile che in questo scenario la russia, potenza decaduta, dia soldi all’ Europa, visto che l’Est europeo risente della crisi come i paesi europei.

Il Sud Africa? Paese giovane, pieno di contraddizioni, com uma poverta’ enorme. E’ difficile pensare che aiuti la ricca europa e non se’ stesso.

E poi infine viene il Brasile. E qui la cosa divente veramente buffa. Pensare che il Brasile aiuti l’ Europa. E’ piada (cosa ridicola)? In Brasile c’e’ sempre la mentalita’ di arrichirsi a spese dello straniero non il contrario. Per la verita’ le cose sono cambiate e molto.
Il Brasile e’ oggi uma democarzia ricca, molto ricca. Ma il problema e’ la mentalita’ che e’ quella del povero. In Brasile anche um ricco cerca sempre di avere uno sconto, di evitare di pagare, di piangere miseria. I ricchi, a dirla loro, sono poveri. Per questo lo straniero e’ sempre visto come um milionario. Tutto e’ dovuto ad um semplice fatto: l’educazione. L’educazione dei brasiliani e’ molto spesso demandata ai poveri. Perche’? Perche’ le baba’ (le nursey o babysitter) sono molto spesso donne povere, molto povere e sottopagate. Questo e’ vero anche nei casi in cui i bambini da accudire sono ricchi. Di conseguenza la cultura con cui il bambino brasiliano nasce e cresce e’ quella dei poveri del Brasile. E’ per questo che i ricchi non donano mai niente, non aiutano nessuno in questo paese disuguale. Perche’ il loro modo di pensare e’ dei poveri, che non hanno niente e niente possono dare.
E tu pensi che com questa mentalita’ il Brasile aiuterebbe l’ Europa?
Ma mi faccia il piacere direbbe Toto’”.
Max Bono