“Vai tomar no c.. vagabundo discarado” (Vaff. Vagabondo schifoso in italiano) grida la vecchia del
secondo piano. Le sue grida si sentono in tutto il palazzo.
Nessuno sembra farci caso. Le grida della vecchia si alzano al cielo come una litania tutte le notti e le mattine.
“A velha esta' doida” La vecchia e' pazza. mi dice senza curarsene un vicino.
E in effetti la vecchia non sembra pericolosa. I pericoli sono ben altri a Salvador de Bahia.
Ma cosa e' successo a questa bellissima citta', capitale storica del Brasile?
Sembra che persino gli spiriti del candomble' si sono stancati.
La citta' e' in preda alla paura.
E' fuori controllo.
E le grida di una vecchia pazza non mettono paura.
Cio' che mette veramente paura e' il bollettino di guerra dei morti ammazzati, anche innocenti, dei
sequestri lampo, della violenza in crescita.
No non era questa la mia Salvador, All'inizio del millennio ero venuto a stabilirmi qui perche' volevo
una vita nuova. La citta' era povera. Ma bella, bellissima. Non parlo solo delle bellezze naturali.
Ma lo spirito delle persone. Ricchi e poveri erano tutti mischiati in quel miscuglio culturale che era
Salvador.
Tutti erano uguali. O quasi.
Nel senso che culturalmente lo erano. Anche se ovviamente le differenze di disponibilita' finanziarie erano enormi.
Ma questo non influiva sullo spirito delle persone.
Era facile fermarsi a parlare per ore con le persone del piu' e del meno. E la violenza c'era ma non era esagerata come a Rio.
Lo spirito di citta; a misura d'uoo nonostante I 3 milioni di abitanti si era mantenuto.
Differente da Rio dove la violenza urbana stava nutrendo nelle persone uno spirito di paranoia.
Potevi essere ucciso in qualunque momento. Ricco o povero. Non c'era grande differenza.
Le persone vivevano consapevoli di cio'.
A Salvador no. A salvador si viveva con poco. Non si viveva agiatamente. Ma si viveva bene. Non
erano le comodita' che facevano la differenza. Era lo spirito delle persone. Rilassato al massimo.
La bomba sociale delle violente dieguaglianze era disinnescata dallo spirito allegre e egualitario delle persone.
Era una citta' unica. Si poteva camminare a qualsiasi ora nel quartiere di Barra ad esempio
senza problemi. Le strade erano illuminate. Le persone erano nelle strade fino a tarda ora. Molto spesso a piedi.
Forse era questa la magia e il mistero di Bahia.
Molto tempo e' passato da allora.
E oggi tutto e' cambiato.
Le strade sono buie. Le poche persone in strada camminano di fretta la notte. Molti locali notturni sono falliti e chiusi. I poveri non sono piu' a ciondolare nelle strade.
“O dinheiro acabou meu irmao” I soldi sono finiti fratello mio, si dice qui.
La crisi economica e' fortissima. E ha cambiato Salvador e la gente di qua. Non c'e' piu' tempo per
parlare nelle strade. Bisogna guadagnare perche' I soldi sono pochi, molto pochi.
Ma non c'e' lavoro. Bisogna guadagnare a tutti I costi. La criminalita' e' cresciuta a dismisura. Tutti
quelli che possono vanno in auto, specie la notte.
Le strade sono deserte la notte. La gente ha paura. E la paranoia e' arrivata anche qui come a Rio de Janeiro. I prezzi sono andati alle stelle.
E la differenza tra ricchi e poveri e' diventata abissale. Nello shopping Barra I prezzi sono due-tre volte quelli italiani. Ma I ricchi pagano.
Ci sono uomini della security dappertutto.
Gli stranieri, con in testa gli italiani sono spariti.
I costi enormi, la fine dell'atmosfera bohema, la criminalita' fortissima. Tutto ha contribuito al
mutamento.
E la bomba sociale, disinnescata nel passato, e' esplosa dovuto alla crisi di un paese, Il Brasile, senza direzione, senza guida, senza speranza.
Ognuno per se e Dio per tutti.
La gente e' sospettosa a Salvador. E I poveri sono pronti a tutto per guadagnare qualche real. Tanto lo sanno che non hanno speranza di crescere. Ne' gliene importa. Pensano solo a sopravvivere oggi.
Domani e' troppo lontano. Al domani ci penseranno domani.
E' la fine di un sogno, del sogno della civilta' egualitaria. I soldi dominano anche qua e tantissimo.
Salvador de Bahia, la splendida citta' della Bahia di Todos os Santos “e' entregue a ninguem” come dicono gli abitanti di Bahia, e' nelle mani di nessuno.
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