Copacabana, Av. Nossa Senhora de Copacabana. Vado a comprare Benegripe, la medicina più' comune per combattere la gripe. 6 reais dice il cassiere. C'e' lo sconto? chiedo io. La persona mi guarda e chiede al capo che dice "Si il 10% visto che ne compri due. Vado via soddisfatto.
Pisa, via del centro. Compro la novalgina che consumo da anni in Brasile. La persona mi chiede:"Ma c'e' l'ha la ricetta?" "No rispondo ma la uso da anni. Lo sguardo si fa intimidatorio ed inquisitorio. "Senza ricetta non si potrebbe" mi dice. Insisto dico che la prendo da anni. Dopo varie suppliche la persona acconsente. Chiedere lo sconto? Ma sei pazzo. Gia' e' un miracolo che me la da'.
Salvador de Bahia. Prendo il taxi da Barra per il centro. "Quant' e'?" chiedo prima al tassista. 30 reais risponde sapendo che sono straniero. "Macche' o 15 o me ne vado" rispondo e lui acconsente.
Lucca. ore 11.30 di sera. Davanti alla stazione ferroviaria non ci sono taxi. Devo andare a piedi fino all'albergo. Mezz'ora a piedi. Nessuna possibilità' di taxi. Nemmeno l'ombra.
Lucca, oggi. Dopo la furiosa protesta dei commercianti per la chiusura di Borgo Giannotti per alcune opere, il giorno dopo e' tutto riaperto. Il potere politico subito ha accolto la richiesta dei commercianti e ha riaperto le strade. Una cosa così' in Brasile non sarebbe mai accaduta.
Ma perché' in Italia accadono cose completamente opposte a quelle che accadono in Brasile?
Due sono le parole che spiegano ciò': corporazioni e concorrenza mio caro lettore.
Anche se il Brasile e' un paese con problemi sociali enormi, li' la concorrenza e' una cosa seria, molto più' seria che in Italia.
La farmacia sottocasa fa la difficile? Vado a quella prossima. Il negozio non i fa lo sconto? Lo pianto in asso e vado da un altro. I taxi sono cari? Negozi e trovi più' economici. Nessun problema, lo sa tanto il consumatore quanto il venditore.
In Italia no. E' tutto cristallizzato. Il potere delle corporazioni e' totale. Avere una licenza di un taxi o di vendita e' un impresa difficile e carissima.
In un parrucchiere per signora in Brasile fanno le unghie, i capelli e rutto ciò' che ti può' fare bella. In Italia solo i capelli.
La vendita di prodotti in Brasile può' essere varia. In Italia no, solo una certa categoria. Chi vende orologi non può' vendere libri, etc.
Perché'? Ma perché' le corporazioni si difendono a denti stretti e nuotano controcorrente. Non c'e' niente da fare. Tutti fanno così' in Italia. Chi perde e' solo il consumatore.
E' per questo che non ci sono investimenti stranieri in Italia. Perché' e' tutto bloccato. Niente va avanti. La mentalità' e' questa.
Ognuno ha un proprio orticello che difende con i denti e con le unghie.
Esempio: provate a camminare per le strade. Non e' possibile, ad eccezione dei centri storici. Potete essere investiti da auto con facilita'.
Gli italiani sono comodamente nelle loro auto e se ne fregano dei pedoni.
Molte persone che investono altri continuano a guidare. Il sistema e' accondiscendente.
Ed e' anche razzista. Vedere il caso del presidente della FIGC Tavecchio per credere. Nessun paese al mondo accetterebbe un razzista al potere. Ma l'Italia finge di ignorare ciò'.
La colpa di tutto? L'Italia e' diventato un paese involuto, che guarda al proprio particolare, "ai propri cunti de li cunti".
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