sabato 11 ottobre 2014

Bahia, terra di perdizione per gli italiani

Salvador de Bahia - "Bahia è uma terra bellissima e meravigliosa, affascina i turisti italiani, e' veramente quello che in passato era Puerto Escondido" si sente dire in giro. Gli italiani di qui , del quartiere Barra e Pelourinho in particolare, sono differenti.

Bahia ha anche storie incredibili da raccontare. Storie di avventure e di perdizione. Storie in cui nell'ombra della notte bellissime mulatte, italiani con um piccolo gruzzolo messo da parte, ragazzi e ragazze bahiane che parlano un perfetto italiano con accento milanese o siciliano, tutti si mischiano nella notte magica del Farol o del Pelourinho. Mi fermo a parlare com um vecchio emigrato di Viterbo proprietario di un ristorante italiano di Barra, Sem Nome (senza nome). Lui era sposato con un figlio in Italia . Dopo essersi separato ha lasciato l' Italia , l'Europa ed è venuto in Brasile. Non come i nostri connazionali del passato, che vivono in condizione di estrema indigenza, in particolare nell'interno dello Stato di Bahia. Persone che vivono come i bahiani, che non hanno soldi per prendere l'autobus e vanno a piedi a lavoro, magari da Boca do Rio (quartiere di Salvador che dista 45 minuti di autobus da Barra), camminando 2 ore per raggiungere il lavoro.
No, il nostro amico è andato a vivere a Bahia com um gruzzolo che gli ha permesso di comprare due appartamenti di fronte al Farol, di quelli che durante la settimana del Natale fino a fine anno si affittano per 2500- 3000 Reais (1000 -1200 Euro) e durante la settimana del carnevale anche per 5000 Reais (più di 1500 Euro).
Il nostro amico di Viterbo racconta: "ne ho visti tanti di italiani qui a Bahia. Vengono qui sembrano impazziti, vanno con prostitute e spendono fortune. Ma le prostitute non sono come in Italia dove ci passi uma notte, quelle di qua lasciano la loro casa, vengono a vivere com te, dicono che ti adorano. E loro, gli italiani, impazziscono di felicità, a loro sembra di essere in paradiso. Tutto si spiega con la sensualità della donna bahiana, una cosa che quasi non esiste più in Italia"

Ma, continua il nostro amico "Bahia può diventare una terra di perdizione. Queste bellissime mulatte (o mulatti per gli uomini in cerca di avventure) ti portano al ristorante e vengono sempre con la sorella, la cugina, etc. Tutte persone che vivono in favelas e che non sono mai state in ristoranti. E l'italiano impietosito paga. Per la verità il profilo del nostro connazionale tipo è particolarmente sorprendente: dirigente di impresa o funzionario pubblico di carriera sui quaranta-cinquanta, sposato com figli, ben realizzato professionalmente".
Ma, racconta il nostro vecchio lupo del mare della vita, tutti hanno un piccolo segreto nascosto a sette chiavi nel próprio cuore: "il desiderio irrefrenabile di vivere una volta di più il tempo che fu, il tempo della gioventù, che molti di loro non hanno mai vissuto".
E allora vengono qui "e le sirene del mare della Bahia li ipnotizzano e li attraggono in maniera irresistibile". Sarà vero? Camminando lungo la spiaggia del porto di Barra mi accorgo che la storia sembra veritiera. "L'euro si sta deprezzando contro il real, bisogna vedere come si comporteranno i tassi di interesse negli Stati Uniti per la quotazione futura". Chi parla in perfetto italiano e in havaianas (pantofole da spiaggia tipicamente brasiliane), in short e maglietta con la pancia che fuoriesce dalla cintura è um simpatico signore di mezz'età che discute animatamente com um'altro italiano. L'altro è un ex-dirigente della Parmalat che ha lasciato tutto per vivere ai tropici. Più avanti vediamo discutere, davanti all'internet cafè, non della Coppa dei Campioni del Milan (tipico argomento di bar italiano), ma di come il governo italiano si comporta per aiutare le comunità italiane all'estero."E' un assurdo", dice uno, "il governo stanzia milioni di euro per gli italiani all'estero e poi il programma di riqualificazione professionale del Ministero del Lavoro sceglie São Paolo come unica città dove avverrà l'applicazione del progetto Italia Lavoro ".
"Occupazione e Sviluppo della Comunità degli Italia ni all'Estero" è una iniziativa che, da un lato cerca di migliorare l'integrazione con il mercato del lavoro italiano, e dall'altro di rinforzare la capacità della comunità degli italiani all'estero.
"Ma São Paolo è una città ricchissima, i veri poveri italiani stanno qui nel Nord Est non nel Sud del Brasile", aggiunge l'altro.
Ed è forse questa l'altra verità di Bahia, terra di perdizione per gli italiani.
Non solo perdizione ludica per quelli che hanno messo il piccolo gruzzolo da parte e poi lo spendono in mulatte e champagne.
Ma perdizione anche per i vecchi emigrati, in condizione di estrema indigenza, che lavorano a salario minimo (380 reais al mese, meno di 150 euro) e sono qui e non a São Paolo, vivendo di stenti in questa terra lontana.
E l' Italia che fa per loro? Mistero di Bahia.
Vuoi sapere di più' sulla Bahia?
Scrivi a freethinking2004@yahoo.com e fai le tue domande

Scritto nel 29 novembre 2007

1 commento:

Unknown ha detto...

ciao. sono curioso di sapere se il vecchio italiano proprietario del bar ristorante che tu parli di questo racconto è lo stesso che ho conosciuto io nel 2004, io sono molto smemorato e poco fisionomista ma non posso mai dimenticare il viso rilassato e sorridente di questo signore. poi ho capito nel tempo il motivo della mia Saudade, il modo di vivere senza stress superfluo.
Andrea