Lo confesso. Sono un pappone.
Secondo la definizione del dizionario italiano pappone e’ colui a cui piace pappare, mangiar bene. E a me piace. E molto.
Anche se per le carenze del bilancio familiare non lo posso fare sempre. Pertanto pur non partecipando alla Conferenza degli italiani nel mondo a Roma non mi sento per niente offeso dalle dichiarazioni del giornale Libero.
E si’ perche’ bisogna riconoscere due cose.
Primo in Italia siamo in democrazia e ciascuno e’ libero di dire stupidaggini, di qualunque tipo. Secondo e ben piu’ importante perche’ la dichiarazione del giornale Libero non e’ isolata contro gli italiani nel mondo.
Libero esprime il sentimento comune che si ha in Italia (ed anche dentro il governo) verso gli italiani all’estero. Papponi, a sbafo. Persone che sanno solo lamentarsi e chiedere soldi all’ Italia. Le comunita’ italiane all’estero sono considerate con fastidio, con antipatia, quasi con disgusto. “Ma cosa vogliono questi? Ma perche’ non spariscono una volta per tutte?” sembra dire il sentimento comune in Italia verso gli italiani all’estero. E Libero che, anche se e’ un grande pappone di sussidi pubblici cerca pur sempre di vendere qualche copia, interpreta questo sentimento italico diffuso. La colpa non e’ di Libero, che scrive solo cio’ che vende. La colpa e’ di questa disinformazione che crea il mito degli italiani all’estero come eterni lamentoni che mangiano a sbafo del governo italiano.
Tuttavia se vediamo alcune recenti inchieste sulla stampa italiana all’estero scopriamo che i papponi tra noi ci sono e tanti. Ma soprattutto che il piu’ grande pappone di tutti, che riceve piu’ dell’ 80% dei sussidi alla stampa italiana all’estero in maniera indiretta con il sistema dei quotidiani teletrasmessi e’ in Italia il gruppo Assopigliatutto-La Repubblica.
Buon pappone questo. E’ pur vero che le briciole che lascia sono pappate da gruppi editoriali locali all’estero che, con qualche eccezione, sono di dubbia fattura o agiscono in maniera illegale.
Tornando in Italia Libero entra nella categoria dei papponi nazionali grazie ai grandi sussidi ricevuti per vendere un giornale di dubbia qualita’.
La colpa di tutto probabilmente e’ dei rappresentanti italiani al Parlamento eletti all’estero, che pappano quasi tutto e ci elargiscono a noi poveri italiani all’estero dichiarazioni tanto gentili quanto ridicole nei contenuti e negli effetti. E che hanno fatto per noi finora? Quasi niente.
Mah, lasciatemi finire di pappare questa pappa al sugo di pomodoro.
Questa, perlomeno, l’ho pagata io. Sono libero io, anche se non pappo sussidi pubblici.
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