“Caro Max sul caso Battisti i nervi sono a fior di pelle” mi dice il mio amico del boteco (bar povero) di Sao Paolo. “Quella email che mi hai mostrato lo dimostra” continua lui. “Da qua fammi leggere” afferma l’altro collega squattrinato del bar. Una cosa e’ in comune ai miei amici del boteco di Sao Paolo: tutti in gamba e senza un soldo. Sembra questo essere il destino di noialtri giornalisti italiani di Sao Paolo. “Ma guarda un po’. Un tipo cosi’ serio che scrive queste cose”.
E non facciamo impazzire di curiosita’ il lettore e leggiamola questa email di un illustre parlamentare italiano ricevuta dal sottoscritto.
“Caro Amico,
un solo commento: perché, nel raccontare quel che fa l'Italia politica, si ostina a non parlare mai del voto unanime della Camera dei Deputati dello scorso 26 febbraio?
A oscurare quella notizia, ci pensano già i giornali, sotto la spinta dei salotti radical-chic di Parigi, e perfino il governo che forse non vuole grane col Brasile o, appunto, coi Francesi (alla Camera è stato il governo a far tardare di diverse settimane la discussione della nostra mozione unitaria).
Ma perché ci si mette pure lei? Non capisce che questo voto chiarissimo e unanime della Camera, che rappresenta al livello piú alto l'intera Nazione secondo la nostra Costituzione, è la prova piú evidente che Battisti NON è un perseguitato politico? Non si rende conto che censurare questa notizia e dare tutte le altre che evidenziano gli errori e le contraddizioni del nostro Governo è un grosso favore alla insopportabile campagna di Battisti, che oscilla fra proclami di innocenza e richieste di perdono?
Evidentemente no, non lo capisce. Oppure fa finta di urlare contro Battisti, ma sotto sotto le sta simpatico. Peccato.
Cordiali saluti,
XY”
“E tu che hai risposto Max?” mi chiede il mio amico con gli occhi infuocati.
“ Caro XY
ammetto di non aver citato nei miei articoli il voto della Camera dei Deputati. Lo faro' in futuro. Mi dispiace che lei pensa che Battisti mi sta simpatico. Le garantisco che prende una gran cantonata.
In ogni caso i miei articoli sono volti a evidenziare le problematiche vere dietro il caso Battisti. Non per voler sminuire l'importanza del voto alla Camera. Mi permetta una piccola domanda a riguardo: se la Camera fosse cosi' unanime riguardo a Battisti perche' non vota qualche misura che veramente possa ottenere la sua estradizione (come rottura delle relazioni diplomatiche con il Brasile, sfiducia verso il ministro degli esteri italiano che evidentemente ha mal gestito l'intera faccenda), etc.?
Penso che se veramente si vuole ottenere l'estradizione di Battisti bisogna votare misure diverse e piu' efficaci. In Brasile la notizia del voto non e' stata presa in considerazione come una grave rottura con l'Italia. Al contrario la percezione qui e' che l'Italia ingoiera' il rospo senza fiatare. E questo tanto da parte del governo che dell'opposizione.
Nel mio piccolo mi limito a descrivere le misure veramente efficaci. Purtroppo so bene che il potere dei parlamentari italiani di questi tempi e' piuttosto limitato e che persino di molti membri del governo.
E' peraltro vero che alcuni suoi colleghi della Camera sono venuti qui in Brasile a spese della Camera per viaggi di efficacia quantomeno dubbia (per non dire spreco di soldi pubblici) con la scusa di risolvere il caso Battisti. Perche' nessuno lo dice alla Camera?
In ogni caso e' cosi' palese che Battisti non e' un perseguitato politico ma solo un volgare criminale che non lo ripeto spesso nei miei articoli.
Saluti
Max”
“Max hai fatto bene non devi essere il megafono di nessuno anche quando si tratta di iniziative meritevoli come quella citata” mi dice uno dal fondo.
Eh si, man mano che la sentenza del caso Battisti si avvicina i nervi sono a fior di pelle.
Ma permettemi di dire una cosa. Se e’ vero che dobbiamo operare nella stessa direzione, e’ altrettanto vero che (non e’ il caso del parlamentare che mi scrive) molti dicono di fare ma pochi veramente fanno qualcosa. Molti sono frustrati. La realta’ e’ che, come ho scritto ad un altro parlamentare, “Al giorno d'oggi (con tutto il rispetto) i parlamentari non sono poi cosi' importanti nella politica italiana.”
Lo scollamento tra rappresentanti eletti e elettori e’ impressionante. Specialmente quelli eletti all’ estero. Il caso Battisti ha drammaticamente messo cio’ in evidenza. Le comunita’ italiane all’estero manifestano sempre di piu’ la loro insofferenza verso la mancanza di attenzione dell’Italia verso di loro. A questo punto e’ bene che cio’ sia messo nella dovuta evidenza. Per evitare che (nel caso degli eletti all’estero) la soluzione presa, forse anche figlia di una frustrazione sul caso Battisti, sia cio’ che sta covando da tempo: eliminare i rappresentanti eletti all’estero.
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