Sunday, 4 September, Marlia Lucca
The line is long. It is 11 in the morning of a slightly leaden September Sunday.
What can push ten people in line outside a shop open on Sunday in Marlia in Lucca?
The question buzzes in my head as I meet three lovely ladies sitting outside the shop talking about their work.
I approach and introduce myself—Max Bono, a foreign journalist. I had been told that here was one of the secrets of the people of Lucca: the famous tordelli, a typical pasta of the Lucca area that I had heard a lot about.
The problem in these cases is that you go to a restaurant, pay an exaggerated amount, and then the tortello can have little originality. That's why I went to this distant place, to see and learn about the true tradition of the tordello made by those who know about it.
The lady who answers tells me that she will show me the place where she makes the tordelli.
Her name is Marta; she is a sunny, cheerful, kind person. We enter the back of the shop where a small family production of tordelli exists.
Everything looks very fresh. And Marta says: “We opened yesterday, and today everyone came to buy our tordelli.” And at this point, I ask her to show us how she does them.
“Very simple, we make the pasta, put the meat or fish inside and fill the tordello. All done here strictly by hand, fresh,” says Marta, smiling.
And I ask you for an example. She shows me the technique and says, "But we are quick to make them," and begins making them one after the other with impressive speed.
Then he shows me the back of the shop with the fridges where the fresh tordelli are waiting to be sold.
You are very dynamic, I say.
And Marta replies: “We are a family business, and we are all women”.
Finally a business run by women, I say.
But what is the secret of your tordelli compared to the one made by the others? I ask her.
Marta looks at me, smiles and says: "I don't know how others do it, I do it as my mother used to prepare it".
And perhaps this is the real secret of Marta's tordelli.
A family business rooted in traditions but managed with cheerfulness and simplicity which are the secret of good cooking.
Nowadays these things are forgotten but here at Marta's the food of the past returns.
And then you have to eat the tortelli with the sauce made by us, a sauce made with wisdom says Marta.
I know you are thinking my reader: “You made my mouth water talking about these tordelli. But are they outstanding?”
Well, as a food journalist, I'll tell you one thing: these tordelli with Marta's sauce are not good. They are not like the ones you find in supermarkets.
They are divine. Once you eat them, you never forget them.
They are a mixture of knowledge of the past joy of the present optimism of the future.
They put you at peace with yourself.
Thank you Donna Marta for revealing one of Lucca's secrets to me.
Un segreto di Lucca? I tordelli di donna Marta
Domenica 4 settembre, Marlia Lucca
La fila e’ lunga. Sono le 11 del mattino di una domenica settembrina un po’ plumbea.
Cosa puo’ spingere 10 persone in fila fuori di un negozio aperto la domenica a Maria in provincia di Lucca?
La domanda mi ronza in testa mentre incontro tre simpatiche signore sedute a discorrere del proprio lavoro fuori il negozio.
Mi avvicino e mi presento.Max Bono giornalista straniero. Mi avevano detto che qui si trovava uno dei segreti del popolo lucchese: i famosi tordelli, una pasta tipica della lucchesia di cui avevo sentito parlare molto.
Il problema in questi casi e’ che vai in uno ristorante, paghi una cifra esagerata e poi di originale il tortello puo’ avere poco. Per questo mi sono spinto in questo posto lontano, per vedere e conoscere la vera tradizione del tordello fatto da chi se ne intende.
La signora che mi risponde mi dice che mi mostrera’ il luogo dove fa i tordelli.
Si chiama Marta, e’ una persona solare, allegra, gentile. Entriamo nel retro del negozio dove c’e’ una piccola produzione familiare dei tordelli.
Tutto sembra molto fresco. E Marta dice: “Abbiamo aperto ieri e oggi sono venuti tutti a comprare i nostri tordelli.” E a questo punto le chiedo di mostrarci come li fa.
“Molto semplice facciamo la pasta, poi mettiamo la carne o il pesce dentro e riempiamo il tordello. Tutto fatto qui rigorosamente a mano, fresco.” dice Marta sorridendo.
E io le chiedo un esempio. Lei mi mostra la tecnica e mi dice” Ma noi siamo svelte a farli” e comincia a farne uno dopo l’altro con una rapidita’ impressionante.
Poi mi mostra il retro del negozio con i frigoriferi dove i tordelli freschi sono messi in attesa di essere venduti.
Siete molto dinamica dico.
E Marta risponde: “Siamo un impresa familiare e siamo tutte donne”.
Finalmente un impresa gestita da donne, dico.
Ma qual’e’ il segreto del vostro tordello rispetto a quello fatto dagli altri? le chiedo.
Marta mi guarda, sorride e dice: “non so come lo fanno gli altri io lo faccio come lo preparava la mia mamma”.
E forse e’ questo il vero segreto dei tordelli di Marta.
Un impresa familiare radicata nelle tradizioni, ma gestita con allegria e semplicita’ che sono il segreto della buona cucina.
Oggigiorno queste cose sono dimenticate ma qui da Marta il cibo del passato ritorna.
E poi bisogna mangiare i tortelli con il sugo fatto da noi, un sugo fatto con sapienza dice Marta.
So che stai pensando mio lettore: “Mi hai fatto venire l’acquolina in bocca parlando di questi tordelli. Ma sono veramente buoni?”
Beh da food journalist quale sono ti diro una cosa: questi tordelli con il sugo di Marta non sono buoni. Non sono come quelli che trovo nei supermercati.
Sono divini. Una volta mangiati non te li scordi piu’.
Sono un misto di sapienza del passato allegria del presente ottimismo del futuro.
Ti mettono in pace con te stesso.
Grazie donna Marta di avermi svelato uno dei segreti di Lucca.
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