4 marzo 2016. San Paolo Brasile. Luiz Inácio Lula da Silva, ex-presidente e l’uomo piu’ famoso della storia del Brasile viene prelevato a forza alle 6 del mattino e portato al tribunale per deporre per una caso di tangenti della Petrobras, l’impresa piu’ importante del Brasile. E’ il crollo di un mito. L’uomo piu’ potente del Brasile umiliato davanti a tutto il paese. Nessuno e’ al di sopra della legge piu’ nel Brasile, ne’ Lula ne’ il suo partito di governo il PT.
4 marzo 2016. Roma, Italia. L’ISTAT, l’istituto di statistica ufficiale italiano, corregge il dato di crescita del PIL italiano nel 2015. Il dato vero e’ +0,6% e non 0,8% come annunciato dal governo Renzi solo 3 giorni prima. Si tratta solo dell’ultimo atto di una serie di errori di un governo che di fatto non dice la verita’ sulla realta’ italiana.
Da quasi 5 anni di fatto l’Italia e’ in recessione e il partito che ha governo l’Italia per questo periodo e’ di fatto un partito unico, una coalizione destra-sinistra che ha espresso vari elementi (Monti, Letta, Renzi). E’ vero che anche il governo precedente quello Berlusconi aveva avuto una crisi economica senza eguali.
Ma i dati ISTAT mostrano una volta di piu’ un fatto: Il governo viene umiliato da un suo stesso organo. Nessuno e’ al di sopra della verita’, nemmeno il partito al potere.
Ma cosa succede? Due paesi, due realta’ diverse in due estremi del mondo. Ma una cosa li accomuna. Due paesi alla deriva.
Due paesi dove i politici dominanti hanno abbandonato il paese per interessarsi esclusivamente di prendere incarichi di potere. Di spremere il paese per i propri interessi e di quelli del proprio partito di appartenenza. E di fare alleanze con tutti pur di rimanere al potere.
Ma anche di paesi in cui l’opposizione latita e si comporta in maniera deludente.
Il caso di Quarto ha dimostrato che i 5 stelle non sono immacolati con il coinvolgimento del vice-presidente della Camera di Maio che ha detto che non sapeva, come molti altri hanno fatto in passato.
In Brasile le indagini su Cunha, presidente della camera e acerrimo nemico della presidente Dilma che aveva appoggiato in passato, dimostrano che nessuno e’ immacolato e che chi accusa Dilma ha molto da nascondere. Ma anche il candidato che perse le elezioni in Brasile, Aecio Neves non e’ immacolato.
Alla fine del 2013 la Polizia federale di Espirito Santo, Brasile sudorientale, aveva fermato un elicottero con 4,5 tonnellate di cocaina. Il caso sarebbe andato come un trionfo contro il traffico di droga, se non fosse per il suo coinvolgimento con Aécio Neves.
Il veicolo che si fermò apparteneva a Agropecuaria Limeira, una struttura riconosciuta nei pressi della famiglia Aécio Neves.
Il proprietario dell’elicottero è il deputato Gustavo Perella, che è il figlio del senatore ed ex squadra di calcio Cruzerio, Zezé Perella. Entrambi sono importanti leader dello stato di Minas Gerais e sono alleati politici Neves, ex governatore della stessa regione.
Un candidato al governo del Brasile coinvolto in traffico di droga?
Ma anche in Italia casi come questi non mancano. "Su 315 una cifra tra i 50 e i 70 senatori fa uso di droghe pesanti". Lo ha affermato il presidente dei senatori verdiniani di Ala Lucio Barani.
L'uso delle droghe pesanti a Palazzo Madama avviene "sicuramente anche nei bagni" e i senatori drogati non sono "né di destra né di sinistra: sono solo dei cialtroni capitati in Senato". Accuse politiche? Macche ‘.
Il 25 settembre 2012 il direttore dell'ufficio delle Poste del Senato era stato arrestato dai carabinieri per spaccio di cocaina. L'uomo è considerato il braccio destro di un boss albanese che gestiva un traffico di droga nell'hinterland di Roma, a Sud della capitale. Il 53enne Orlando Ranaldi, di Olevano Romano, avrebbe operato in complicità con un autista Cotral, Alessandro Mele, 36enne, che i carabinieri accusano di un ruolo diretto nello smercio della droga.
Che dire l”Italia e il Brasile sono due paesi allo sbando, alla deriva.
La classe politica, nella migliore delle ipotesi, se ne frega e pensa a prendere a piu’ non posso.
Nella peggiore sniffa e si droga come i peggiori drogati in circolazione.
La domanda e’: Dov’e’ fra’ Girolamo Savoranola da Ferrara che attacca il potere davanti ai loro palazzi, come fece in passato nella Roma papalina in decadenza?
lunedì 7 marzo 2016
mercoledì 27 gennaio 2016
Lucca dove i politici fanno e i locali dormono
Lucca 2014. La città' e' candidata a città' della musica dall' Unesco. Tutti in città' sono eccitati. Ma bisogna promuovere la cosa perché' le concorrenti europee sono forti. Come? Il coniglio dal cilindro e' l'invito ai Club Unesco nel mondo.
La cosa e' organizzata in pompa magna. Le cose più' belle della città' saranno mostrate in 3-4 giorni ai rappresentanti mondiali dei club Unesco invitati a Lucca.
Un idea magnifica. Decine di migliaia i di euro sono spesi per l'evento. Gli invitati, per la maggior parte italiani visitano la città' in lungo e largo. Il sindaco Tambellini e' la vedette. E' dappertutto. E' raggiante. I lucchesi sono fieri di ciò'. L'evento viene chiuso in pompa magna presso il Comune.
Ma la domanda e': quanto contano i club Unesco nel mondo nelle decisioni dell'Unesco? Come il due di briscola. Cioe' niente. Perché'?
Semplice spiegare. Diamo il caso in cui sono invitati i club Napoli nel mondo perché' si vuole che il presidente De Laurentis compra Messi dal Barcellona. Ma voi veramente pensate che l'unanime raccomandazione dei club Napoli possano convincere De Laurentis a comprare il campione argentino?
Ovvio che no. Ed infatti il buco nell'acqua. La candidatura di Lucca affoga miseramente ed un altra città' e' scelta.
In tutto ciò' ci sono alcuni elementi anche comici. Il notissimo giornalista Friedman viene invitato e presiede molti eventi.
Friedman per intenderci e' quello che ha causato la caduta di Letta con il libro "Ammazziamo il gattopardo".
In Italia e' considerato un grande giornalista. Che peccato che per una storia di sponsorizzazione mascherata di un governo in Asia la sua società' editoriale ha perso tutta la credibilità' e sia rimasta del tutto isolata. Tutti i clienti l'hanno abbandonata quando si e' scoperto che era per niente imparziale ma al soldo dei governi che la contattavano come una normale società' di public relations.
Nel mondo anglosassone una cosa del genere ti brucia per sempre ma in Italia ciò' non avviene e continui a vivere ed espanderti. Infatti Friedman e' ancora osannato in Italia come grande giornalista.
E Friedman era proprio il cittadino onorario di Lucca nell'evento dei club Unesco.
Che dire? I lucchesi sono dei gran lavoratori, gente che ha ottime potenzialità'.
Ma politicamente sono gente molto passiva che accetta ciò' che l'amministrazione fa senza fiatare. Il conservatorismo lucchese causa un imbalsamento della società'.
Ed in questa proliferano politici di bassa qualità' che dietro la difesa delle origini mascherano la difesa dei propri privilegi.
L'evento Unesco e' solo uno dei "bidoni" che questi politici hanno rifilato al popolo lucchese.
Ma la colpa di tutto ciò' e' proprio dei lucchesi che votano questi tipi.
Che dine? Chi e'; causa del suo mal pianga se stesso.
La cosa e' organizzata in pompa magna. Le cose più' belle della città' saranno mostrate in 3-4 giorni ai rappresentanti mondiali dei club Unesco invitati a Lucca.
Un idea magnifica. Decine di migliaia i di euro sono spesi per l'evento. Gli invitati, per la maggior parte italiani visitano la città' in lungo e largo. Il sindaco Tambellini e' la vedette. E' dappertutto. E' raggiante. I lucchesi sono fieri di ciò'. L'evento viene chiuso in pompa magna presso il Comune.
Ma la domanda e': quanto contano i club Unesco nel mondo nelle decisioni dell'Unesco? Come il due di briscola. Cioe' niente. Perché'?
Semplice spiegare. Diamo il caso in cui sono invitati i club Napoli nel mondo perché' si vuole che il presidente De Laurentis compra Messi dal Barcellona. Ma voi veramente pensate che l'unanime raccomandazione dei club Napoli possano convincere De Laurentis a comprare il campione argentino?
Ovvio che no. Ed infatti il buco nell'acqua. La candidatura di Lucca affoga miseramente ed un altra città' e' scelta.
In tutto ciò' ci sono alcuni elementi anche comici. Il notissimo giornalista Friedman viene invitato e presiede molti eventi.
Friedman per intenderci e' quello che ha causato la caduta di Letta con il libro "Ammazziamo il gattopardo".
In Italia e' considerato un grande giornalista. Che peccato che per una storia di sponsorizzazione mascherata di un governo in Asia la sua società' editoriale ha perso tutta la credibilità' e sia rimasta del tutto isolata. Tutti i clienti l'hanno abbandonata quando si e' scoperto che era per niente imparziale ma al soldo dei governi che la contattavano come una normale società' di public relations.
Nel mondo anglosassone una cosa del genere ti brucia per sempre ma in Italia ciò' non avviene e continui a vivere ed espanderti. Infatti Friedman e' ancora osannato in Italia come grande giornalista.
E Friedman era proprio il cittadino onorario di Lucca nell'evento dei club Unesco.
Che dire? I lucchesi sono dei gran lavoratori, gente che ha ottime potenzialità'.
Ma politicamente sono gente molto passiva che accetta ciò' che l'amministrazione fa senza fiatare. Il conservatorismo lucchese causa un imbalsamento della società'.
Ed in questa proliferano politici di bassa qualità' che dietro la difesa delle origini mascherano la difesa dei propri privilegi.
L'evento Unesco e' solo uno dei "bidoni" che questi politici hanno rifilato al popolo lucchese.
Ma la colpa di tutto ciò' e' proprio dei lucchesi che votano questi tipi.
Che dine? Chi e'; causa del suo mal pianga se stesso.
domenica 27 dicembre 2015
Smog, il Titanic delle città' italiane
Napoli 27 dicembre 2015. Non c'e' una nuovola in cielo. Cielo azzurro bellissimo. Ma non piove. Non e' nemmeno freddo.
Col treno arriviamo nella zona del basso Lazio. Sembra di stare in un mondo immaginario. Il mondo del futuro. Un mondo fato di bianco. Il treno attraversa la nebbia bianca. Sembra che stiamo andando nel nulla. E forse e' vero. Stiamo andando nel futuro il nulla.
Il treno continua nella sua strada e improvvisamente usciamo dal nulla bianco e arriviamo a roma.
C'e' di nuovo il sole ma l'aria sembra tersa. sporca.
Il treno riparte verso Firenze.
E torniamo nel nulla. Il nulla bianco. Un nulla che fa paura. Non si vede niente. Lo chiamano smog, aria sporca. Ma in realtà' e' il nostro futuro. Il nulla.
Il treno sfreccia rapido e noi non vediamo niente dai finestrini. Il nulla appunto.
Arriviamo a Firenze e il sole ritorna. Una sensazione di sollievo che dura poco.
Si perché' appena ci muoviamo verso Firenze Rifredi il nulla torna, sempre più' aggressivo, sempre più' cattivo. E quando arriviamo a Pistoia sembra di stare su un altro pianeta. Il nulla e' totale. E' tutto bianco dai finestrini. Ma non e' neve. E smog. E bianco. Il bianco della morte del nostro pianeta. Come a Pechino a New Delhi a Milano e in mille altri paesi del mondo.
La cosa peggiore e' che ci stiamo abituando al nulla.
Poi succede un miracolo. Arriviamo verso Lucca e il sole ritorna. Non ci sono nuvole. Ma siamo tornati sulla terra. Il segreto?
Gli alberi.
Gli alberi che l'uomo con la sua follia distrugge con forsennata passione. Quelli che potrebbero salvare questo pianeta. Ma che nessuno protegge. Le foreste.
Ci lamentiamo dello smog in Italia? Siamo noi i colpevoli. Distruggiamo gli alberi, l'ecosistema. Siamo dei drogati delle auto. Per fare due passi prendiamo l'auto.
Anche se e' caldo usiamo il riscaldamento. Tagliamo gli alberi sempre.
E poi ci lamentiamo dello smog. Del bianco.
Ce lo meritiamo. Siamo noi i colpevoli. Ma non i nostri figli. Che pagheranno per i nostri errori. Non e' giusto. Ma e' così'.
Una parola di speranza. Francamente in questo momento se si vietasse la circolazione di tutte le auto in Italia, se si spegnessero i riscaldamenti forse non ce la faremmo.
Così' come agiamo, continuando nella follia delle auto e dei riscaldamenti inutili stiamo correndo verso l'abisso.
Sembra proprio di assistere al film di Titanic, delle persone che danzano mentre la nave affonda.
Purtroppo pero' la colpa dei padri ricade sui nostri figli. Che affogheranno con noi vecchi nel Titanic se non agiamo sul serio e subito.
Il treno continua nella sua strada e improvvisamente usciamo dal nulla bianco e arriviamo a roma.
C'e' di nuovo il sole ma l'aria sembra tersa. sporca.
Il treno riparte verso Firenze.
E torniamo nel nulla. Il nulla bianco. Un nulla che fa paura. Non si vede niente. Lo chiamano smog, aria sporca. Ma in realtà' e' il nostro futuro. Il nulla.
Il treno sfreccia rapido e noi non vediamo niente dai finestrini. Il nulla appunto.
Arriviamo a Firenze e il sole ritorna. Una sensazione di sollievo che dura poco.
Si perché' appena ci muoviamo verso Firenze Rifredi il nulla torna, sempre più' aggressivo, sempre più' cattivo. E quando arriviamo a Pistoia sembra di stare su un altro pianeta. Il nulla e' totale. E' tutto bianco dai finestrini. Ma non e' neve. E smog. E bianco. Il bianco della morte del nostro pianeta. Come a Pechino a New Delhi a Milano e in mille altri paesi del mondo.
La cosa peggiore e' che ci stiamo abituando al nulla.
Poi succede un miracolo. Arriviamo verso Lucca e il sole ritorna. Non ci sono nuvole. Ma siamo tornati sulla terra. Il segreto?
Gli alberi.
Gli alberi che l'uomo con la sua follia distrugge con forsennata passione. Quelli che potrebbero salvare questo pianeta. Ma che nessuno protegge. Le foreste.
Ci lamentiamo dello smog in Italia? Siamo noi i colpevoli. Distruggiamo gli alberi, l'ecosistema. Siamo dei drogati delle auto. Per fare due passi prendiamo l'auto.
Anche se e' caldo usiamo il riscaldamento. Tagliamo gli alberi sempre.
E poi ci lamentiamo dello smog. Del bianco.
Ce lo meritiamo. Siamo noi i colpevoli. Ma non i nostri figli. Che pagheranno per i nostri errori. Non e' giusto. Ma e' così'.
Una parola di speranza. Francamente in questo momento se si vietasse la circolazione di tutte le auto in Italia, se si spegnessero i riscaldamenti forse non ce la faremmo.
Così' come agiamo, continuando nella follia delle auto e dei riscaldamenti inutili stiamo correndo verso l'abisso.
Sembra proprio di assistere al film di Titanic, delle persone che danzano mentre la nave affonda.
Purtroppo pero' la colpa dei padri ricade sui nostri figli. Che affogheranno con noi vecchi nel Titanic se non agiamo sul serio e subito.
mercoledì 2 dicembre 2015
Stop killing the trees, stop killing the trees
The old man was looking at the tree. Both of them were old.
The man was 81 years-old. He was a millionaire. The tree was older. About 100 or 120 years old. It was rich of leaves, smell and history.
The old man looked at the tree again and thought: "I am going to get some good money out of it.". How much was it going to be? 500 euros, 1000 euros or even 1500 euros? Not more than that. Did he need it? Certainly not.
But then why was he doing that? Why was he cutting the old tree down?
The answer lies in the basic point it he's being discussed these days in Paris.
In this world there is no respect for the trees, for the forests, for the nature.
We are living in the land of no-tree land.
Welcome to the world of the future my reader, a world dry, where feelings are drier than our land, where the love for the money is far greater than the interest for our future.
Ad above all a world where trees have no protection. There is no law protecting the trees in this world. There are laws protecting human beings, animals but not trees.
I know what you are thinking my reader: there are environmental laws protecting trees.
Well that is partially true, in some countries, in some instances.
But there is not public feeling and public awareness that trees are as important as humans for the future of this world.
What do I mean?
I explain it with an example.
My daughter is asking to pick up the little plants we left with our neighbors when we left our old flat and travelled abroad. We loved our plants a lot. We felt their absences. And we wanted them back.
They are part of our life. Just like animals for some people.
We have respect for plants, we love trees I personally would live in a forest. In Brazil we still have them. I do not know how long for.
In Europe it is different. The old man from Tuscany shows no respect for the trees. Is a 100 years-old tree worth1000 euros only?
If a kill a man I go to prison. But I I kill a 100 year-old tree I get 1000 euro for it. What kind of world is this? This is the world the meeting in Paris is showing. Lots of words. But in the end money is far more important than trees.
Why the world is going the way we see nowadays?
Not because multinationals destroy the environment. This thing they have always done.
But because the average man in the street destroys the environment.
Another example?
I was walking down the street and a man was cutting the tree in front of his house. Another old one. I was horrified. But what can I do? Call the police" It is likely I would go to prison, not the killer of trees.
Trees have no rights.
Why the Paris meeting about the environment is going to be a failure? Because trees have no rights. Because we do not respect our nature. And that is why we are going down in this world.
But until there are people like my little daughter, who is feeling saudade (the lack of) her little plants the world still has hope.
But we must make our voice heard soon. We must cry out: "stop kicking the trees, stop killing the trees". And then the politicians will stop this killing. And the world will be born again.
The man was 81 years-old. He was a millionaire. The tree was older. About 100 or 120 years old. It was rich of leaves, smell and history.
The old man looked at the tree again and thought: "I am going to get some good money out of it.". How much was it going to be? 500 euros, 1000 euros or even 1500 euros? Not more than that. Did he need it? Certainly not.
But then why was he doing that? Why was he cutting the old tree down?
The answer lies in the basic point it he's being discussed these days in Paris.
In this world there is no respect for the trees, for the forests, for the nature.
We are living in the land of no-tree land.
Welcome to the world of the future my reader, a world dry, where feelings are drier than our land, where the love for the money is far greater than the interest for our future.
Ad above all a world where trees have no protection. There is no law protecting the trees in this world. There are laws protecting human beings, animals but not trees.
I know what you are thinking my reader: there are environmental laws protecting trees.
Well that is partially true, in some countries, in some instances.
But there is not public feeling and public awareness that trees are as important as humans for the future of this world.
What do I mean?
I explain it with an example.
My daughter is asking to pick up the little plants we left with our neighbors when we left our old flat and travelled abroad. We loved our plants a lot. We felt their absences. And we wanted them back.
They are part of our life. Just like animals for some people.
We have respect for plants, we love trees I personally would live in a forest. In Brazil we still have them. I do not know how long for.
In Europe it is different. The old man from Tuscany shows no respect for the trees. Is a 100 years-old tree worth1000 euros only?
If a kill a man I go to prison. But I I kill a 100 year-old tree I get 1000 euro for it. What kind of world is this? This is the world the meeting in Paris is showing. Lots of words. But in the end money is far more important than trees.
Why the world is going the way we see nowadays?
Not because multinationals destroy the environment. This thing they have always done.
But because the average man in the street destroys the environment.
Another example?
I was walking down the street and a man was cutting the tree in front of his house. Another old one. I was horrified. But what can I do? Call the police" It is likely I would go to prison, not the killer of trees.
Trees have no rights.
Why the Paris meeting about the environment is going to be a failure? Because trees have no rights. Because we do not respect our nature. And that is why we are going down in this world.
But until there are people like my little daughter, who is feeling saudade (the lack of) her little plants the world still has hope.
But we must make our voice heard soon. We must cry out: "stop kicking the trees, stop killing the trees". And then the politicians will stop this killing. And the world will be born again.
sabato 28 novembre 2015
Italy, the country where the old people "wanna it all".
"I wanna it all, I wanna it all, I wanna it all, I wanna it now". Do you remember the old song of the Queens, the unforgettable song used to show the strong desire of the young people to live the life?
Well this song could be the symbol of the 80-year old people of Italy, the ones that dominate that country. Why is that? How is that possible? you are asking yourself my dear reader.
Welcome to Italy, the country where the old people are in power, where the society is frozen, where the young people are old and the old people run the show.
Everywhere. Always. Especially the 80-year old people.
They wanna it all, just like the Queen's song. And they have it. This is why the country goes nowhere. A beautiful country, the best in the world to eat.
And one of the best ones to live. Or not?
Well the difference between living and being old seems subtle but in fact it is not.
Let's take an example. I am nearly half the age of those 80-year old people who run the country. But I lived more, far more than them. If I were to die tomorrow I have very few regrets in my life.
The old people don't. They did not live. That is why they "wanna it all".
You don't understand my reader? I am going to explain it again.
In my life I had nearly everything. Power, money, women, but above all love. I gave it a lot and I received it. Above all with my kids. Everyday in my life was and still is full of emotions.
I rarely got bored. My wife tells me that: "it is not me going after the adventure, it is the adventure who goes after me". I always have it. Especially in Brazil. I was close to die several times, I was loved and loved many times. I had and have an adventerous life.
A life where I was not going after money or power. They came in my life and went away. But I never looked for them. That was not the aim of my life. The real aim was to give people something, love.
I think I did it. Nobody is perfect. But I did it as much as I could.
Sometimes I feel as I lived several lives. But I am always happy in my life. I get up and smile at my kids. Every day is a new day. I always feel the thrill of life.
The old Italian people are just the opposite. They live a lot. Many of them are 80-year old. But they did not life it at all. What does that mean?
It means that, in their lives, the old Italian people were always after one thing, a material thing: money, career, power. Just that. But that way their lives became dry,very dry.
They did not live. They do not know what life is. This is why they "wanna it all". This is why they do not give up. That is why they run the country. This is why they run companies, families, everything the same way as they did it in the past.
Italy had for long time the oldest President of Republic in the world, mr. Napolitano. Companies are run by old people until they die and that happens very late.
My close friend, a 80-year old journalist tells me that he is so busy he cannot keep up with his commitments. He is overwhelmed by work.
My landlord 81-year old man, tells me that he has to go in the streets looking for clients. He has several flats and is a millionaire.
I met a director of a Italian industry federation, an 80-year old man. He was getting off a plane running to get another one. Full of commitments.
A man living close to me is fighting to keep his flat from repossession. Is that because he does not have money? Quite the opposite, But he likes the fight. His life is empty and that thing fills it.
And that is the real point. These old people never lived. They feel the life is going away. And they want it to live until the last minute. Because, inside themselves, they know they did the worst thing anybody could do in his/her life. What? Like in the dream of Papillon in the unforgettable movie of Steve McQueen "They wasted their lives, the worst crime somebody could do".
The 80-year old Italian people know it. The end is coming. That is why they do not give up. But what do they do? They keep on doing what they did in their lives. They keep on wasting their lives. They keep on being selfish, getting it all. Giving nothing to nobody. The older they get the worse they become.
Ironically one of the best man Italy had in recent times is a capuchin friar Frei Damiao, who went to help the poor in Brazil Frei Damiao lived nearly 70 years in Brazil helping the poor people.
He died when he was nearly 100-year old.
But during all his life Fei Damiao gave love to the poor people.
He is an example of what an old person show do.
Help the people.Especially the young people.teaching them the way forward. Just like Socrates did in the ancient Greece.
With the maieutic approach. Helping the young people grow up in a safe and sound way.
But that is exactly the opposite of what the old people do in Italy.
With their behaviors the old people teach the youngsters the be selfish.
The kids seem already old in Italy. Mentally they are already bored and boring. They rarely smile. And the older they get the worst they become.
It is not their faults. That is the way they are tought to grow up.
In Brazil for instance people grow up smiling all the time. In Italy it is the opposite.
In Brazil you die young. If you make it beyond 60 years you are lucky. But life is intense. Full.
In Italy life is empty even if you get to 80 or 90-year old. That is why you want more. Because you did not have it at all.
Well what else for Italy?
I myself would say "Smile, life is wonderful". And forget about yourself and selfishness. Do good thing. Maybe that way you will feel better.
Well this song could be the symbol of the 80-year old people of Italy, the ones that dominate that country. Why is that? How is that possible? you are asking yourself my dear reader.
Welcome to Italy, the country where the old people are in power, where the society is frozen, where the young people are old and the old people run the show.
Everywhere. Always. Especially the 80-year old people.
They wanna it all, just like the Queen's song. And they have it. This is why the country goes nowhere. A beautiful country, the best in the world to eat.
And one of the best ones to live. Or not?
Well the difference between living and being old seems subtle but in fact it is not.
Let's take an example. I am nearly half the age of those 80-year old people who run the country. But I lived more, far more than them. If I were to die tomorrow I have very few regrets in my life.
The old people don't. They did not live. That is why they "wanna it all".
You don't understand my reader? I am going to explain it again.
In my life I had nearly everything. Power, money, women, but above all love. I gave it a lot and I received it. Above all with my kids. Everyday in my life was and still is full of emotions.
I rarely got bored. My wife tells me that: "it is not me going after the adventure, it is the adventure who goes after me". I always have it. Especially in Brazil. I was close to die several times, I was loved and loved many times. I had and have an adventerous life.
A life where I was not going after money or power. They came in my life and went away. But I never looked for them. That was not the aim of my life. The real aim was to give people something, love.
I think I did it. Nobody is perfect. But I did it as much as I could.
Sometimes I feel as I lived several lives. But I am always happy in my life. I get up and smile at my kids. Every day is a new day. I always feel the thrill of life.
The old Italian people are just the opposite. They live a lot. Many of them are 80-year old. But they did not life it at all. What does that mean?
It means that, in their lives, the old Italian people were always after one thing, a material thing: money, career, power. Just that. But that way their lives became dry,very dry.
They did not live. They do not know what life is. This is why they "wanna it all". This is why they do not give up. That is why they run the country. This is why they run companies, families, everything the same way as they did it in the past.
Italy had for long time the oldest President of Republic in the world, mr. Napolitano. Companies are run by old people until they die and that happens very late.
My close friend, a 80-year old journalist tells me that he is so busy he cannot keep up with his commitments. He is overwhelmed by work.
My landlord 81-year old man, tells me that he has to go in the streets looking for clients. He has several flats and is a millionaire.
I met a director of a Italian industry federation, an 80-year old man. He was getting off a plane running to get another one. Full of commitments.
A man living close to me is fighting to keep his flat from repossession. Is that because he does not have money? Quite the opposite, But he likes the fight. His life is empty and that thing fills it.
And that is the real point. These old people never lived. They feel the life is going away. And they want it to live until the last minute. Because, inside themselves, they know they did the worst thing anybody could do in his/her life. What? Like in the dream of Papillon in the unforgettable movie of Steve McQueen "They wasted their lives, the worst crime somebody could do".
The 80-year old Italian people know it. The end is coming. That is why they do not give up. But what do they do? They keep on doing what they did in their lives. They keep on wasting their lives. They keep on being selfish, getting it all. Giving nothing to nobody. The older they get the worse they become.
Ironically one of the best man Italy had in recent times is a capuchin friar Frei Damiao, who went to help the poor in Brazil Frei Damiao lived nearly 70 years in Brazil helping the poor people.
He died when he was nearly 100-year old.
But during all his life Fei Damiao gave love to the poor people.
He is an example of what an old person show do.
Help the people.Especially the young people.teaching them the way forward. Just like Socrates did in the ancient Greece.
With the maieutic approach. Helping the young people grow up in a safe and sound way.
But that is exactly the opposite of what the old people do in Italy.
With their behaviors the old people teach the youngsters the be selfish.
The kids seem already old in Italy. Mentally they are already bored and boring. They rarely smile. And the older they get the worst they become.
It is not their faults. That is the way they are tought to grow up.
In Brazil for instance people grow up smiling all the time. In Italy it is the opposite.
In Brazil you die young. If you make it beyond 60 years you are lucky. But life is intense. Full.
In Italy life is empty even if you get to 80 or 90-year old. That is why you want more. Because you did not have it at all.
Well what else for Italy?
I myself would say "Smile, life is wonderful". And forget about yourself and selfishness. Do good thing. Maybe that way you will feel better.
venerdì 20 novembre 2015
Panico, la nuova onda che domina l' Europa
Roma 20 novembre 2015 Nel metro A una borsa lasciata incustodita: panico e chiamate per la potenziale bomba.
Napoli: ufficio del Tribunale Gip: allarme bomba, persone in panico..
Milano: due giornalisti camminano con vesti islamiche: sono dell' IS dice la gente, si chiama la polizia per controllare i documenti..
.
Persino nel mio piccolo una donna che ascolta canzoni arabe mi grida"Ti stacco la testa". Sara' una terrorista dell'IS? Forse e' meglio chiamare la polizia..
.
Benvenuti nel nuovo mondo dove la parola d'ordine e' :PANICO a lettere cubitali..
.
Chiunque può' essere un uomo o donna bomba. Evitare le folle. Evitare gli stadi. Evitare le chiese, la messa del papa, le discoteche, i concerti..
Tappiamoci in casa. I terroristi dell'IS sono dappertutto. Siamo spacciati. Non c'e' più' sicurezza. Bombe batteriologiche possono annidarsi dovunque..
.
Arriviamo al comico. Vado nel Carrefour. Devo andare in bagno ma per evitare di fare il giro di tutto l'edificio visto che l'entrata e' dall'altra parte tento di scavalcare le sbarre di uscita. I seguranca subito sono in allerta mentre la commessa grida:"Signore non può' passare di la' " in evidente panico. Sara' che ho messo una bomba al supermercato? sarà' che sono un terrorista? "No devo solo andare al bagno" grido io..
.
L'IS ha raggiunto il suo risultato: il panico e' totale. Sono tutti terrorizzati in Europa..
.
L'obiettivo vero degli attentati di Parigi era il panico, anzi il PANICO..
.
Tutti ma proprio tutti devono avere paura. Dovunque. Sempre. E l'IS ci e' riuscita. Perché'?.
.
Perché' gli europei sono un popolo che ha un doppio volto. Da un lato vende armi ai paesi arabi, guadagna a palate dai mercati di morte, dall'altro trema di paura quando queste armi sono usate contro se' stessi..
.
Si scopre che queste armi possono ammazzare non quando si vendono ma quando ammazzano gli stessi europei. .
Alcuni degli stati che finanziano il terrorismo sono i migliori clienti degli europei..
Percio' sono gli europei stessi che, indirettamente, sono la causa dei loro mali..
Se a questo aggiungiamo che i bombardamenti contro l'IS non fanno altro che scalfire di poco il grande supporto che hanno neil' IS e' evidente che il vero effetto e' quello di aumentare le vendite di missili europei ai propri governi..
E l'industria della morte continua a macinare profitti..
Che dire?.
.
Il PANICO dell' IS e le vendite di armi stanno distruggendola nostra pace..
.
Della serie: Chi e' causa del suo mal pianga se stessi..
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Napoli: ufficio del Tribunale Gip: allarme bomba, persone in panico..
Milano: due giornalisti camminano con vesti islamiche: sono dell' IS dice la gente, si chiama la polizia per controllare i documenti..
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Persino nel mio piccolo una donna che ascolta canzoni arabe mi grida"Ti stacco la testa". Sara' una terrorista dell'IS? Forse e' meglio chiamare la polizia..
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Benvenuti nel nuovo mondo dove la parola d'ordine e' :PANICO a lettere cubitali..
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Chiunque può' essere un uomo o donna bomba. Evitare le folle. Evitare gli stadi. Evitare le chiese, la messa del papa, le discoteche, i concerti..
Tappiamoci in casa. I terroristi dell'IS sono dappertutto. Siamo spacciati. Non c'e' più' sicurezza. Bombe batteriologiche possono annidarsi dovunque..
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Arriviamo al comico. Vado nel Carrefour. Devo andare in bagno ma per evitare di fare il giro di tutto l'edificio visto che l'entrata e' dall'altra parte tento di scavalcare le sbarre di uscita. I seguranca subito sono in allerta mentre la commessa grida:"Signore non può' passare di la' " in evidente panico. Sara' che ho messo una bomba al supermercato? sarà' che sono un terrorista? "No devo solo andare al bagno" grido io..
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L'IS ha raggiunto il suo risultato: il panico e' totale. Sono tutti terrorizzati in Europa..
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L'obiettivo vero degli attentati di Parigi era il panico, anzi il PANICO..
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Tutti ma proprio tutti devono avere paura. Dovunque. Sempre. E l'IS ci e' riuscita. Perché'?.
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Perché' gli europei sono un popolo che ha un doppio volto. Da un lato vende armi ai paesi arabi, guadagna a palate dai mercati di morte, dall'altro trema di paura quando queste armi sono usate contro se' stessi..
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Si scopre che queste armi possono ammazzare non quando si vendono ma quando ammazzano gli stessi europei. .
Alcuni degli stati che finanziano il terrorismo sono i migliori clienti degli europei..
Percio' sono gli europei stessi che, indirettamente, sono la causa dei loro mali..
Se a questo aggiungiamo che i bombardamenti contro l'IS non fanno altro che scalfire di poco il grande supporto che hanno neil' IS e' evidente che il vero effetto e' quello di aumentare le vendite di missili europei ai propri governi..
E l'industria della morte continua a macinare profitti..
Che dire?.
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Il PANICO dell' IS e le vendite di armi stanno distruggendola nostra pace..
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Della serie: Chi e' causa del suo mal pianga se stessi..
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mercoledì 11 novembre 2015
L’emigrazione lucchese nel mondo? Me la racconta Pier Luigi Bertolli
La vita e’ strana. Vivo da oltre un decennio in Brasile e conosco molto bene le comunita’ e l’emigraziona italiana all’ estero.
Ma oggi in Toscana, a Ponte a Moriano in provincia di Lucca ho conosciuto un pezzo di storia di emigrazione che non conoscevo bene. E l’ho appreso da una persona che ha viaggiato tantissimo nella sua vita ed e’ vissuto in Brasile per quasi una decade.
Quest’ uomo e’ Pier Luigi Bertolli, un membro della famosa famiglia lucchese che ha dato vita a forse l’olio piu’ famoso al mondo, l’olio Bertolli.
Pierluigi alla veneranda eta’ di 85 anni anni e’ lucidissimo e mi racconta la storia della sua vita, una storia veramente interessante che meriterebbe di essere ascoltata da coloro che oggigiorno parlano di emigrazione senza neanche sapere di cosa si tratta.
Ma andiamo per ordine. Avevo incontrato a Lucca Federica, la figlia di Pierluigi e le avevo chiesto di conoscere il padre, dopo che mi aveva raccontato brevemente la storia della sua famiglia. Confesso che mi intrigava l’idea di incontrare una persona della famiglia che ha scritto la storia recente di Lucca.
Dopo un viaggio avventuroso nelle colline lucchesi sono arrivato alla villa dei Bertolli a Ponte a Moriano.
Qui ho incontrato Pierluigi. Una persona che sembra venire dal passato. Di quelle che ormai non ce ne sono piu’. Una persona autentica che nel mare della vita ha navigato tra europa e Brasile, tra USA ed Italia e vari altri paesi del mondo.
Ma che si e’ mantenuto sempre profondamente lucchese. E che per questo mi ha spiegato la ragione dell’emigrazione lucchese nel mondo cosi’ simile ma per certi versi anche cosi’ diversa da quella di altre zone d’Italia.
Pierluigi mi dice: “ caro Max l’emigrazione lucchese nel mondo ha ragioni storiche. C’erano due citta in Italia che avevano goduto di un’ indipendenza per secoli, Venezia e Lucca. Per quasi 6 secoli il Ducato di Lucca era rimasto indipendente.”. “Ma com’e’ possibile?” chiedo io. E Pierluigi: “Semplice, caro Max. Quando si sapeva che stava arrivando un sovrano invasore due persone mandate dal ducato di Lucca incontravano il sovrano straniero e con spirito molto pragmatico dicevano: caro imperatore tu vuoi invadere la nostra citta’ che e’ circondata dalle mura. E’ probabile che noi resisteremo da 60 a 90 giorni poi ci arrenderemo. A questo punto i tuoi soldati, ad esempio 1000 vorranno essere pagati 25 soldi ciascuno e quindi dovrai pagarli 25.000 soldi. Allora noi ti diamo 30.000 soldi e tu te ne vai senza attaccarci”. Il ragionamento non faceva una grinza e quindi Lucca preservo’ sempre in questo modo la sua indipendenza.
Poi Lucca e’ una citta ricca, ma soprattutto perche’ i lucchesi sono dei gran lavoratori, gente abituata al sacrificio duro ma anche a viaggiare per il mondo e vendere le loro merci come la seta.
Ma poi quando si verifico’ l’Unita’ d’italia Lucca perse l’indipendenza di cui era sempre stata gelosissima. I dazi doganali furono aboliti e le imprese del Nord Italia cominciarono a dominare il mercato dell’ Italia unita. E questo causo’ la piu’ recente emigrazione lucchese”.
Per la verita’ lo stesso fenomeno avvenne con l’annessione del Regno delle Due Sicilie, penso io, con un fenomeno migratorio senza eguali nel mondo dell’ emisfero Nord.
In ogni caso Lucca e la Garfagnana, terra vicina, dettero vita ad un fenomeno migratorio notevole. Ma qual’era la caratteristica dell’emigrazione lucchese?
Beh la ragione principale era sempre la stessa, lo stato di bisogno. Ma e’ anche vero che i lucchesi erano abituati ad andare via per migliorare la loro condizione sociale. Era normale che a 18 anni i giovani nell’ Ottocento andassero via da Lucca e gia’ all’ eta’ di 16 anni le mamme cominciavano a piangere all’idea che i loro figli se ne andassero dopo due anni. Andare via significava andare all’estero, in europa e poi in America del Nord e del Sud.
Non c’e’ una famiglia lucchese che non ha un parente all’estero mi spiega Pierluigi. Specie in Brasile a Sao Paolo o in argentina a Buenos aires ma anche a san Francisco negli USA. Per questo il rapporto tra la citta’ di Lucca e gli emigrati e’ diverso da quello di altre parti d’Italia.
A Lucca si parla con orgoglio degli emigrati, che tra l’altro hanno fatto ricca la citta’ con le proprie rimesse specie dopo le guerre mondiali. Gli emigrati sono un pezzo della citta’, anche perche’ molti andavano via ma anche molti tornavano dopo aver fatto fortuna all’estero. E questa era un’altra caratteristica dell’emigrazione lucchese. I lucchesi, gran lavoratori avevano anche l’istinto per il business, erano umili e cercavano di integrarsi con le comunita’ dei paesi dove andavano senza cercare di insegnare loro ma assorbendo la cultura straniera e poi usando le proprie competenze per sviluppare il proprio business.
Pierluigi mi racconta di tante storie molto interessanti come quella dei cappelli della Bolivia, portati da un lucchese che li comprava in Italia e li rivendeva li’. E anche la storia di Safeway, uno die maggiori supermercati al mondo, che negli USA si sviluppo’ grazie ad una societa’ di un greco un lucchese ed una persona della Garfagnana, Tintori. Assorbire la cultura e trasformare con l’intelligenza e flessibilita’ la conoscenza in opportunita’ di business era il segreto del successo dei lucchesi nel mondo. Umilta’ nel crescere lavorando, ecco cosa ha fatto grandi i lucchesi all’estero mi dice Pierluigi.
E qui Pierluigi mi dice una caratteristica dell’italiano all’ estero che ben conosco e in qui mi riconosco perfettamente.
L’italiano all’estero e’ solo, scoperto, senza protezione. Deve sopravvivere. E proprio questo che che lo fa forte in un ambiente diverso dal suo e a volte ostile.
E il lucchese e’ una persona tenace, risparmiatore, opportunista. Una persona che non si demoralizza davanti alle difficolta’ ed ha una grande capacita’ di rimanere focalizzato.
E per questo che riesce a superare le avversita’ che altri forse non riuscirebbero a superare.
Ma oggi in Toscana, a Ponte a Moriano in provincia di Lucca ho conosciuto un pezzo di storia di emigrazione che non conoscevo bene. E l’ho appreso da una persona che ha viaggiato tantissimo nella sua vita ed e’ vissuto in Brasile per quasi una decade.
Quest’ uomo e’ Pier Luigi Bertolli, un membro della famosa famiglia lucchese che ha dato vita a forse l’olio piu’ famoso al mondo, l’olio Bertolli.
Pierluigi alla veneranda eta’ di 85 anni anni e’ lucidissimo e mi racconta la storia della sua vita, una storia veramente interessante che meriterebbe di essere ascoltata da coloro che oggigiorno parlano di emigrazione senza neanche sapere di cosa si tratta.
Ma andiamo per ordine. Avevo incontrato a Lucca Federica, la figlia di Pierluigi e le avevo chiesto di conoscere il padre, dopo che mi aveva raccontato brevemente la storia della sua famiglia. Confesso che mi intrigava l’idea di incontrare una persona della famiglia che ha scritto la storia recente di Lucca.
Dopo un viaggio avventuroso nelle colline lucchesi sono arrivato alla villa dei Bertolli a Ponte a Moriano.
Qui ho incontrato Pierluigi. Una persona che sembra venire dal passato. Di quelle che ormai non ce ne sono piu’. Una persona autentica che nel mare della vita ha navigato tra europa e Brasile, tra USA ed Italia e vari altri paesi del mondo.
Ma che si e’ mantenuto sempre profondamente lucchese. E che per questo mi ha spiegato la ragione dell’emigrazione lucchese nel mondo cosi’ simile ma per certi versi anche cosi’ diversa da quella di altre zone d’Italia.
Pierluigi mi dice: “ caro Max l’emigrazione lucchese nel mondo ha ragioni storiche. C’erano due citta in Italia che avevano goduto di un’ indipendenza per secoli, Venezia e Lucca. Per quasi 6 secoli il Ducato di Lucca era rimasto indipendente.”. “Ma com’e’ possibile?” chiedo io. E Pierluigi: “Semplice, caro Max. Quando si sapeva che stava arrivando un sovrano invasore due persone mandate dal ducato di Lucca incontravano il sovrano straniero e con spirito molto pragmatico dicevano: caro imperatore tu vuoi invadere la nostra citta’ che e’ circondata dalle mura. E’ probabile che noi resisteremo da 60 a 90 giorni poi ci arrenderemo. A questo punto i tuoi soldati, ad esempio 1000 vorranno essere pagati 25 soldi ciascuno e quindi dovrai pagarli 25.000 soldi. Allora noi ti diamo 30.000 soldi e tu te ne vai senza attaccarci”. Il ragionamento non faceva una grinza e quindi Lucca preservo’ sempre in questo modo la sua indipendenza.
Poi Lucca e’ una citta ricca, ma soprattutto perche’ i lucchesi sono dei gran lavoratori, gente abituata al sacrificio duro ma anche a viaggiare per il mondo e vendere le loro merci come la seta.
Ma poi quando si verifico’ l’Unita’ d’italia Lucca perse l’indipendenza di cui era sempre stata gelosissima. I dazi doganali furono aboliti e le imprese del Nord Italia cominciarono a dominare il mercato dell’ Italia unita. E questo causo’ la piu’ recente emigrazione lucchese”.
Per la verita’ lo stesso fenomeno avvenne con l’annessione del Regno delle Due Sicilie, penso io, con un fenomeno migratorio senza eguali nel mondo dell’ emisfero Nord.
In ogni caso Lucca e la Garfagnana, terra vicina, dettero vita ad un fenomeno migratorio notevole. Ma qual’era la caratteristica dell’emigrazione lucchese?
Beh la ragione principale era sempre la stessa, lo stato di bisogno. Ma e’ anche vero che i lucchesi erano abituati ad andare via per migliorare la loro condizione sociale. Era normale che a 18 anni i giovani nell’ Ottocento andassero via da Lucca e gia’ all’ eta’ di 16 anni le mamme cominciavano a piangere all’idea che i loro figli se ne andassero dopo due anni. Andare via significava andare all’estero, in europa e poi in America del Nord e del Sud.
Non c’e’ una famiglia lucchese che non ha un parente all’estero mi spiega Pierluigi. Specie in Brasile a Sao Paolo o in argentina a Buenos aires ma anche a san Francisco negli USA. Per questo il rapporto tra la citta’ di Lucca e gli emigrati e’ diverso da quello di altre parti d’Italia.
A Lucca si parla con orgoglio degli emigrati, che tra l’altro hanno fatto ricca la citta’ con le proprie rimesse specie dopo le guerre mondiali. Gli emigrati sono un pezzo della citta’, anche perche’ molti andavano via ma anche molti tornavano dopo aver fatto fortuna all’estero. E questa era un’altra caratteristica dell’emigrazione lucchese. I lucchesi, gran lavoratori avevano anche l’istinto per il business, erano umili e cercavano di integrarsi con le comunita’ dei paesi dove andavano senza cercare di insegnare loro ma assorbendo la cultura straniera e poi usando le proprie competenze per sviluppare il proprio business.
Pierluigi mi racconta di tante storie molto interessanti come quella dei cappelli della Bolivia, portati da un lucchese che li comprava in Italia e li rivendeva li’. E anche la storia di Safeway, uno die maggiori supermercati al mondo, che negli USA si sviluppo’ grazie ad una societa’ di un greco un lucchese ed una persona della Garfagnana, Tintori. Assorbire la cultura e trasformare con l’intelligenza e flessibilita’ la conoscenza in opportunita’ di business era il segreto del successo dei lucchesi nel mondo. Umilta’ nel crescere lavorando, ecco cosa ha fatto grandi i lucchesi all’estero mi dice Pierluigi.
E qui Pierluigi mi dice una caratteristica dell’italiano all’ estero che ben conosco e in qui mi riconosco perfettamente.
L’italiano all’estero e’ solo, scoperto, senza protezione. Deve sopravvivere. E proprio questo che che lo fa forte in un ambiente diverso dal suo e a volte ostile.
E il lucchese e’ una persona tenace, risparmiatore, opportunista. Una persona che non si demoralizza davanti alle difficolta’ ed ha una grande capacita’ di rimanere focalizzato.
E per questo che riesce a superare le avversita’ che altri forse non riuscirebbero a superare.
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