mercoledì 23 gennaio 2008

Che succede alla camera di commercio italiana di San Paolo?

Febbraio 2007. In pompa magna a San Paolo del Brasile viene presentato il Progetto "Occupazione e sviluppo della comunità degli Italiani all'estero", promosso e finanziato dal Ministero del Lavoro - Direzione Generale Politiche per l'Orientamento e la Formazione. È presentato dal responsabile dello stesso, Federico Lazzarini, dirigente di Italia Lavoro, agenzia del Ministero del Lavoro. Questo progetto è portato avanti in collaborazione con la Camera di Commercio di San Paolo, presieduta dal Senatore Pollastri, perno importante dell'appoggio al governo Prodi.

Settembre 2007. Il senatore Pollastri dichiara: «L'iniziativa di Italia Lavoro in Brasile ... , di cui beneficia esclusivamente a Camera di Commercio di San Paolo non è mai esistita, evitando così una magra figura". Pollastri si riferiva alla figura che farebbe Laspro consigliere del Cgie per il Brasile, nel commentare in termini negativi per Pollastri il nostro articolo di denuncia dell’ inopportunita’ dell’iniziativa di Italia Lavoro a Sao Paolo.

20 novembre 2007. Viene firmata la convenzione a Roma, nella sede del Senato della Repubblica, tra Italia Lavoro rappresentata dal suo Amministratore delegato Natale Forlani e la Camera Italo-Brasileira de Comercio e Industria, rappresentata dal suo presidente Senatore Edoardo Pollastri. La notizia, in tono dimesso rispetto al roboante lancio di febbraio, non è pubblicata dalle agenzie di stampa, ad eccezione del sito di Italia Lavoro, che dichiara "Atto di avvio della raccolta dei fabbisogni delle aziende registrate alla Camera di Commercio".

22 novembre. Italia Lavoro e la Camera di Commercio Italo-Brasiliana di San Paolo lanciano a San Paolo, il programma ITES "Occupazione e sviluppo della comunità degli Italiani all'estero", con un programma di stage per giovani di origine italiana. Il programma promuove 40 stage per giovani discendenti di origine italiana.
Ad un primo acchito sembra che questo programma di formazione non abbia nulla a che vedere con l’originario programma di formazione di una banca dati del personale dipendente delle imprese iscritte alla camera di commercio di San Paolo, sulla cui utilità avevamo già discusso in passato. http://www.investirenelmondo.com/sud-america/articoli/italia-lavoro-in-brasile-lavoro-per-chi-2.html

Le informazioni ulteriori sono scarsissime. Le iscrizioni potevano essere fatte tra il 26 novembre ed il 21 dicembre cliccando sul sito www.italiani-estero.it, nel link Brasile.
Probabilmente non siamo molto bravi con il computer o con il sito di Italia Lavoro perchè quando clicchiamo non troviamo la pagina per fare l’iscrizione, che del resto potrebbe già essere stata eliminata (se mai è esistita).

La domanda del cronista è: chi ha fatto la magra figura, smentendo l’esistenza di un programma che poi è stato puntualmente firmato ed è in atto: un programma che per di più non sta realizzando le finalità per cui era stata firmata la convenzione principale nelle austere sale del Senato?

http://www.legnostorto.com/index.php?option=com_content&task=view&id=20514&Itemid=1

http://www.litaliano.it/oggi.pdf

http://www.italianosdargentina.com.ar/index.php?IdNot=13973

http://liberaliperisraele.ilcannocchiale.it/post/1759157.html

http://www.investirenelmondo.com/sud-america/articoli/che-succede-alla-camera-di-commercio-italiana-di-san-p-2.html

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