martedì 8 gennaio 2008

Itália Lavoro: benefici per gli italiani all’estero?

Sapevate che una societa’ del Ministero delle Finanze, Itália Lavoro, sviluppa progetti specifici per gli italiani all’estero?
Sapevate che recentemente Itália Lavoro há intensificato la sua attivita’ a favore delle comunita’ italiane all’estero tramite uma serie di iniziative in Argentina e Brasile?
Questo significa finalmente una maggiore attenzione per gli italiani all’estero?

Beh, bisogna essere cauti a fare um’affermazione del genere. Da uma attenta analisi delle inizitive svolte da Itália Lavoro all’estero sembra che si tratta esattemente del contrario.

Itália Lavoro e’una società per azioni costituita nel 1997, totalmente partecipata dal Ministero delle Finanze e opera come una vera e propria agenzia tecnica per conto del Ministero del Lavoro italiano.

Per gli italiani all’estero Itália Lavoro sta sviluppando il progetto "Occupazione e sviluppo della comunità degli italiani all'estero”.

L’obiettivo, presentato a febbraio di quest’anno a San Paolo del Brasile presso il Circolo italiano e’ ambizioso: “Rafforzare la capacità della comunità degli italiani all'estero di produrre occupazione, nuova impresa, alta qualificazione professionale e una maggiore integrazione con il mercato del lavoro locale e italiano.” Cio’ dovrebbe avvenire tramite corsi di formazione per gli italiani in Argentina, Brasile e Uruguay.

Lê aspettative suscitate da questo programma erano elevate nella comunita’ italiana in Sudamerica. Tra le comunita’ italiane all’estero quella sudamericana era senza dubbio quella maggiormente critica verso la madrepatria ma, com questo programma veniva finalmente beneficiata da uma concreta azione di uma agenzia governativa a próprio favore. I 6 milioni di euro stanziati lasciavano sperare risultati significativi.

Salutato dalla presenza dell’amministratore delegato di Itália Lavoro, il lancio del programma in sudamerica permetteva di mostrare che il governo era seriamente interessato ad affrontare i problemi della comunita’ ítalo-sudamericana.

Tuttavia, a conti fatti, la realizzazione pratica del programma suscita forti perplessita’ circa il raggiungimento di um obiettivo credibile di miglioramento delle condizioni di questa comunita’.
Perche’?
Gia’ abbiamo illustrato in passato la realizzazione di questo programma in Brasile, che sostanzialmente beneficia la Câmera di Commercio di san Paolo.

Inoltre anche il lancio del progetto in Argentina lascia molto a desiderare.
Se infatti andiamo ad analizzare come questo si sta realizzando numerosi dubbi sorgono a riguardo.

Lo scorso 11 settembre, nell'Aula Magna della Facoltà di Giurisprudenza dell'Università di Buenos Aires, é stato inaugurato il primo ciclo di seminari dedicati alle "Strategie e strumenti di appoggio all'inserimento lavorativo" e "Strategie e strumenti d'appoggio alla creazione d'impresa" con una conferenza aperta al pubblico del titolo "Il mercato di lavoro in Argentina: tendenze attuali, opportunità di lavoro e creazione di imprese". Il seminário e’ organizzato da Itália Lavoro.

Requisito per la partecipazione era la appartenenza allá comunita’ ítalo-argentina.
Secondo il sito di Itália Lavoro la gratuita partecipazione e’ limitata a 50 italo-argentini.

Tuttavia per registrarsi bisognava inviare un modul, scaricabile dal próprio sito di Itália Lavoro, in cui non vi e’ la benche’ mínima menzione dell’appartenenza allá comunita’ italiana in Argentina, ne’ tantomeno qualsiasi tipo di controllo sull’appartenenza dei partecipanti a tale comunita’. L’único requisito era di riempire um modulo ed inviarlo per email ad Itália Lavoro Argentina.

Il seminário dell’11 settembre della durata di 5 ore, sara’ seguito da altre due seminari il 18 e 27 settembre della durata di 3 ore in cui si discutera’ di orientazione circa inserimento lavorativo e creazione di impresa.
Um’altro elemento che suscita grande perplessita’ e’ la bassissima diffusione nella stampa dell’evento. A parte alcune pubblicazioni online della comunita’ ítalo-argentina e dell’ambasciata italiana, l’evento non e’ per niente pubblicizzato nella stampa locale.

Data la numerosissima comunita’ italiana in Argentina, restringere la partecipazione ai seminari a solo 50 persone senza reclamizzare la realizzazione dell’evento há um effetto pressoche’ nullo in termini di benefici per tale comunita’.

Non si capisce infine il focus dei seminari.
Seminari organizzati da uma agenzia italiana su come trovare lavoro in Argentina per ítalo-argentini. Sicuramente il know-how di Itália Lavoro e’ enorme nel campo italiano non argentino. Il tutto in 11 ore divise in 3 pomeriggi. Francamente sembra um po’ poco per migliorare la condizione di vita degli ítalo-argentini.

Sembra pertanto abbastanza ardita l’affermazione di Adriana Bernardotti, coordinatrice del progetto in Argentina "il progetto ITES cerca di recuperare la ricchezza dell'associazionismo italiano creato dai nostri emigrati, che è chiamato oggi a realizzare nuovi compiti per le nuove generazioni di discendenti di italiani.”

Ricordiamo l’art. 35 della costituzione Italiana: “La Repubblica tutela il lavoro in tutte le sue forme ed applicazioni.Cura la formazione e l'elevazione professionale dei lavoratori.
...
Riconosce la libertà di emigrazione, salvo gli obblighi stabiliti dalla legge nell'interesse generale, e tutela il lavoro italiano all'estero.”
Pertanto la tutela del lavoro italiano all’estero e’ um diritto costituzionale, non qualcosa che la comunita’ italiana all’estero deve elemosinare alla madrepatria, ne’ (peggio ancora) essere oggetto di dubbi progetti come quelle di Italia Lavoro.

http://www.litaliano.it/archivio/set18.pdf

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