“Allegria allegria, cari indigenti italiani all’ estero, e’ arrivata la vostra ora.
Noi manteniamo la parola data”, grida l’Illustrissimo rappresentante degli italiani all’estero nel governo, lustrandosi i baffetti che ricordano altri molto piu’ famosi del passato e di questo governo.
Si onore al governo che mantiene la parola data, grida il grande Pollastro, gran ciambellano di corte, governatore italiano in Brasile.
Ed un frêmito si sente nelle osse della massa sudicia dei miserabili italiani all’ estero, specie in Sudamerica, dove gli ultrasessantacinquenni italiani che sono ancora vivi (e si’ perche’ nel frattempo ne sono morti a migliaia nell’attesa) lanciano um sorriso con i loro denti gialli.
“Con il parere positivo della Commissione Affari sociali - spiega l’Illustrissimo - sull'assegno di solidarieta' ho dato personalmente disposizioni per una copertura delle more dell'approvazione che prevede un contributo per gli indigenti ultra essantacinquenni nati Itália.”
Questo si che e’qualcuno che fa qualcosa per noi, grida il gran ciambellano. E smettetela di credere alle bugie dell’ opposizione che si lamenta ed e’ solo distruttiva. Noi si’ che siamo attivi.
Ma chi sono questi indigenti? Grida il solito monello dai piedi scalzi nella moltitudine di miserabili.
In Brasile “gli indigenti sono calcolati in 1200 in tutto il Brasile (529 a Rio, 292 a S. Paolo, 85 a Porto Alegre, 53 a Curitiba , 12 a Recife e 4 a Brasilia)”, grida il gran ciambellano.
E dalla folla di miserabili si alza uma voce: e noi della Bahia, una delle maggiori comunita’ italiana del Brasile ignorata dal governo? Ed altri dai capelli scompigliati gridano in coro, si e noi bahiani?
E noi dello Espírito Santo, um’ altra grandíssima comunita’italiana del Brasile?
E noi del Para’ gridano altri dal fondo? E noi, e noi, e noi grida sempre piu’ forte la massa di miserabili italiani all’ estero?
L’Illustrissimo diventa paonazzo di rabbia mentre il gran ciambellano arossisce e corre da um lato all’ altro a cercare di zittire la massa.
E piu’ lontano lê masse miserabili italiane che vivono in Argentina, Venezuela, altri paesi del Sudamerica e degli altri paesi del mondo gridano sempre piu’ forte: “e noi, e noi?” Siamo italiani che l’Italia há abbandonato e costretto ad emigrare per non morire di fame in passato, siamo vecchi, che facciamo?’
I baffetti dell’ Illustrissimo sono ormai viola: próprio adesso che il voto e’ vicinissimo sti vecchi reclamano, pensa. Ci serve il loro voto se lê cose vanno male, non possiamo rischiare. Sti vecchi miserabili saranno decisivi e io devo stare qua a pregarli pensa un po’. E poi grida: Ehi, Pollastro falli stare zitti, c’e’ pure la stampa anche quella d’opposizione.
E di nuovo il bambino insolente grida: e quant’e’ questo famoso assegno?
“Ua cifra non inferiore di molto alla cifra che e' stata stabilta per l'assegno di solidarieta'
vero e proprio: 90 euro per il primo anno, 123 per il terzo”, grida l’ Illustrissimo.
E all’improvviso la folla smette di gridare urlare chiedere. Un silenzio spettrale si alza.
E poi una grandíssima, sonora risata si alza dalla massa dei miserabili italiani.
http://www.italianosdargentina.com.ar/index.php?IdNot=13981
http://liberaliperisraele.ilcannocchiale.it/post/1759160.html
http://www.litaliano.it/oggi.pdf
http://www.investirenelmondo.com/sud-america/articoli/assegno-per-gli-indigenti-italiani-all-estero-vero-o-f-2.html
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