venerdì 30 giugno 2023

Roma, dove gli autobus sono come in Africa

Fine giugno 2023.
Stazione del 705 ore 15.05 fermata eroi di rodi giordano.

Sono in attesa dell’ autobus da oltre un ora. Con me sotto il sole bollente di quasi 40 gradi c’è una indiana che sta strillando al telefono con qualcuno. C’è anche un’altra donna dell’Est europeo che aspetta.

La cosa che mi colpisce è la sensazione di rassegnatezza.

Come se cio’ fosse normale.

Chiamo il numero dell’Atac. Una signorina molto gentile mi risponde che dovrei aspettare fino alle 15.47. Chiedo perche’ visto che il pullman doveva passare da un secolo. La signorina mi dice che non sa e che se voglio posso chiamare il numero di Whatsup dell’ATAC.

Rispondo che è lei che li deve informare ma lei mi risponde che sono i clienti che devono chiamare.

Infuriato riaggancio e mando un messaggio all’ATAC. Ricevo il solito messaggio automatico che non significa niente.

L’indiana continua a strillare e il sudore scorre lungo i vestiti. Dell’autobus nemmeno l’ombra.

Come giornalista internazionale chiamo l’ufficio stampa dell’ATAC.

Dopo un po’ sottovoce un tipo mi risponde che e’ in una riunione e che non puo’ rispondere. Gli dico che il suo lavoro e’ assistere i giornalisti e che deve rispondere. Puo’ benissimo uscire dalla riunione per un minuto. Lui mi dice con voce suadente che non puo’ uscire.

Il tono di voce mi dà ancora piu’ fastidio. Quando sei suadente è perche’ mostri la tua superiorità ai tipi inferiori che neanche meritano la tua attenzione.

Certamente è uno shock di ricordargli che lui è un misero salariato come quelli che aspettano l’autobus e quindi deve lavorare: non è qualcosa a cui è abituato.

Del resto gli utenti dell’ATAC hanno un senso di rassegnazione incredibile.

La mattina avevo aspettato a Eur Fermi lo stesso 705 ma non era mai arrivato. Le persone si lamentavano alla fermata dicendo che cose del genere non succedono a Londra o Parigi.

Ma nessuno faceva niente oltre che lamentarsi. E’ per questo che l’ATAC e i suoi dipendenti agiscono cosi’. Sanno che le conseguenze sono zero.

Voce suadente si scusa moltissimo e mi consiglia di mandare una email. Io mollo voce suadente alla sua importantissima riunione sul nulla.

Improvvisamente mi arriva un messaggino sul cellulare. L’ATAC (bontà sua) mi risponde.

Dopo aver saltato 4 o 5 corse il messaggino recita: “bus in partenza dal capolinea Piermarini” alle 15.46 in perfetto orario.

Siamo quasi come in Svizzera ora. Chissà perché.

Alle mie rimostranze sul loro pessimo servizio mi rispondono alle ore 15.58 “un bus è transitato alle 15.50”.

Pero’ , niente male, ho un servizio personalizzato.

Peccato che ho dovuto aspettare un ora e mezza per questo.

Dico che scrivero’ un articolo perché gli stranieri devono sapere che gli autobus di Roma sono come quelli in Africa non in Europa.

Ho preso l’autobus. E’ pieno di gente che ha aspettato minimo un ora e mezza. Nessuno si lamenta. Forse hanno parlato con voce suadente. O piu’ probabilmente sono rassegnati a che prendere l’autobus non e’ un diritto ma un favore dell’ ATAC.

Arrivo finalmente a Eur Fermi.

Scendo dall’autobus e mi fermo a fotografare l’autista. Il tipo che mi prende per uno stupido turista mi saluta con la mano (vedi foto).

Non c’e’ che dire. Qui a Roma siamo in Africa. Anche li’ gli autisti ti salutano con la mano quando scendi dall’autobus.

6 commenti:

Anonimo ha detto...

Purtroppo la causa di tutto questo è racchiuso nella fotografia raccontata su VOCE SUADENTE. Perché un azienda di trasporti non può avere quasi la metà o meno che fanno gli autisti, il resto a succhiare soldi, risorse ecc alla collettività. Anche per i dipendenti stessi se vogliono parlare con qualcuno a prenestina c'è un sistema di scatole cinesi che rende tutto quasi impossibile. Gtazie ai sindacati ovviamente. Che schifo

Anonimo ha detto...

Mi succede tutti i giorni . EUR fermi capolinea 700. Considerando che è un autobus che porta all' Ifo perciò pieno di gente che ci lavora, e di poveri cristi che vanno a fare visite mediche. Gli autisti puntualmente non ti sanno rispondere, tranne qualcuno che ha il coraggio di dirti "signó ci sto solo io che faccio avanti e indietro"

Anonimo ha detto...

Atac si giustificherà con la formula “Consideri comunque che attualmente è in vigore l'orario estivo in base al quale è prevista una progressiva riduzione delle corse, di cui una prima diminuzione nel mese di luglio ed una successiva, maggiore, nel mese di agosto. Le frequenze ordinarie riprenderanno a regime da settembre.”
Risposta datami dall’azienda per 2 partenze saltate del 709 di mattina per andare a lavoro, in sostanza la stessa azienda ti dice di lasciare perdere in estate se vuoi prendere i mezzi pubblici.
E il mio quartiere è servito solo dal 787 di roma Tpl (che ormai passa a caso) e dal 709 solo in direzione Timocle (acilia)
La mia compagna ha accumulato ore di ritardo grazie ai mezzi pubblici , quando vivevo a Tokyo e facevano ritardo di qualche minuto si scusavano con gli utenti e ti davano un foglio per giustificare il ritardo a lavoro. Probabilmente per atac gli utenti non sono clienti ma scocciatori che devono trasportare, si è persa completamente l’idea di servizio di trasporto pubblico

Anonimo ha detto...

Purtroppo un.azienda dove la politica è chi raccomandano vanno alla grande

Anonimo ha detto...

Che per atac gli utenti non siano clienti ma solo poveri scocciatori sfigati che devono trasportare si capisce anche quando l’autista delle metro con i vagoni troppi pieni si mette a suonare il clacson all’impazzata dentro in stazione in galleria per far capire ai “clienti” che le porte non si chiudono

Marco ha detto...

Questa è la situazione a cui il nostro amato sindaco e il suo fido Patané pensano di affidare le centinaia di migliaia di romani e non romani le cui auto dovrebbero essere bloccate dalla nuova ZTL allargata, che pompoposamente e ipocritamente chiamano "verde", puntando al progetto "Città in 15 minuti" che hanno inserito (sempre ipocritamente) nella intestazione dei documenti del Comune di Roma.

Ma che abbiamo fatto noi per meritarci questa amministrazione e questi sindacati?

Marco