“Caro Max cosa pensi degli ultimi sviluppi del caso Battisti?” mi chiede il mio amico toscano nel ristorante dei cronisti poveri di Sao Paolo. “E che vuoi che pensi? La solita solfa: tante chiacchiere e niente fatti.” risponde il mio amico col naso aquilino che tradisce le radici italiche. E continua “In questi giorni una delegazione di politici di alto livello viene dall’Italia in Brasile per la crisi tra i due paesi. Incontri importanti ma la comunita’ italo-brasiliana ancora una volta ignorata. Buffi questi politici italiani: danno la colpa a noi del caso Battisti pero’ quando vengono non ci consultano nemmeno. Vengono per parlare col presidente del Brasile ma siamo noi che lo scegliamo il presidente. Noi italo-brasiliani siamo decisivi in Brasile. Ma sara’ che vengono per il Carnevale brasiliano (che sara’ a giorni)?”.
“Ma perche’ e’ tutta una farsa, noi siamo usati come capro espiatorio ma in realta’ in Italia non sono interessati veramente ad avere Battisti. Vedete il balletto dell’ambasciatore: richiamato in patria in maniera plateale e ritornato in Brasile in sordina. Un’altra farsa della nostra diplomazia. E cosi’ continuiamo a perdere credibilita’ internazionale.” aggiunge il tipo basso e tarchiato di origini meridionali.
“Un punto da sottolineare e’ che il Brasile ha ragione: ha le sue leggi e se secondo queste non si estrada Battisti non verra’ estradato ed e’ giusto cosi’” afferma il tipo romano con il suo tipico accento della capitale. “E’ questo il punto” ribadisce il mio amico tarchiato “loro hanno le loro leggi e hanno ragione a fare cio’ che vogliono. Ma nelle relazioni internazionali quando uno stato fa una scelta ne paga le conseguenze. E quali le conseguenze paventate dall’Italia? Nessuna.
Al contrario i membri del governo italiano si sono affrettati a ribadire che assolutamente non ci saranno conseguenze, nessuna, nemmeno l’annullamento di una partita di calcio dove siamo stati umiliati per mancanza di gioco, una cosa simile a cio’ che e’ successo con la nostra diplomazia. Perche’ mai il Brasile dovrebbe restituire Battisti? E tutto un balletto per catturare i voti non lo capite?” afferma il toscanaccio dal fondo.
“Vedrete, alla fine Battisti non lo estradano ma daranno la colpa a noi italo-brasiliani. Loro non ci sanno fare e danno la colpa a noi. Max di’ agli italiani d’Italia che noi non abbiamo niente a che fare con questo giochetto. Noi italo-brasiliani siamo dalla parte delle legittime richieste dei familiari delle vittime dei terroristi. Noi non siamo stati ne’ saremo consultati dal Ministero degli esteri italiani ne’ da nessuna delle autorita’ italiane. Se Battisti non sara’ estradato e’ colpa della politica double-face della diplomazia italiana (faccia dura davanti e sorriso dietro le quinte).”
Che volete che aggiunga alle parole dei miei amici del ristorante povero di sao Paolo? E’ un gruppo di cronisti che ha visto quasi tutto, emigrati in una situazione economica dura, approdati in Brasile e che guadagna duramente da vivere. I nostri politici quando vengono qui stanno alla larga da noi, non ci considerano importanti. Poi pero’ prendono cantonate madornali, creano crisi internazionali, si comportano in maniera ingenua. Finora tutti (ma proprio tutti) i passi del processo Battisti sono stati persi “in malo modo” (per usare un linguaggio calcistico). Tuttavia dall’Italia si continua quasi a cantare vittoria facendo affidamento a presunte faide interne al Supremo Tribunale Federale competente per la decisione sull’ estradizione. Sembra proprio che i miei amici hanno ragione. E’ solo fumo negli occhi gli italiani.
E allora italiani d’Italia passo il messaggio dei miei amici di Sao Paolo: Nel caso Battisti state attenti ai fatti non alle parole. Se Battisti sara’ estradato sara’ merito della nostra diplomazia. Se non lo sara’ sara’ suo demerito. Questi sono i fatti. Il resto saranno chiacchiere al vento. La comunita’ italo-brasiliana e’ stata ignorata dall’inizio alla fine di questa storia. E’ stata una scelta precisa dell’Italia. Solo il tempo mostreara’ se questo e’ giusto o no.
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