Umiliati. Schiaffo in faccia. O pugno sul muso. Finalmente l´ ipocrisia e´finita. Battisti non tornera´in Italia. E´stata chiesta l´archiviazione del processo di estradizione di Battisti nella Corte Suprema.
Il fallimento della nostra diplomazia e´totale. Ritirato l´ambasciatore italiano in Brasile. Francamente per quello che era successo e´stata la cosa migliore da fare.
Permettetemi uma osservazione. Questa del caso Battisti e´sicuramente la peggiore umiliazione del nostro paese negli ultimi decenni. Mai si era giunti a subire una tale umiliazione e, in particolare, da um paese amico.
Ma forse il punto e´ un´altro. Fino a quando l´Italia non fara´sentire il suo peso político-economico a livello internazionale? Fino a quando ignorera´ l´unico “value-added” (valore aggiunto) che ha rispetto agli altri paesi nel mondo, le proprie comunita´all´estero?
E che valore aggiunto, milioni di oriundi che pesano in maniera decisiva nella política di paesi grandi (USA, Canada, Austrália, Brasile, Argentina) e piccoli (non li contiamo dato il loro grande numero)! Fino a quando la voce delle comunita´ italiane all´estero sara´ignorata?
Se cio´fosse avvenuto nel caso Battisti forse il risultato potrebbe essere stato diverso. Dire cose illogiche (il ministro Genro responsabile della decisione personale di Lula, gli ítalo-brasiliani di fatto “responsabili” della mancata estradizione) ha fatto solo perdere tempo, creare confusione e perdere punti all´Italia.
Chiaro dopo i politici sono tornati indietro sui loro passi, hanno finalmente visto che noi ítalo-brasiliani eravamo fortemente contro la mancata estradizione, in due parole hanno fatto uma pessima figura. Ma cio´conferma, una volta di piu´ che ci ne capisce veramente delle cose dei paesi stranieri non sono ne´le cosiddette istitituzioni italiane all´ estero o i parlamentari eletti li´ma lê comunita´ italiane all´estero e le loro “voci”.
Avevamo gia´anticipato, ben prima del risultato finale di proposta di archiviazione del processo, che si stava seguendo la via diplomatica errata, che non avrebbe funzionato, che bisognava usare un´altro approccio.
Siamo stati ignorati, e il risultato e´un disastro. Perche´il ministro Frattini non chiama chi veramente ne capisce di fatti di altri paesi come noi voci della comunita´italiana all´estero? Forse i meccanismi del passato non hanno determinato um approccio diverso del Ministero degli esteri nonostante il cambiamento di governo. Siamo stati in contatto con alcune delle vittime del terrorismo e abbiamo suggerito loro che fare. Loro ci hanno ascoltato di piu´, anche se in realta´potevano fare ben poco senza l´assistenza del governo.
Cio´sia di monito per il futuro. Se qualcosa ha insegnato il caso Battisti e´che la voce della comunita´ italiana in Brasile aveva anticipato che fare, a chi rivolgersi e come fare. Non siamo stati ascoltati e il risultato negativo e´venuto. Sicuramente apprendere dai propri errori significa rivolgersi a noi in futuro con regolarita´ per sapere come le cose accadono in Brasile e all´ estero in generale.
Avverra´? Lo speriamo bene ma non ci crediamo molto.
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