“Mio caro Max per valutare come funzionano le relazioni internazionali bisogna comparare differenti situazioni di crisi e l’approccio usato da diversi paesi. Solo cosi’ si puo’ vedere se l’approccio usato da un paese e’ credibile o no”. Nelle parole del mio vecchio professore di liceo si riassume tutta la filosofia della politica di relazioni internazionali. Le lezioni del mio umile e sapiente professore di liceo mi sono tornate alla mente per valutare tre differenti crisi internazionali di diversa gravita’ tra paesi europei e sudamericani. Come vedremo l’approccio usato e’ molto differente, cosi’ come la credibilita’ internazionale dei paesi coinvolti.
Primo caso. Caracas, Venezuela. L’eurodeputato spagnolo Luis Herrero che voleva svolgere il ruolo di osservatore internazionale per le elezioni presidenziali e’ stato espulso dal paese. Il regime di Chavez ha ritenuto (a torto o a ragione) che Herrero con le sue dichiarazioni stava interferendo con il processo di elezioni che si svolgera’ li’. Immediatamente il governo spagnolo ha convocato l’ambasciatore del Venezuela in Madrid per spiegazioni circa la espulsione dell’eurodeputato. Il governo spagnolo ha voluto dare un segnale chiaro che non si puo’ toccare un proprio deputato (anche se opina sul processo democratico di un altro paese) senza porre in rischio le relazioni tra i due paesi. E questo immediatamente.
Secondo caso. Zurigo, Svizzera. Una brasiliana che si dice attacata da skinheads locali dice di aver perso i propri figli di cui era in attesa per colpa dell’attacco. Immediatamente dichiarazioni del Ministro degli esteri brasiliano e dello stesso presidente di quel paese criticano ferocemente l’accaduto. La stampa brasiliana fa lo stesso e attacca di razzismo il paese svizzero.
Dopodiche’ la polizia svizzera afferma che la donna non era incinta e che al contrario era tutta una invenzione. La stampa svizzera insorge. Si attacca violentemente l’irresponsabilita’ di ministri e dello stesso presidente brasiliano che sembrano aver sposato la tesi della brasiliana senza aver minimamente atteso i risultati delle indagini. La stampa brasiliana e’ tacciata di sensazionalista, che scrive menzogne senza alcuna verifica. Il partito SVP svizzero chiede un processo contro la brasiliana. Questa probabilmente sara’ esplulsa. Le relazioni tra i due paesei (Brasile e Svizzera) sono irrevocabilmente incrinate. Tutto questo avviene immediatamente. Ancora una volta il segnale del paese europeo verso il paese sudamericano e’ immediato forte e chiaro.
Terzo caso: Rio de Janeiro, Brasile. Battisti, pluriomicida terrorista italiano viene arrestato. Il Brasile dopo alcuni anni dall’arresto, nega l’estradizione. In piu’ il ministro della Giustizia brasiliano fa affermazioni gravissime e offensive sull’intero sistema giudiziario italiano. Il processo di estradizione e’ ancora aperto. Il presidente Lula afferma che il caso e’ chiuso. Il ministro degli esteri italiano afferma che tutto e’ a posto e che confida nel risultato positivo del processo di estradizione. La telenovela Battisti si trascina da mesi con affermazioni da un lato e dall’altro sempre piu’ pesanti. Si supera di gran lunga il tenore delle polemiche dei due precedenti casi. Tuttavia (al di la’ di un ridicolo balletto dell’ambasciatore italiano che viene e va da Brasilia) le relazioni tra i due paesi non sono minimamente messe in discussione. Non si ferma nemmeno una misera amichevole di calcio (che francamente si poteva evitare per lo meno per evitare una brutta figura calcistica). L’onore dell’ Italia e’ sotto i piedi. Le reazioni di Svizzera e Spagna, altri paesi europei di rango simile al nostro, non sono minimamente comparabili. Loro alzano subito alla minima offesa noi non reagiamo nemmeno ai pugni in faccia. La credibilita’ internazionale del nostro paese e’ azzerata.
In questi giorni sta per arrivare il Carnevale. Si dice tanto che il Brasile e’ il paese del Carnevale. Sara’ per questo che in questi giorni una delegazione di alto livello di politici italiani e’ in Brasile. Invece di incontrare gli italo-brasiliani non avranno tempo per loro ma vedranno solo autorita’ di “alto livello”. Il tempo ci dira’ se questa visita sara’ di valore o solo un ennesimo spreco di soldi del governo italiano. Cio’ che ci sembra di poter affermare con chiarezza, dall’analisi di questi tre casi di relazioni internazionali tra paesi europei e sudamericani, e’ che con certezza, come il mio professore concluderebbe, l’Italia e’ il paese del carnevale delle relazioni internazionali.
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