giovedì 19 marzo 2020

Coronavirus la peste dei vecchi

Italia 19 marzo 2020: una bella mattinata di sole. L’anziano, una persona con poco piu’ di 65 anni, cammina felice per la passeggiata quotidiana con il suo cane. Lo fa tutti i giorni, sorridente, da anni.

Mentre cammina gli passa a fianco il suo amico che fa jogging. Anch’ egli avanti negli anni. Il vecchio poi si ferma a parlare con il suo compagno che incontra sempre all’angolo della strada. Tutti placidamente senza mascherina. Tutti sorridenti.

Ma chi e’ quella immagine che sorride anch’essa nel cielo? Andiamo piu’ vicino. L’immagine tetra del teschio della grande falciatrice, la morte. Anch’essa felice perche’ ha trovato nuovi clienti anche oggi.

Ma cosa succede in questa Italia dove il diario bollettino di guerra del coronavirus ci ha dato il record mondiale di morti giornalieri? Cosa sta succedendo in questo paese una volta patria di navigatori e scienziati e ora di morti che sono cosi’ tanti da essere trasportati in camion militari in forni crematori per evitare il contagio?

Benvenuti nel paese una volta piu’ longevo del mondo insieme al Giappone.

Il paese dell’ecatombe delle persone anziane. Ma anche di quelle piu’ giovani.


Ma gli anziani italia sono particolarmente colpiti a differenza dei giovani. Ma anche a differenza dei vecchi giapponesi.

E allora la domanda e’: perche’ in Italia i vecchi muoiono e in Giappone no, visto che ambo i paesi hanno il record mondiale di longevita’?

La risposta ha a che fare con la mentalita’ dei due paesi.

In oriente quando una persona diventa anziana accetta la sua eta’ e si comporta di conseguenza. Agisce a favore delle generazioni piu’ giovani. Aiuta coloro che sono di eta’ inferiore.

In Italia no.

I vecchi in Italia si comportano come dei giovani un po’ avanti con gli anni.

Un giorno mi trovavo a camminare quando un gruppo di centauri passavano con le loro moto ultimo modello. Tutti con casco. Quando il gruppo si fermo’ ondeggiando la ragazzo che guidava una splendida molto si tolse il casco. I suoi capelli biondo platino uscirono dal casco. Ma il viso rinsecchito da prugna secca mostro’ l’eta’ avanzata della donna. E alla stessa maniera tutti gli altri centauri mentre si davano il “cinque” mostrarono quello che erano: un gruppo di vecchi a bordo di Harley Davidson e molto simili.

E’ vero ed e’ giusto fare cio’ che si vuole. Ma e’ altrettanto vero che l’eta’ e’ una cosa implacabile e volersi illudere di aver fermato il tempo solo perche’ si hanno i soldi e’ una cosa ridicola.

Molto meglio accettare la propria eta’ e vivere di conseguenza.

Passare il proprio sapere per i giovani. Non entrare in competizione con loro. Non resistere al potere politico ed economico in eterno. Abbiamo avuto il presidente più; vecchio del mondo. Abbiamo un leader di partito ultraottantenne che ancora influenza pesantemente la vita politica. E gli esempi si sprecano nel mondo politico ed economico a tutti i livelli.

E questo e’ solo il riflesso del popolo italiano un popolo che non ha ricambio.

La Rai trasmette programmi per vecchi ad esempio.

Ma i vecchi italiani pensano di essere invincibili. Continuano a comportarsi come se il virus non li puo’ toccare. E la grande falciatrice sorride da lassu’.

Al contrario dei vecchi giapponesi ed asiatici che sono molto disciplinati.

E se poi a questo aggiungiamo il comportamento assurdo dei piu’ giovani che anche loro fanno jogging e vanno a spasso sorridendo prima di andare a visitare i propri vecchi nelle loro case si campiscono le parole del medico cinese appena sbarcato dall’aereo a Milano per aiutare il Comune di Milano nella sua ardua lotta contro il virus:

“Cosa fare? Ci sono troppe persone nelle strade, nelle auto. Troppi negozi aperti”.

E aggiungo io: :Ma non avete capito che siete in guerra e che se continuate cosi’ potete morire con il coronavirus, la peste dei vecchi?”

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