lunedì 3 dicembre 2007

Leggi da Santa Inquisizione in Spagna

Informazioni confuse e contraddittorie. Smentite e smentite delle smentite. La sola cosa sicura e’ che Simone Righi e’ incarcerato per niente a Cadice. Cio’ che emerge e’ un quadro addirittura piu’ fosco e tetro della giustizia spagnola e delle leggi autoritarie di quel paese.

In primo luogo lê accuse contro Simone non vengono ne’ da Carmen Obregon del Partido Popular ne’ da Natalia Alvarez del PSOE, due rappresentanti locali eletti del município di Cadice.

Carmen accusa di essere stata colpita al volto da Isabel, l’altra persona arrestata con Simone e liberata dopo tre giorni su cauzione di 3000 Euro.
D’altro lato ne’ Carmen Obregon ne’ Natalia Alvarez ne’ il sindaco Teófila Martínez, accusano Simone di aggressione. Solo il guardiaspalle di Teófila Martínez, Ignacio Romaní accusa Simone e solo di avere avuto l’intenzione di aggredire ma non aggredire secondo il Diário di Cadice http://www.diariodecadiz.com/186538_ESN_HTML.htm come dichiara la compagna di Simone Jô. Nessuno accusa Simone di aggressione.

E qui siamo a leggi e giudici da vera e própria Santa Inquisizione in Spagna, com discriminazione su base della nazionalita’.
Isabel, la spagnola, attacca Carmen e dopo 3 giorni e’ libera su cauzione di 3000 Euro.
Simone, l’italiano, accusato di “lesa maesta’” non attacca nessuno, non e’ accusato da nessuno di aggressione, e’ in um cárcere da incubo da due mesi e deve pagare uma cauzione di 9000 Euro.
Tutto si basa su questi articoli 550 e 551 del Códice penale spagnolo:
“los intimiden gravemente o les hagan resistencia activa también grave, cuando se hallen ejecutando las funciones de sus cargos o con ocasión de ellas".
In pratica se c’e’ intimidazione di persone che occupano cariche pubbliche puoi finire fino a 6 anni in prigione. E gridare in uma accesa manifestazione e’ intimidazione?
In questo caso il 90% dei manifestanti in tutte lê manifestazioni di strada di tutti i paesi del mondo, che gridano e urlano, dovrebbero essere súbito arrestati e incarcerati.
Siamo seri o stiamo scherzando?
E’ questa la Spagna del passato, uma dittatura, o un paese europeo?
Perche’ si applicano due pesi e due misure?
E perche’ il governo italiano non fa niente e accetta passivamente tutto cio’?
E che fa la Comunita’ Europea ed il commissario competente Frattini?
Niente.
E qui siamo allá trágica verita’.
Simone non e’ importante, e’ abbandonato da tutti, si e’ messo contro il potere oscurantista di uma citta’come Cadice che há um canile lager.
E la stampa italiana, spagnola, Cadice, i giudici, l’ambasciata ed il governo italiano se ne fregano.
Simone e’ stato condannato dalla santa Inquisizione ed e’ forse um miracolo che non há fatto la fine di Galileo Galilei, anche se purtroppo c’e’ uma coincidenza com il suo caso.
Leggete quanto wikipedia racconta sul processo a Galilei e giudicate da soli lê coincidenze, anche se speriamo che l’esito sia differente:

“Galileo arrivò a Roma il 13 febbraio e fu ospitato dall'ambasciatore Niccolini, a Villa Medici. Per due mesi non ebbe notizie dagli inquisitori e in quelle more l'ambasciatore cercò di ottenere che Galileo, sofferente di artrite, potesse, anche durante il processo, rimanere presso l'ambasciata toscana, ma non gli venne concesso: dovette rimanere carcerato nel Palazzo del Sant'Uffizio, dove il 12 aprile si presentò per la prima volta davanti all'inquisitore Vincenzo Maculano. Inoltre, in una riunione riservata tenuta il 16 giugno dagli inquisitori in presenza del papa, si decise di utilizzare anche la tortura pur di far confessare Galileo, anche se non vi sono riscontri sul fatto che nei suoi confronti si sia andati oltre la minaccia.

La condanna di Galilei era scontata ed aveva un indubbio valore dimostrativo.”

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