“Caro Max la vita è così ci sono gli alti e bassi. A volte va bene altre volte va male. L’importante è che continui per la tua strada, se è questo che hai deciso.
Poi quel che sarà sarà”.
Chi mi siede davanti è una persona navigata nella vita, Marco, un amico. .
E lui mi dice: “non è vero che sappiamo tutto, anche se invecchiamo. Le cose cambiano. E anche noi dobbiamo cambiare. Ma se la tua strada è quella è inutile illudersi. Se hai deciso di prendere quella strada, non fermarti, anche se le difficoltà sono sempre maggiori. Ormai quella strada è il tuo destino e, come mi diceva il mio vecchio professore di liceo, è inutile lottare contro il destino.
E’ come camminare quando inizia a piovere. Ad un certo punto la pioggia aumenta, tu hai un piccolo ombrello e ti fermi al riparo perché la pioggia diventa sempre piu’ fitta, sempre piu’ pesante.
Ma quando ti fermi c’è un tale che al cellulare cominciare a strillare alla sua amica che questo non va bene, che deve fare altre cose, e bla bla bla.
A questo punto ti rendi conto che se ti fermi sei perduto. Sei al riparo, non ti bagni, ma devi sopportare tutte le banalità di quel tipo .
Quel tipo è la vita banale che ti sta davanti. Che vuoi evitare ma non puoi .
L’unica cosa che ti rimane è camminare nel diluvio. Affrontare la tua strada. Piuttosto che rimanere indietro con la banalità della vita.
Ma quando cammini il diluvio diventa enorme. Nonostante il piccolo ombrello ti bagni sempre di piu’. Le scarpe cominciano ad imbarcare acqua. Non sei tanto lontano dal primo rifugio del tipo banale. Puoi tornare indietro .
Ma vale la pena? No, Max, non vale. Vai per la tua strada, anche se questo comporta affrontare il diluvio. E’ sempre meglio affrontare il proprio destino che tentare di sfuggirgli. Lo so, è dura ma chi l’ha detto che la vita è facile?
E’ meglio andare per la propria strada.
E cosi’ vai solo, sotto la pioggia, con un piccolo ombrello che non ti ripara dalla tempesta. Le scarpe sono sempre piu’ piene d’acqua. Sei solo. La strada è vuota e nessuno ti può aiutare.
Quello che fai lo sai solo tu. Ed ecco che succede qualcosa.
Non senti piu’ la pioggia. Non senti piu’ la tempesta. E questa si riduce di intensità.
Buffo no? Proprio quando hai accettato di continuare ad affrontare la tempesta questa sembra aver capito le tue intenzioni. Sembra di sapere che non rinuncerai. E per questo si riduce sempre di piu’.
Ma continua. E tu continui con essa. E a questo punto sei quasi arrivato alla tua destinazione. C’è un rigurgito di tempesta, quasi a volerti fermare di nuovo.
Ma ormai non ti fermi piu’. Sei arrivato a destinazione.
E sai che? .
Ti rendi conto che non è importante se il risultato è buono o cattivo. L’importante è che sei andato per la tua strada. Hai fatto quello che dovevi fare.
Poi il resto è nelle mani di Dio”.
Nessun commento:
Posta un commento