domenica 6 settembre 2015

Accogliamo i migranti metteteli a casa vostra

Monaco di Baviera: Applausi ai profughi.
Vienna e Berlino: Porte aperte.
Finlandia: il premier mette a disposizione dei profughi la casa di campagna.

L'europa e' in festa. Accoglieremo i profughi. Siamo tutti toccati dalle immagini strazianti delle maree di profughi.
O no? Eh si perché' se andiamo dalla gente comune a Roma, Firenze, Milano sembra che le cose non siano proprio così'.

Cerchiamo un appartamento in queste città': con accento straniero di brasiliano un mio amico chiama. Nessuno affitta gli appartamenti sono tutti pieni. Com'e' possibile? E l'amore per i profughi? La solidarietà' umana?
Sembra proprio che non esista?

Le reazioni della gente comune sono molto diverse. "Non li vogliamo ne oggi ne' mai". dice uno. E una mia amica mi dice:

"Caro Max, parlando con le persone posso dirti sinceramente come si presenta la situazione qui: Tutto il mondo sta attrraversando un momento molto difficile, la gente e' spaventata e preoccupata. Non so perche' il tuo amico voglia proprio venire in Italia adesso....Gli italiani, di solito brava gente, sono diventati molto diffidenti, spesso hanno avuto spiacevoli esperienze nell'affittare le loro case, con conseguenti danni economici e minaccie dagli occupanti. La legge Italiana non tutela i cittadini ma in special modo i proprietari di case che spesso si trovano a far fronte a problemi di ogni tipo, e si trovano costretti ad essere molto molto selettivi, chiedendo garanzie concrete, scritte e firmate".

La realtà' e' molto diversa e complessa.

La verità' e' che i nostri politici dicono, in maniera ipocrita:

"Accogliamo i migranti, loro sono profughi, vengono dalle guerre". Ma poi all'ora del fatto concreto li mettono ben lontani dai Parioli, Via Montenapoleone o dai quartieri bene delle città' dove vivono.

"E ce li sbolognano a noi, che viviamo fuori dai centri storici con la complicità' di cooperative "sociali" legati a loro che guadagnano orrori con questo nuovo business" mi dice un altro amico.

Risultato: Accogliamo i migranti ma metteteli a casa vostra perché' da noi non li vogliamo, dicono i nostri politici.

domenica 23 agosto 2015

La guerra dei migranti, l'ultima guerra di Annibale l'africano

"Caro Max, gli europei non hanno memoria storica e' per questo che sono invasi dai migranti oggi".
Dopo tanti anni sono tornato a visitare il mio professore di storia orami in pensione che mi sta davanti in un anonimo appartamento nella periferia di Napoli.
E' sempre un piacere ascoltarlo, lui che sembra una enciclopedia umana. E allora lasciamolo continuare:
"Max ricordi la storia di Annibale? Ricordi di Cartagine?" e così' il professore continua:
"Cartagine 247 Avanti Cristo. Annibale Barca figlio di Amilcare Barca nasceva. Annibale voleva realizzare il sogno del padre e vendicarsi dell'odiata Roma. Decise perciò' lnpensabile: l'invasione dell'Impero Romano.
Marciando dalla Spagna, attraverso i Pirenei e le Alpi, scese nella penisola, dove sconfisse le legioni romane in quattro battaglie principali: la battaglia del Ticino, di Trebbia, del lago Trasimeno e di Canne.
Annibale sconfisse Roma. Ma i Romani non accettarono la sconfitta e nella seconda guerra puniva invasero Cartagine. Andarono a casa di Annibale e lo sconfissero. Annibale fu sconfitto a Zama e dovette scappare. Ma non si arrese finche' i Romani lo stanarono a Lybissa dove preferi' suicidarsi a consegnarsi agli odiati Romani."

"La storia mio caro Max e' maestra di vita. Annibale invase l'Europa dall' Africa e vinse. Ma i romani capirono il pericolo e poi lo respinsero. Annibale grande generale nero perse alla fine. Perché' il suo fine era l'invasione del cuore dell'Impero Romano, Roma.

Oggigiorno invece gli Europei non hanno capito il pericolo dell'invasione dei migranti africani e asiatici e per questo stanno soccombendo. Ovviamente la colpa di ciò' e' loro.

I maggiori mercanti d'armi che causano le guerre in Africa e Medio Oriente siamo proprio noi europei. Per decenni abbiamo guadagnato orrori causando guerre disumane in Africa pensando solo al nostro profitto.
Ma la cosa non poteva continuare così'. La bomba demografica e' esplosa e gli africani vogliono venire da noi. Vogliono invaderci. Non per conquistarci come Annibale ma per vivere del benessere che la tv e internet mostra loro ogni giorno. E' solo attraversare il Mediterraneo e voila' anche loro avranno il benessere.
Gli europei avrebbero dovuto fermare il mare umano che sta arrivando aiutando i governi del Nord Africa sul serio e pattugliando i mari.
Ma soprattutto salvando i barconi in mare e poi sempre riportando i migranti in nordafrica.
Sapendo che l'attraversata non funziona perché' ti riportano a casa le persone sarebbero frustrate. Gli europei stanno facendo esattamente l'opposto. Li prendono e li portano a casa.
In questo modo si incoraggia il mare umano e saremo completamente invasi.
E' proprio vero mio caro Max che l'uomo non impara mai dai propri errori.

I Romani respinsero Annibale e lo andarono a prendere fino in Africa. Noi invece facciamo l'opposto: apriamo le frontiere e siamo invasi." termina il mio professore.
E' proprio vero che per risolvere i problemi bisognerebbe ricordare la storia ma oggigiorno i nostri governanti sono troppo accecati dalla sete di potere per vedere che la guerra dei migranti ci sommergerà' tutti.

sabato 22 agosto 2015

Migrants invasion? Good business if there are not too many dead bodies

"3000 saved just today. In Macedonia they want to cross the borders by force. In Greece, Spain, Italy, France it is literally an invasion. Business is going very well" laughs loudly Ismail in the expensive foreigners' bar in Tripoli.

"These ghosts are making me, sorry us, super-rich. The problem is that we have so many that we do not have enough ships to make them cross the Mediterranean sea." Ismail says with satisfaction.

"Take whatever you got man, any boat, vessel ship, any piece of wood you can throw in the water to put ten, hundred, thousands of these dirty men and women. And always put small children because that is the guarantee that the stupid Europeans will rescue those ghosts and then we get more and more of those dirty people with us" shouts loudly Ahmed.

Ahmed knows that business quite well. He himself came from Siria few years ago. He crossed several borders he did even forgot how many. But he is smart. He knows the business. And he knows that in summer time you got to push as much as you can.

"We got just two months" says Ismail. "I got one hundred thousands ready to go but the other guys are getting the business tougher and tougher" .

"Forget about them" shouts again Ahmed. "We are the strongest ones in the business, we got the ships, we got the connections, we call the rescue teams in the Mediterranean sea when the boats are diving, we got everything.
And what about the others? They don't know anybody, they get crap boats and make those dead people cross the sea cheaply even for 2000 -3000 dollars. They are cutting the prices. We make 5000 dollars but with us people know that they cross the sea without problems. With the others it is different. Their boats always dive and people know that. That's why those ghosts always come to us."

"And the Europeans did you already speak to them?" asks Ismail. "Remember this business goes well if the Europeans do their job. Our percentage is 80 to 20 and must never go below 70.". "Not to worry" ends Ahmed "Our friends in Greece, Italy and Spain always come at the right time. The others instead go below 50".
The percentage Ahmed is talking about is the percentage of alive to dead migrants that survive after the rescue in the Mediterrranean sea.

That's the way the business goes: if you go below 70% the demand goes down and you go to the more expensive guys like Ismail. If the percentage is high you can charge up to 5000 dollars per migrant.

Good money right? Wrong, dirty money, but as Ismail says "I don't not give a damn about those ghosts in the crappy boats".

venerdì 21 agosto 2015

Arrivano i migranti, facciamo i soldi

Le navi dall' Africa sono strapiene. I migranti stanno arrivando. Da tutte le parti. Sono tantissimi. E ancora di più' ne arriveranno. D'estate poi e' facile.
Basta una carretta, ne mettiamo in duecento e via di corsa verso l'Italia, la Grecia, Spagna e qualunque posto.
Si guadagna e tanto. Si diventa ricchi in poco tempo.Ma non solo per i criminali africani che come venditori di schiavi fanno sbarcare sulle coste dei deboli popoli europei le centinaia di migliaia di disperati da tutte le zone infernali del mondo.
Ma anche per le organizzazione che in Europa li ricevono. Eh si fermiamoci all'Italia.
Il business dei migranti e' fantastico. Si guadagna e bene. 30 euro al giorno e a migrante.
Le direttive in Italia sono:
"Le strutture cercate devono essere in grado di accogliere almeno sei persone per un periodo di tre mesi eventualmente prorogabile.
A tutti dovranno essere assicurati tre pasti al giorno, vestiti e il necessario per la pulizia."

Tradotto in pratica: gli diamo quattro stracci, una sbobba economica qualche lametta per farsi la barba e via guadagniamo bene. Specie ora che il turismo crolla.
Mettiamo su una organizzazione di accoglienza, tipo cooperativa sociale. Li mettiamo insieme 'sti migranti. Zone di periferia, così' non rompono. Tanto che ce frega noi presidenti dei centri viviamo al centro mica vicino a 'sti centri dell'orrore.

Il governo paga e bene. Due conti: 30 euro per minimo 6 sono 180 euro al giorno, in 30 giorni ci facciamo 5400 euro. Spendiamo 500 -700 euro per i vestiti, altri 1000-1500 per la sbobba quotidiana. Totale spese 2000- 2500. Lucro almeno 3000- 3400 euro al mese.
Se poi me prendiamo di più' facciamo i soldi a palate. Le economie di scala ci possono permettere di alzare 6000 -7000 euro al mese per 10 -12 migranti e chi più' ne ha più' ne metta.

E' vero non abbaino mai gestito un centro ma che ce vo? Mettiamo due -tre migranti a sorvegliare i nuovi arrivati e via facciamo un bene sociale.
I sindaci ci daranno supporto e magari anche spazi in gestione, pagamento della corrente e gas in convenzione col Comune e via facciamo i soldi e sul serio.
Ma se la popolazione protesta dici tu?
Macche' la gente parla parla ma poi non fa niente. Tanto i migranti li sbattiamo in periferia dove li' non protesta nessuno. E poi i politici ci appoggiano.
E anche l' Europa.
E fatemelo dire: Arriivano i migranti facciamo i soldi.

mercoledì 19 agosto 2015

Il mercato dei migranti di Lucca

"Eh no cosí' non va" esclama Mario battendo il pugno sul tavolo.
Mario questa volta e' proprio arrabbiato. Da quando e' presidente di una associazione lucchese di una cooperativa che opera nel sociale le cose non vanno proprio bene.
"Mario devi capire, e' la prefettura che ha deciso noi non c'entriamo niente". risponde Al, uno dei politici che contano a Lucca che fa arte della giunta al potere.
"Capire un corno" risponde Mario sempre più' irato."Voi state al potere, siete l'autorità' in questa città' e che fate?".
Abbiamo già protestato con la Prefettura, c'era un tavolo di concertazione, le strategie dovevano essere decise insieme ma poi il Prefetto ha fatto come voleva e nemmeno ci ha avvisato" risponde Al visibilmente preoccupato.

Eh si perché' le scelte di dove "piazzare" i migranti in arrivo a Lucca doveva essere decisa da un tavolo di concertazione ma poi alla fine (come vedremo) le cose sono andate in modo diverso e i primi sono stati messi presso società' al di fuori del "circolo" delle cooperative sociali e qualcuno (come Mario) si e' arrabbiato.
"Parliamoci caro" risponde Mario tutto paonazzo in volto. "Voi al potere sul Comune gia' traballate, siamo noi che con il voto delle nostre associazioni vi abbiamo portato al potere, abbiamo convinto tutti che era ora di cambiare e piazzare voi. Ora bisogna che voi ci date qualcosa in cambio".

Arrivano 'sti migranti. Noi abbiamo tutto. Le strutture (a volte sussidiate dal Comune e' vero ma non basta). Il personale ( a volte senza grande esperienza di accoglienza e' vero ma quella si impara). La presenza sul territorio (ci conoscono tutti. Ci si può' fidare di noi).
La rete fuori dal centro storico ( e' vero io e i nostri colleghi sono residenti dentro ma la rete e' fuori).

E invece che succede? I migranti vanno all' Oltreserchio con società' che non hanno niente a che fare con noi. E chi sono queste immobiliari e che gestiscono il business? Nessuno li sa. In più' non sono dei nostri, che abbiamo lavorato sul territorio, vi abbiamo fatto salire. E voi che fate?"

"Abbiamo già' protestato con la Prefettura ma questa dipende dal Ministero degli Interni sono loro che decidono non noi." risponde Al.
"intendiamoci, grida Mario "1000 euro al mese per migrante per 20 migranti significano 20.000 euro al mese. Dopo una misera sbobba e quattro stracci e qualcuno che li controlla (mettiamo che costi 4-5000 euro al mese) gli altri che li ospitano alzano 10 -15 mila euro al mese.
E noi? Che figura ci facciamo? Non becchiamo niente? Qua dovete fare sul serio, datevi una mossa altrimenti alle prossime elezioni andate a zappare la terra" sbraita Mario e se ne va sbattendo la porta.
Benvenuti al mercato dei migranti di Lucca.

Storia fantasiosa liberamente ispirata alla realtà' lucchese

lunedì 17 agosto 2015

Brasile, dove la piazza non e' il Paese

Rio de Janeiro, Sao Paolo, Brasilia. Folle oceaniche nelle piazze chiedono l'impeachement di Dilma la presidentessa del Brasile.Tutti vogliono che rinunzi. Tutti quelli che sono nelle strade. Ma non tutti i brasiliani.
Non fatevi illudere dalle masse nelle piazze. La situazione per Dilma e' critica, molto difficile ma da qui a credere che Dilma si dimetterà' presto ce ne corre.
Le comparazioni con Collor sono veramente deboli.
Quando Collor rinunzio' la situazione era insostenibile. Collor aveva congelato tutti i depositi dei brasiliani. Le folle nelle piazze erano il paese. Tutti dimostravano. E soprattutto tutti i giorni.
Il paese era paralizzato. C'era un vuoto di potere enorme.
Nessuno lavorava. Nessuno credeva più' nel potere. Nessuno voleva far niente.
Oggi no.
La gente e' molto disillusa, offesa, arrabbiata per la corruzione dilagante. Un livello mai visto che fa impallidire le comparazioni con il passato.
La situazione economica e' catastrofica. Il dollaro ci si aspetta che arrivi a 4 reais. L'economia e' in recessione. Tagi enormi al fragile sistema sociale. La crisi e' senza ritorno.
Tutti gli indici economici sono negativi. L'inflazione in una situazione di recessione sembra un paradosso ma e' la realtà'.
Ma allora perche' Dilma non rinuncia?

Per vari ragioni.
In primo luogo il partito che lo appoggia, il PT ha forze radici sociali che il PMDB di Collor non aveva. Ma poi il sistema del bolsa-familha che ha virtualmente "comprato" il consenso delle classi più' povere e' sempre li' forte più' che mai.
Dilma ha vinto le elezioni contro Aecio Neves in una situazione di quasi pareggio.
Ma il paese e' spaccato. Nel sud Aecio ha trionfato mentre Dilma ha vinto nel nord più' povero. In fin dei conti Dilma ha il supporto dei poveri che ancora sono la maggioranza del paese.
Ed infatti le manifestazioni di piazza maggiori avvengono nelle città' del Sud Sudest del paese.
Nel Nord Est sono manifestazioni relativamente minoritarie.
Ma soprattutto camminando nelle strade brasiliane non si sente un atmosfera di cambiamento. Di forte insoddisfazione si. Di gente stufa con la corruzione si.
Ma di cambiamento di rivolta sociale no.
La gente vuole il cambiamento ma non sembra disposta a rinunciare ai benefici sociali che il PT ha portato con la sua venuta al potere, soprattutto il bolsa familha.
Negli ultimi giorni della campagna elettorale il PT agito' lo spettro del cancellamento del bolsa familha se Aecio avesse vinto le elezioni ed infatti le perse.
Di poco ma le perse.

La situazione e' grave. Ma i brasiliani devono fare di più' molto di più' se vogliono cambiare la guida del paese. Perché' in questo momento la piazza non e' il Paese in Brasile.

domenica 16 agosto 2015

Lucca, dove la polvere di amianto si espande sulla città'

Lucca, Via del Brennero vicino Via Salicchi. Il sole infernale dell'estate sfarina il tetto di amianto del capannone abbandonato. Sono più' di tre anni che il capannone non funziona. Sta cadendo a pezzi. E il sole africano sta polverizzando il tetto.

La polvere di amianto si espande rapidamente e va verso la scuola di San Marco dove centinaia di bambini tutti i giorni vanno a scuola. Ci sono state denunce alla polizia municipale che ha girato le stesse alla ASL locale. Ma la ASL sembra dormire. Nessuno ha alzato un dito. Il vento e la pioggia di questi giorni invece non e' al passo con i burocrati lucchesi e con violenza semina la polvere tossica sopra San Marco e la città' di Lucca.

Ma come e' possibile che ciò' accada?
Ricordiamo che per molto meno all' Universita' di Torino il Rettore e' fortemente in bilico dopo che sono state trovate presenze di amianto in alcuni locali dell' Universita'. Dentro le pareti. E che si dovrebbe dire quando la polvere di amianto e' libera di circolare allo stato puro?

Dovrebbero intervenire responsabili delle ASL vestiti come astronauti per prelevare l'amianto tossico che si espande per la città'. Invece niente. Nessuno fa niente.

Una cosa assurda ma vera. Un altro segnale che il Comune di Lucca interviene quando le cose sono nelle prime pagine dei giornali ma si dimentica dei casi meno eclatanti ma anche più' importanti.
In fondo non e' vero che il sindaco Tambellini e' anche lui originario di San Marco? Com'e' possibile che dimentica il suo elettorato a tal punto che la salute pubblica dei suoi elettori e in serio pericolo e lui non fa niente?

Forse la ragione di tutto ciò' e' lo spirito odierno molto passivo del lucchese.
Una volta il popolo lucchese era fortemente combattivo. Difese la sua indipendenza nei secoli contro i vari invasori a qualunque prezzo.
La Repubblica di Lucca fu un antico Stato dell'Italia centro settentrionale, sorto all'inizio del XII secolo. Si mantenne indipendente fino al 1799. Ma anche dopo mantenne sempre la sua individualità'.
La Repubblica di Lucca si estendeva oltre la città omonima sul contado circostante nella parte nord-occidentale dell'odierna regione Toscana, ai confini con l'Emilia e la Liguria.

Ma tornando a noi, e' vero che la politica italiana mostra un aspetto desolante oggigiorno. E pure Lucca non fa eccezione.

Tuttavia che si arrivi a non intervenire quando la salute pubblica e' in pericolo e' un vero scandalo.

Usando un vecchio detto lucchese sembra che i politici lucchesi dicono ai loro elettori: puoi parlare "quando piscin le galline" ovvero quando pisciano le galline, ovvero mai